È la mia prima vera prova della giornata: rendere interessante qualcosa che si cerca sempre di dimenticare. Quella mattina le racconto una storia che a me e a lei, di qualche anno più giovane, sembra una memoria lontana di un'infanzia remota. Siamo cittadine di quell'Europa Unita di cui si blatera in pomposi convegni, per noi la libertà di movimento di idee e persone enunciata nei trattati internazionali e conquistata con tenacia da idealisti visionari che nei secoli hanno teorizzato e messo in pratica utopie futuribili è naturale come sorseggiare una tazza di thè o di quella brodaglia caffettosa ormai intiepidita sul tavolino accanto al finestrino di quel treno che ci porta a lavoro la mattina e ci riporta a casa la sera.
©2009.2020
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