L’anno dei divorzi
1.
Un novembre così piovoso non s’era mai
visto.
L’acqua non dava tregua, cadeva lieve o
furiosa, insistente, creando buche e notevoli disagi per il traffico, non
proprio scorrevole, verso la Capitale.
Quando doveva andare a Roma per una
consegna, un lavoro, una commissione o, peggio, per accompagnare la sua adorata
compagna a far compere, Leonardo sgranava mentalmente un suo personalissimo
rosario che comprendeva una interessante varietà di animali della fattoria,
divinità e santi in sequenza aleatoria.
La sua adorata compagna era sempre stata
atea. Di comprovate idee garibaldine, bixiane, mazziniane ma non sopportava che
lui esternasse ad alta voce i suoi foschi anatemi, quindi Leonardo aveva
imparato a tenerli per sé, racchiudendoli tra le pareti della scatola cranica.
Forse aveva il neurocranio trasparente,
fatto sta che Gioia si arrabbiava lo stesso, indovinando tra i movimenti
sopraciliari le sue parole.
Ora, se andare a Roma per qualcosa di
diverso dall’ammirare monumenti, partecipare a concerti o vedere spettacoli, era
a dir poco sgradevole, guidare con la pioggia avrebbe potuto mettere a dura
prova anche il sistema nervoso di uno yogi.
Aveva aspettato invano un giorno di sole
ma l’acqua continuava implacabile, un giorno dopo l’altro.
Attese ancora.
Procrastinò.
Trovò una scusa.
Un’altra.
Ci girò intorno.
Scherzò caricando in auto pinne e
pagaia.
Controllò le previsioni meteorologiche.
Niente.
Pioggia. Pioggia. Pioggia.
2.
LEONARDO: Questo è proprio l’anno dei
divorzi
ANDREA. Perché?
LEONARDO: Eh lo so io!
ANDREA: Che è successo stavolta?
LEONARDO: Lo so io
ANDREA: Vuoi rendermene partecipe?
LEONARDO: Piove
ANDREA: Governo ladro
LEONARDO: Gran pasquinata
ANDREA: L’ha detta Pasquino?
LEONARDO: No e sì
ANDREA: Cioè?
LEONARDO: Cioè non la statua ma un
giornale satirico torinese
ANDREA: Non mi dire che Gioia è
risorgimentale?
LEONARDO: Sì perché?
ANDREA: Figurati!
LEONARDO: Beh?
ANDREA: Con voi tra Risorgimento,
Mazzini e Garibaldi non si sbaglia, o è zuppa o è panbagnato
LEONARDO: Non è vero mi piacciono anche
altre cose
ANDREA: Davvero?
LEONARDO: Sì e comunque se Mazzini fosse
stato capito….
ANDREA: Non pioverebbe
LEONARDO: Ahhh
ANDREA: Dai, fattene una ragione, prima
vai e prima torni
3.
GIOIA: Ciao tesoro!
LEONARDO: Dove sei?
GIOIA: Sono appena uscita dal raccordo
LEONARDO: Dal raccordo?
GIOIA: Sì, il GRA, come lo chiami?
LEONARDO: Uhm
GIOIA: Sto parlando col vivavoce
ovviamente
LEONARDO: Ovviamente
GIOIA: Sì in auto si tiene il vivavoce
LEONARDO: Certo mani libere
GIOIA: Appunto
LEONARDO: E cos’è quel rumore?
GIOIA: Quale?
LEONARDO: Un ronzio
GIOIA: Questo?
LEONARDO: Sì
GIOIA: Ah niente, c’è un po’ di fila
LEONARDO: Con questa pioggia
GIOIA: Eh infatti
LEONARDO: Quindi cos’è?
GIOIA: Ma niente ti dico
LEONARDO: Cos’è?
GIOIA: L’epilatore portatile, non ho
fatto in tempo a passare dall’estetista
4.
Leonardo respirò profondamente, salutò
Gioia senza ridere.
Il candore con cui gli aveva risposto
l’aveva messo di buon umore.
Gioia aveva un concetto molto italiano
dell’interpretazione della segnaletica stradale ma guai a dirglielo, ci sarebbe
rimasta malissimo e poi discutere con lei era una battaglia persa in partenza
che non valeva la pena intraprendere senza un valido motivo.
Il punto era che stava per arrivare, il
che comportava, di necessità, che le scuse per non intraprendere la traversata
di buche, voragini e improvvisati parchi acquatici capitolini sarebbero state
un inutile esercizio di stile.
Respirò di nuovo.
Un pettirosso fece capolino
sull’inferriata della nuova officina.
Cinguettava, lui, o lei, non aveva mai
capito come distinguerli.
Frugò tra le tasche e nella borsa alla
ricerca di una busta di semini.
Aveva letto da qualche parte che le
molliche di pane non sono adatte in inverno, non ricordava dove e non aveva
avuto né modo né voglia di approfondire la lettura, ne aveva preso atto. Elargiva
volentieri semini e pezzetti di barrette energetiche al miele acquistate da
Natura Sì.
Gioia voleva che lui facesse almeno
cinque pasti al giorno, di cui due a base di semenze varie, quelle che sua
nonna avrebbe destinato senza indugio a galline e altri pennuti.
Leonardo avrebbe anche voluto
accontentarla ma un sano panino col prosciutto, due coppiette e un salamino gli
sembravano altrettanto adatti allo scopo.
Il pettirosso fu felicissimo di potersi
cibare di una nutriente barretta energetica a base di gustoso miele.
Leonardo gliene lanciò qualche altro
pezzettino, sarebbero diventati amici? Ultimamente era così raro vedere gli
uccellini, anche i passeretti. Cornacchie, piccioni, gabbiani e pappagalli
sembravano resistere, qualche upupa ogni tanto e talvolta qualche rapace di
grandi dimensioni ma non molto di più.
5.
ANDREA: Chi si separa?
LEONARDO: Ma no, niente
ANDREA: Tu e Gioia?
LEONARDO: Neanche a pensarci
ANDREA: Ah e chi allora?
LEONARDO: Mah, mio cugino, quattro
figlie
ANDREA: Tutte femmine?
LEONARDO: Sì
ANDREA: L’hanno messo in minoranza
LEONARDO: Eh ma ce n’è una quinta in
arrivo
ANDREA: Come?
LEONARDO: Se l’è chiesto anche lui
ANDREA: In che senso?
LEONARDO: Nel senso che lui non c’era
ANDREA: E dov’era?
LEONARDO: All’estero
ANDREA: E non è tornato per…
LEONARDO: Sei mesi
ANDREA: E la moglie è incinta di…
LEONARDO: Quattro mesi, giusti giusti
ANDREA: Lui non l’ha presa molto bene
eh?
LEONARDO: No, non esattamente
6.
GIOIA: Leo
LEONARDO: Finita la depilazione?
GIOIA: Sì, sto arrivando
LEONARDO: Ah, che bello
GIOIA: Sei di cattivo umore?
LEONARDO: No
GIOIA: Che devi fare?
LEONARDO: Cosa ho dimenticato?
GIOIA: Non lo so, mi rispondi?
LEONARDO: Devo andare a Roma
GIOIA: Adesso?
LEONARDO: Eh
GIOIA: Con questa pioggia?
LEONARDO: Eh
GIOIA: Con questo traffico?
LEONARDO: Se vuoi ci vado con un’altra
pioggia e un altro traffico ma invertendo l’ordine dei fattori
GIOIA: Il risultato non cambia
LEONARDO: Ecco
GIOIA: Dai, stasera ti preparo i
cappelletti in brodo
LEONARDO: Ho mal di stomaco
GIOIA: Va bene allora due fettuccine col
ragù bianco
LEONARDO: Meglio
7.
LEONARDO: Sta arrivando
ANDREA: Ahia
LEONARDO: Già
ANDREA: Beh, dai non è poi così
terribile
LEONARDO: C’è di peggio
ANDREA: Sì, doverci andare con tua
suocera
LEONARDO: Anzi, con lei vado quasi
d’accordo
ANDREA: Certo che siete proprio una
famiglia sui generis
LEONARDO: Cioè?
ANDREA: Per prima cosa non siete sposati
LEONARDO: E questo non mi pare un gran
problema
ANDREA: No vabbè che c’entra?
LEONARDO: Ma scusa, ce lo deve dire un
sacerdote o un ufficiale civile che ci amiamo?
ANDREA: No, ma sai, è prassi,
soprattutto quando ci sono i figli, sai
LEONARDO: Eh che ci vuoi fare?
ANDREA: No, niente, comunque di chi mi
parlavi?
LEONARDO: Sai Giannino?
ANDREA: Quello che veniva a scuola con
te?
LEONARDO: Sì
ANDREA: Non sapevo che fosse sposato
LEONARDO: S’è separato dal socio
ANDREA: Una specie di divorzio d’affari
LEONARDO: Appunto
ANDREA: Beh, te pure, in fondo….
LEONARDO: È arrivata, ne parliamo dopo
8.
GIOIA: Ciao tesoro
LEONARDO: Ciao
GIOIA: Come stai?
LEONARDO: Eh
GIOIA: Come un condannato ho capito
LEONARDO: Nooo…c’è tanto traffico?
GIOIA: Un po’
LEONARDO: Uhhhhh
GIOIA: Non immagini quello che ho saputo
LEONARDO: A Roma hanno abolito il
traffico?
GIOIA: No, c’è da quando è stata fondata
quindi non ti lamentare
LEONARDO: Siccome se ne lamentavano gli antichi
io non posso mantenere viva questa gloriosa tradizione?
GIOIA: Carla e Armandino
LEONARDO: Beh?
GIOIA: Divorziano
LEONARDO: Ma stai scherzando?
GIOIA: No
LEONARDO: E perché?
GIOIA: Per il cane
LEONARDO: Per il cane?
GIOIA: Eh
LEONARDO: Raccontami tutto
GIOIA: Sì ma prima voglio arrivare a
casa, sono esausta
9.
LEONARDO: Vuoi della pizza?
GIOIA: No grazie, preferirei una
bruschetta
LEONARDO: Perfetto
GIOIA: E l’aglio?
LEONARDO: Ah scusa, ecco
GIOIA: Grazie
LEONARDO: Raccontami tutto
GIOIA: Carla e Armandino
LEONARDO: Hanno litigato?
GIOIA: No
LEONARDO: E allora?
GIOIA: Non hanno litigato, stanno
divorziando
LEONARDO: Non è possibile
GIOIA: E invece…
LEONARDO: Assurdo
GIOIA: Il motivo è assurdo per me
LEONARDO: E quale sarebbe?
GIOIA: Te l’ho detto, il cane!
LEONARDO: Spiegati meglio
GIOIA: Aspetta, squilla il telefono
LEONARDO: Chi è?
GIOIA: Lupus in fabula, anzi lupa…
10.
GIOIA: Ciao Carla, che piacere!
CARLA: Quella vipera!
GIOIA: Che è successo?
CARLA: Ah non ne hai idea!
GIOIA: Uhm
CARLA: Prova, prova ad indovinare!
GIOIA: Non lo so, davvero
CARLA: Ha portato Dolly al parco!
GIOIA: Al parco?
CARLA: Sìììì
GIOIA: E?
CARLA: E ha usato il MIO guinzaglio! Ma
ti rendi conto?
GIOIA: Avete guinzagli separati?
CARLA: Ovviamente!
GIOIA: Ovviamente
CARLA: Altamente diseducativo
GIOIA: Eh beh
CARLA: L’educatrice ci ha detto di non
confondere mai e dico mai i guinzagli per non crearle confusione mentale
GIOIA: Ah, beh di che colore è il tuo?
CARLA: Blu oltremare
GIOIA: E il suo?
CARLA: Blu di Prussia
GIOIA: Ci sentiamo tra un po’, va bene?
CARLA: A dopo
11.
LEONARDO: Armandino, ciao…
ARMANDINO: Leonardo, ciao
LEONARDO: Come stai?
ARMANDINO: Sto attraversando un inferno
LEONARDO: Eh!
ARMANDINO: Sì, sono appena uscito e mi
ha telefonato, ecco trenta volte con tanto di messaggi minatori
LEONARDO: Chi?
ARMANDINO: Carla!
LEONARDO: Carla?
ARMANDINO: Sì, ho portato al parco Dolly
LEONARDO: Il cane?
ARMANDINO: Cana, è più politicamente
corretto per le politiche di genere, cagna è ormai considerato offensivo
LEONARDO: E che c’è di strano nel
portarla al parco?
ARMANDINO: Le ho fatto una cattiveria
LEONARDO: Perché?
ARMANDINO: Perché?
LEONARDO: Eh
ARMANDINO: Perché ha deliberatamente
scolorito i miei calzini preferiti nella lavatrice. Ma io dico, puoi mettere un
fazzoletto rosso pompeiano con i calzini cremisi? No, lo stai facendo apposta
LEONARDO: Dov’era il fazzoletto?
ARMANDINO: In una tasca o qualcosa del
genere, sostiene l’arpia
LEONARDO: E tu?
ARMANDINO: Visto che non sa riconoscere
un rosso pompeiano da un rosso cremisi ho portato Dolly al parco col guinzaglio
blu oltremare anziché blu di Prussia, ahah
12.
LEONARDO: Che differenza c’è tra cremisi
e pompeiano?
GIOIA: E tra blu di Prussia e blu
oltremare?
LEONARDO: Santa pace
GIOIA: Assurdo
LEONARDO: E adesso che intendono fare?
GIOIA: Divorziare, immagino
LEONARDO: Si massacreranno
GIOIA: Che poi
LEONARDO: Sono uguali
GIOIA: Sì infatti
LEONARDO: Io non saprei distinguere
pompeiano da cremisi
GIOIA: Io faccio fatica a capire che
cremisi è un rosso e non una tonalità del bianco
LEONARDO: Ci schiereremo?
GIOIA: Non penso che sia una buona idea
LEONARDO: Avranno bisogno di un avvocato
GIOIA: Silvia e Lisetta sono ottime
avvocate
LEONARDO: Uff
GIOIA: Dai che è tardi
LEONARDO: Non me lo ricordare
GIOIA: Dai, prima vai e prima torni
13.
LUDOVICA: Tesoro ciao, che mi dici di
bello?
GIOIA: Ciao Mamma, come stai?
LUDOVICA: Tutto bene
GIOIA: Davvero?
LUDOVICA: Insomma
GIOIA: Che è successo?
LUDOVICA: Niente
GIOIA: Uhm
LUDOVICA: Hai tempo per un tè tra mamma
e figlia?
GIOIA: Sempre
LUDOVICA: Vieni tu?
GIOIA: Non hai l’automobile?
LUDOVICA: Sì perché?
GIOIA: Perché Armandino è dovuto andare
a Roma
LUDOVICA: A Roma?
GIOIA: Sì
LUDOVICA: Con questo tempo?
GIOIA: Già
LUDOVICA: E con questo traffico?
GIOIA: Uhuh
LUDOVICA: Immagino il suo umore…
GIOIA: Allora passi tu?
LUDOVICA: Sì
14.
ANDREA: Salve
GIANNINO: C’è Leonardo?
ANDREA: Oh Giannino ciao, non t’avevo
riconosciuto
GIANNINO: Andrea, ciao
ANDREA: Che mi dici?
GIANNINO: Lascia perdere
ANDREA: Un momentaccio?
GIANNINO: Non ce la faccio più, sto
scoppiando
ANDREA: A casa?
GIANNINO: A casa, al lavoro, non ne va
bene una
ANDREA: Uhm, vuoi un caffè?
GIANNINO: Decaffeinato
ANDREA: Un orzo va bene lo stesso?
GIANNINO: Perché, non avete la
macchinetta elettrica qui?
ANDREA: No, sai com’è Leonardo
GIANNINO: Fatto a modo suo
ANDREA: Ecco e dice che le capsule
inquinano, per cui ha comprato la piastra elettrica da campeggio e usiamo la
moka o la napoletana
GIANNINO: Però non sbaglia
ANDREA: No, anche perché il caffè è
quello della torrefazione artigianale e l’orzo è quello biologico, toscano,
l’hanno comprato lui e Gioia non so se a Siena o dove
GIANNINO: Certo che sono proprio due bei
tipi quei due, eh?
ANDREA: Chi si somiglia si piglia
GIANNINO: Fanno un sacco di cose insieme
ANDREA: Già, si stimolano a vicenda
15.
GIOIA: Ciao, come va il traffico?
LEONARDO: Uhhh
GIOIA: Capirai, stai già ululando
LEONARDO: Umpf
GIOIA: Perché sento l’allarme della
cintura?
LEONARDO: Avevo il telefono in tasca
GIOIA: Ora immagino che tu l’abbia messo
in vivavoce sul sedile
LEONARDO: Non ce l’ho in vivavoce no
GIOIA: Mettiti la cintura!
LEONARDO: Aha mi hai chiamato per
stressarmi?
GIOIA: Mettiti la cintura
LEONARDO: Ah, messa
GIOIA: Attiva il vivavoce
LEONARDO: Si può sapere che c’è?
GIOIA: Attiva il vivavoce
LEONARDO: Attivato, ecco, sei contenta
ora?
GIOIA: Oh bravo, è importante seguire le
norme di sicurezza mentre si guida
LEONARDO: Ma se tu cucini in auto!
GIOIA: Non ho mai cucinato in auto
LEONARDO: Hai preparato i panini mentre
guidavi
GIOIA: Avrei dovuto lasciare i nipotini
senza mangiare?
LEONARDO: Ah certo
GIOIA: E poi non c’è una legge che vieti
di preparare panini in automobile quando si è imbottigliati nel traffico, fermi
in fila.
LEONARDO: Eh certo, che mi volevi dire?
GIOIA: Mi ha telefonato Mamma
LEONARDO: Perché?
GIOIA: Non lo so però mi ha detto che
non stava tanto bene
LEONARDO: Non è da lei
GIOIA: Infatti
LEONARDO: Non ti preoccupare e fammi
sapere che è successo
GIOIA: Va bene
LEONARDO: Ah e chiedile le puntarelle
GIOIA: Insensibile
LEONARDO: Ciao
16.
GIANNINO: Ecco, vedi, questa è una di
quelle cose che a me manca
ANDREA: Nella vita?
GIANNINO: Nella vita, nel lavoro
ANDREA: Cioè?
GIANNINO: Cioè, mi trovo a lavorare con
persone che mi zavorrano più che altro
ANDREA: Uhm
GIANNINO: E nella vita non riesco a
stare tranquillo
ANDREA: Perché?
GIANNINO: Ma non lo so, non le va mai
bene niente
ANDREA: E tu, scusa la domanda, ma fai
qualcosa per fare le cose fatte bene?
GIANNINO: A lavoro?
ANDREA: Non lo so, anche, in casa
GIANNINO: Ma che ne so, l’altro giorno
no, sono tornato, cioè sono stanco, sono stressato, e ho dovuto preparare il pranzo
da solo
ANDREA: E allora?
GIANNINO: Ma lei che aveva da fare?
ANDREA: Hai provato a chiederglielo?
GIANNINO: Dice che è stanca
ANDREA: Lo è?
GIANNINO: Ma stanca di che?
ANDREA: Non lo so, a volte chiedere può
essere un buon modo per capirsi
GIANNINO: Mah, tanto alla fine il
risultato è che lei ha ragione e io sono un capperone, come dice lei
17.
GIOIA: Mamma, ciao
LUDOVICA: Ciao tesoro
GIOIA: Che succede?
LUDOVICA: Non lo so, mi sento un po’
così
GIOIA: Perché?
LUDOVICA: Perché a volte le cose non
vanno come vorremmo, sai
GIOIA: Eh ma possiamo sempre mandarcele
LUDOVICA: Già, beh, ecco, vedi, io è una
vita che ci provo
GIOIA: E il più delle volte ci riesci
LUDOVICA: Sì ma
GIOIA: Cosa?
LUDOVICA: Questa volta ha esagerato
GIOIA: Chi?
LUDOVICA: Tuo padre
GIOIA: Papà?
LUDOVICA: Sì
GIOIA: Perché?
LUDOVICA: Gioia, ormai sei grande
GIOIA: Mamma ma che succede?
LUDOVICA: Tra me e tuo padre le cose non
vanno bene da molti anni
GIOIA: Ma che mi dici?
LUDOVICA: Abbiamo cercato, ho cercato di
tenertelo nascosto ma ora sei grande e io beh, penso di aver diritto a…
GIOIA: Mamma, non piangere, vieni, vieni
qui, abbracciami
18.
GIOIA: Dove sei?
LEONARDO: In una città in cui c’è tutto
e non funziona niente, ti dice qualcosa?
GIOIA: Cerca di tornare presto
LEONARDO: Con molto piacere, se soltanto
riuscissi a svincolarmi dai tentacoli di questo luogo
GIOIA: Sei in mezzo al traffico?
LEONARDO: Questo non è traffico è
sequestro di persona!
GIOIA: Senti, ora cerca di calmarti
LEONARDO: Forse se avessi un carro
armato starei più tranquillo
GIOIA: Mamma starà con noi per qualche
tempo
LEONARDO: Con noi?
GIOIA: Sì
LEONARDO: Perché?
GIOIA: Perché sì
LEONARDO: Risposta chiara ed articolata
GIOIA: Perché ne ha bisogno
LEONARDO: Ma è successo qualcosa?
GIOIA: E anche io
LEONARDO: Hai bisogno di lei?
GIOIA: Sì
LEONARDO: Io non ti basto?
GIOIA: Dai
LEONARDO: E tuo padre?
GIOIA: Starà a casa
LEONARDO: Con noi?
GIOIA: No
LEONARDO: Ma che?
GIOIA: Controlla il traffico sul
navigatore e cerca di arrivare il prima possibile
LEONARDO: Gli è successo qualcosa?
GIOIA: No no, sta bene è che… è
complicato, sbrigati
19.
ANDREA: Le donne sono strane a volte
GIANNINO: A volte?
ANDREA: Non sempre, comunque capita che
si incaponiscano su una quisquilia, un po’ come la goccia che fa traboccare il
vaso
GIANNINO: Dici?
ANDREA: Sì, magari lei ti ha lasciato
senza pranzo perché te, dieci giorni prima, t’eri scordato che, che ne so, non
le piace lo yogurt
GIANNINO: A lei piace lo yogurt
ANDREA: C’è qualcosa che potrebbe averla
indispettita?
GIANNINO: Non lo so sembra che qualunque
cosa io faccia, sbagli
ANDREA: Quando le cose stanno così, di
solito vuol dire che è proprio arrabbiata
GIANNINO: Forse quando sono arrivato
tardi perché mi sono attardato a parlare al bar
ANDREA: Dovevate fare qualcosa?
GIANNINO: Andare da una sua zia tutta
piena di arie di supponenza
ANDREA: Eh, sì potrebbe essere un motivo
GIANNINO: Per lasciarmi digiuno?
ANDREA: Eh anzi è stata pure gentile!
GIANNINO: Gentile?
ANDREA: Mia sorella t’avrebbe messo a
pane, acqua e olio di ricino per almeno una settimana se avesse davvero tenuto
a te, altrimenti t’avrebbe direttamente staccato il gas
GIANNINO: Ma stai scherzando?
ANDREA: Oh no
GIANNINO: Beh certo, tu con le tue
sorelle capisci meglio la mente femminile…: E come potrei rimediare?
ANDREA: Intanto portale una bella pianta
o un mazzo di fiori, se non le piacciono, cioccolatini se non è a dieta,
insomma qualcosa di carino, corteggiala come se foste ai primi appuntamenti
GIANNINO: Dici?
ANDREA: Sì, cioè non fare niente che non
avresti fatto con lei quando avete iniziato ad uscire insieme, sai quei gesti
di galanteria che fanno sempre piacere…
GIANNINO: Cioè, dovrei corteggiare mia
moglie?
ANDREA: La ami?
GIANNINO: Immensamente
ANDREA: E allora… è come se adesso
l’avessi persa, falle capire che lei è importante per te, falla sentire
corteggiata, amata.
GIANNINO: Pare facile
ANDREA: Non è facile neanche amare una
donna che ti ama
GIANNINO: No, in effetti…
ANDREA: Coraggio…
20.
ARMANDINO: Perché mi hai telefonato
tutte queste volte?
CARLA: E me lo chiedi?
ARMANDINO: Non dovrei?
CARLA: Hai portato Dolly al parco?
ARMANDINO: Sìììì
CARLA: Di che colore è il guinzaglio che
hai utilizzato?
ARMANDINO: Non ci ho fatto caso
CARLA: Ah no?
ARMANDINO: No, ero sovrappensiero
CARLA: Ah sì?
ARMANDINO: Sì
CARLA: Bene
ARMANDINO: C’è altro o posso varcare la
soglia e spostarmi dal tappetino d’ingresso?
CARLA: Ah ci sei sopra, guarda che
combinazione
ARMANDINO: Che cosa?
CARLA: Niente
ARMANDINO: Questo non è….
CARLA: Ah ti è tornata la
concentrazione?
ARMANDINO: Non è quello che abbiamo
comprato insieme ai Mercatini di Natale
CARLA: Già, l’hai notato?
21.
GIOIA: Mamma, ecco Leonardo
LUDOVICA: Ciao Leonardo, sopravvissuto
al traffico?
LEONARDO: Non me lo ricordare, ciao
suocera, ciao amore
GIOIA: Mamma ha voluto preparare i
biscottini
LUDOVICA: Le puntarelle non ho fatto in
tempo
LEONARDO: No ma figurati, i biscottini?
GIOIA: Si, con cannella e cardamomo
LUDOVICA: Alcuni anche col cioccolato ma
se non li vuoi li mangio io
LEONARDO: Che accoglienza
GIOIA: Noi stiamo bevendo la tisana di
Natale
LUDOVICA: Con i biscottini aromatici è
perfetta
LEONARDO: Wow
GIOIA: Non ti ci abituare
LUDOVICA: L’abitudine è nemica della
passione
LEONARDO: Dov’è il mio caro suocero?
GIOIA: A casa
LUDOVICA: Leonardo ecco, vedi, è giusto
che anche tu sappia
LEONARDO: Cosa?
GIOIA: Che a volte l’apparenza inganna
LUDOVICA: E noi non siamo felici per
niente, da molto, troppo tempo
LEONARDO: Non ho capito
GIOIA: Hai capito benissimo
LEONARDO: No, davvero, non ho capito.
Voi siete una delle coppie più solide e affiatate che io conosca o di cui abbia
anche soltanto sentito dire qualcosa….
LUDOVICA: Siamo sempre stati bravi a
dissimulare, beh, ora vado un attimo in bagno, se non vi dispiace
22.
GIOIA: Ecco
LEONARDO: Ma che cosa sta dicendo?
GIOIA: Quello che ha detto
LEONARDO: E allora non ho capito
GIOIA: Hai capito benissimo
LEONARDO: Dai, è uno scherzo
GIOIA: Pare di no
LEONARDO: Mi sta crollando una delle
poche certezze assolute della mia vita
GIOIA: Lo dici a me, io sono pure atea,
tu almeno
LEONARDO: So con chi prendermela
GIOIA: Ecco
LEONARDO: Stai piangendo?
GIOIA: Io? no
LEONARDO: Ah, mi sembrava
GIOIA: Che dobbiamo fare?
LEONARDO: Vado da tuo padre
GIOIA: Ma come?
LEONARDO: Cos’altro?
GIOIA: Aspettiamo di sentire quello che
ci dirà mamma
LEONARDO: Ci vediamo dopo
23.
LEONARDO: Andrea, ciao
ANDREA: Leonardo è passato Giannino
LEONARDO: Giannino?
ANDREA: Sì ti cercava
LEONARDO: E che voleva?
ANDREA: Non lo so, non me l’ha detto,
abbiamo parlato di altro
LEONARDO: Andrea, ti devo chiedere un
favore
ANDREA: Cosa?
LEONARDO: Oggi non posso tornare in officina
ANDREA: Come mai?
LEONARDO: Un casino
ANDREA: Vuoi parlarmene?
LEONARDO: I miei suoceri
ANDREA: Beh?
LEONARDO: Ma che ne so, mia suocera è
venuta a casa, vuole venire a stare con noi
ANDREA: E Giorgione?
LEONARDO: Ecco, appunto
ANDREA: Stai andando da lui?
LEONARDO: Esatto
ANDREA: Non ti preoccupare
LEONARDO: Grazie
ANDREA: A dopo
24.
LUDOVICA: Leonardo è andato a lavorare?
GIOIA: Non lo so
LUDOVICA: Non lo sai?
GIOIA: Lo so
LUDOVICA: E dov’è?
GIOIA: Dove vuoi che sia?
LUDOVICA: Non lo so
GIOIA: Ecco
LUDOVICA: Mi sento così confusa
GIOIA: Vuoi una tisana?
LUDOVICA: No, grazie
GIOIA: Un tè?
LUDOVICA: Ce l’hai la cioccolata?
GIOIA: La cioccolata calda?
LUDOVICA: Sì, vorrei una cioccolata
calda con la panna montata
GIOIA: Tu?
LUDOVICA: Io!
GIOIA: Andiamo in cioccolateria o la
faccio in casa?
25.
GIANNINO: Ciao Andrea, è tornato?
ANDREA: Ciao Giannino, no, macché
GIANNINO: Immagina di che umore può
essere
ANDREA: Eh
GIANNINO: Che faccia hai?
ANDREA: Io?
GIANNINO: Sì, sembri
ANDREA: Come?
GIANNINO: Perplesso, ecco
ANDREA: Perplesso?
GIANNINO: Sì
ANDREA: Beh, in fondo è vero
GIANNINO: È successo qualcosa?
ANDREA: No, sì
GIANNINO: Sì o no?
ANDREA: Non lo so
GIANNINO: Ah beh
ANDREA: Cos’è quella pianta?
GIANNINO: Bella eh?
ANDREA: Occupa tutta la macchina
GIANNINO: Ho seguito il tuo consiglio
ANDREA: Davvero?
GIANNINO: Sì. Non le piacciono i fiori
recisi e allora ho pensato di regalarle una pianta intera, spero le piaccia
26.
CARLA: Bene, visto e considerato che.. .
ARMANDINO: Ti piace la mia maglietta
rossa?
CARLA: La tua maglia?
ARMANDINO: Già...rossa perché non saprei
come definirla altrimenti
CARLA: Marmorizzata?
ARMANDINO: Pompeiano marmorizzato
cremisi?
CARLA: Già
ARMANDINO: Peccato fosse pompeiano prima
si un incauto giro in lavatrice
CARLA: Ora è molto più bella
ARMANDINO: Davvero?
CARLA: Sì, anzi dovresti ringraziarmi
ARMANDINO: Per cosa?
CARLA: Oh beh
ARMANDINO: No dimmi, sono proprio
curioso
CARLA: Lasciamo perdere
ARMANDINO: Sei in difficoltà vedo
CARLA: Basta!
ARMANDINO: Ahah
27.
LEONARDO: Giorgio, ciao
GIORGIO: Ciao, che ci fai qui?
LEONARDO: Passavo per caso
GIORGIO: Se stai cercando Ludovica è
uscita poco fa
LEONARDO: Ah e dov'è andata?
GIORGIO: Non ho capito bene
LEONARDO: Ah
GIORGIO: Sì una di queste sue cose di
meditazione, sai
LEONARDO: Un intensivo?
GIORGIO: Sì, qualcosa del genere ma
quello che non capisco
LEONARDO: Cosa?
GIORGIO: Non lo so, c'è qualcosa di
strano
LEONARDO: Pensi?
GIORGIO: Sì, di solito mi assilla
settimane prima chiedendomi di partecipare
LEONARDO: E stavolta non l'ha fatto?
GIORGIO: No
LEONARDO: Forse ha capito che non ti
interessa
GIORGIO: A meno che.. .
LEONARDO: A meno che?
GIORGIO: A meno che non voglia farmi
ingelosire
LEONARDO: Ingelosire?
GIORGIO: Ah! Sapessi quanti me la
invidiano, la mia Ludovica! Ma io non la lascio mica andare sai?
28.
CARLA: Gioia, scusa, ti disturbo?
GIOIA: Carla, dimmi
CARLA: Ha esagerato
GIOIA: Chi?
CARLA: Quel mostro
GIOIA: Addirittura
CARLA: Ah!
GIOIA: Carla, senti, una mia amica è un'ottima terapeuta di
coppia
CARLA: AH!
GIOIA: Vuoi che ti dia il suo numero?
CARLA: NO
GIOIA: Ehm
CARLA: Conosci piuttosto un buon
avvocato?
GIOIA: Un buon avvocato?
CARLA: Sì, lo voglio scuoiare vivo
GIOIA: Ahi
CARLA: Sì sì
GIOIA: Conosci Lisetta?
CARLA: No
GIOIA: Ci parlo e ti faccio sapere,
posso darle il tuo numero?
CARLA: Certo
29.
GIOIA: Lisetta, ciao, ti disturbo?
LISETTA: Gioia, no, assolutamente, che
mi dici?
GIOIA: Tutto bene grazie e te?
LISETTA: Bene, ho appena concluso un
buon caso, non ce la facevo più
GIOIA: Ecco, allora ti chiamo a fagiolo
LISETTA: Perché?
GIOIA: In due parole... Divorzio
LISETTA: Tu e Leonardo non siete
sposati, non potete divorziare
GIOIA: E neanche lo vogliamo fare
LISETTA: Ah ah ah meno male
GIOIA: Due carissimi amici
LISETTA: Li conosco?
GIOIA: Lei si chiama Carla e lui
Armando, detto Armandino
LISETTA: Piccolo di corporatura?
GIOIA: Beh, diciamo che non sfigurerebbe
accanto ad un orso marsicano
LISETTA: Ah, ecco
GIOIA: Posso inviarti il suo numero?
LISETTA: Va bene, grazie
GIOIA: Grazie a te e....vedi se riesci a
farli ragionare
LISETTA: Ci proverò
30.
ARMANDINO: Ciao Leonardo, ti disturbo?
LEONARDO: No, Armando, dimmi
ARMANDINO: Io non ce la faccio più
LEONARDO: A fare cosa?
ARMANDINO: Ecco, io ho voglia di...
LEONARDO: Di?
ARMANDINO: Non lo so, di farle i
dispetti
LEONARDO: I dispetti?
ARMANDINO: Sì
LEONARDO: Perché?
ARMANDINO: Qualunque cosa faccia mi
infastidisce
LEONARDO: Ma che stai dicendo?
ARMANDINO: Conosci un buon avvocato?
LEONARDO: Chiedo a Gioia
ARMANDINO: Grazie
LEONARDO: Ti faccio richiamare
31.
LEONARDO: Ciao
GIOIA: Come va?
LEONARDO: Sono appena stato da tuo
padre, è convinto che Ludovica sia andata a fare un seminario di meditazione
GIOIA: Ah
LEONARDO: Sì, quindi abbiamo tempo
per...
GIOIA: Certo
LEONARDO: Sperando di...
GIOIA: Eh!
LEONARDO: Ho sentito Armando
GIOIA: E io Carla
LEONARDO: Mi ha chiesto un avvocato
GIOIA: Ho dato il numero di Carla a
Lisetta
LEONARDO: Vuoi provare a chiamare
Silvia?
GIOIA: Va bene
LEONARDO: Io torno in officina
GIOIA: Puoi passare a fare la spesa?
LEONARDO: Mandami un messaggio con la
lista
GIOIA: Va bene, sbrigati a tornare
LEONARDO: Non vedo l'ora
GIOIA: A dopo
32.
SILVIA: Gioia ciao
GIOIA: Ciao Silvia, ti disturbo?
SILVIA: No, mai
GIOIA: Come va?
SILVIA: Tutto bene e tu?
GIOIA: Bene, grazie
SILVIA: Quando organizziamo una cena?
GIOIA: Il prima possibile
SILVIA: Qualcosa ti cruccia?
GIOIA: Divorzio in vista
SILVIA: Tu e Leonardo non siete sposati
GIOIA: E non possiamo divorziare?
SILVIA: Tecnicamente no
GIOIA: Sì ma non è per noi
SILVIA: Meno male
GIOIA: Ricordi Carla e Armandino?
SILVIA: L'articolo IL?
GIOIA: Loro
SILVIA: E come potrei dimenticarli?
GIOIA: Stanno divorziando
SILVIA: Ma sono uguali!
GIOIA: Fisicamente non direi proprio
SILVIA: Di carattere
GIOIA: Lo so… Ti mando il numero di Armandino?
SILVIA: Chi difende lei?
GIOIA: Forse Lisetta
SILVIA: Lo chiamo subito e cercheremo di
farli ragionare
33.
LISETTA: Salve sono Lisetta Poët, mi ha
dato il suo numero la sua amica Gioia
CARLA: Ah, certo, un attimo
LISETTA: Può parlare ora?
CARLA: Sì, grazie per la delicatezza
LISETTA: Vuole che ci incontriamo nel
mio studio?
CARLA: Oh sì…io… sì
LISETTA: Benissimo, quando?
CARLA: Il prima possibile
LISETTA: Ha impegni particolari?
CARLA: Non saprei
LISETTA: Io la mattina sono spesso in
Tribunale per cui sarebbe più comodo il pomeriggio o all’ora di pranzo
CARLA: Ecco sì, certo nel primo
pomeriggio per me sarebbe ottimale
LISETTA: Perfetto, se vuole può passare
domani alle quattordici e trenta oppure dobbiamo rimandare a tra due settimane
CARLA: Va benissimo domani
LISETTA: Bene, sa dov’è il mio studio?
CARLA: No
LISETTA: Le mando l’indirizzo
CARLA: Sì, grazie
LISETTA: Bene, a domani
34.
SILVIA: Salve, sono l’avvocata Silvia
Sarmiza
ARMANDINO: Salve…
SILVIA: Mi ha dato il suo nome la nostra
cara amica Gioia
ARMANDINO: Ah. Certo, non pensavo che
avrebbe telefonato lei
SILVIA: Gioia è una carissima amica e
noi ci siamo già incontrati
ARMANDINO: Sì, mi sembra di ricordare
SILVIA: Ho una buona memoria
ARMANDINO: Mi sembra un’ottima qualità…
per la sua professione
SILVIA: È utile a volte
ARMANDINO: Bene
SILVIA: Non voglio farle perdere tempo
ARMANDINO: Possiamo vederci?
SILVIA: Sì, se vuole possiamo
incontrarci nel pomeriggio di domani oppure tra tre settimane
ARMANDINO: Domani andrà benissimo
SILVIA: Bene. Alle sedici e trenta va
bene?
ARMANDINO: Benissimo
SILVIA: Bene, a domani
ARMANDINO: Grazie
35.
ANDREA: Giannino, hai un’aria trionfante
GIANNINO: Non hai idea!
ANDREA: Le è piaciuta la pianta?
GIANNINO: Piaciuta?
ANDREA: No?
GIANNINO: Ah che cretino sono stato
ANDREA: Davvero?
GIANNINO: Ma sì non avevo capito niente
ANDREA: Uhm
GIANNINO: Mi ha detto che si era sentita
trascurata
ANDREA: Ma davvero?
GIANNINO: Sì e pensa che mi ha anche
detto che aveva la sensazione che non l’amassi più
ANDREA: Ma dai?
GIANNINO: Eh! IO non amare più LEI???
ANDREA: Follia
GIANNINO: Pura!
ANDREA: E adesso?
GIANNINO: Ah, che cretino che cretino!
ANDREA: A volte la gentilezza, eh?
GIANNINO: Eh, che può fare!
ANDREA: Beh, dai sono contento
GIANNINO: Ah quasi quasi le propongo di
andare alle terme uno di questi giorni
ANDREA: Eh, vedi un po’
GIANNINO: Ma davvero pensi che dovrei
ri-corteggiarla?
ANDREA: Non dovresti mai smettere di
corteggiare la donna che ami, se non corteggi lei con chi fai il galante? Con
una che neanche conosci?
GIANNINO: Già, non ci avevo mai pensato
36.
LUDOVICA: Hai mandato Leonardo da tuo
padre?
GIOIA: No
LUDOVICA: No?
GIOIA: C’è andato contro la mia volontà
LUDOVICA: Davvero?
GIOIA: Sì
LUDOVICA: E?
GIOIA: E mi ha detto che Papà è convinto
che tu sia da qualche parte per un seminario di meditazione
LUDOVICA: Non è così
GIOIA: Beh, è un vantaggio
LUDOVICA: Per cosa?
GIOIA: Hai tempo per pensare
LUDOVICA: Ne ho avuto fin troppo
GIOIA: Leonardo dice che Papà è
innamoratissimo di te
LUDOVICA: Ah sì?
GIOIA: Sì
LUDOVICA: Che bugiardo!
GIOIA: Ecco la cioccolata
LUDOVICA: Con doppia panna
GIOIA: Con doppia panna
37.
SILVIA: Ciao Lisetta, come stai?
LISETTA: Ciao Silvia, che piacere?
SILVIA: Hai tempo per un cappuccino?
LISETTA: Sempre con te
SILVIA: A che ora?
LISETTA: Prima di cena o dopo?
SILVIA: Dopo?
LISETTA: Perfetto
SILVIA: Passo io?
LISETTA: Uhm no ho la casa sottosopra,
che ne dici di vederci al solito bar?
SILVIA: Uhm no, oggi è chiuso
LISETTA: Ah sì?
SILVIA: Sì, ha cambiato orario da un
paio di settimane ma un paio di mie amiche hanno aperto una libreria
tisanoteca, ti mando l’indirizzo
LISETTA: Perfetto
SILVIA: A dopo
LISETTA: Ah, hai ricevuto telefonate da
Gioia?
SILVIA: Sì, per Carla e Armandino
LISETTA: Li conosci?
SILVIA: Sì, ne parliamo dopo, dovrei
difendere Armandino
LISETTA: E io Carla
38.
LEONARDO: Che giornata!
ANDREA: Ciao Leonardo ma che è successo?
LEONARDO: Mia suocera
ANDREA: Eh
LEONARDO: Beh pare che abbia deciso di
lasciare mio suocero
ANDREA: Giorgione?
LEONARDO: Già
ANDREA: Ma sono una coppia
affiatatissima
LEONARDO: A quanto pare no
ANDREA: Oh santa pace
LEONARDO: E come se non bastasse
ANDREA: Che altro c’è?
LEONARDO: Giorgione non ha la minima
idea di quello che gli sta accadendo
ANDREA: Cioè?
LEONARDO: Ludovica è venuta da noi e lui
è convinto che lei sia andata a fare un seminario
ANDREA: E questa mi sembra una buona notizia
LEONARDO: Perché?
ANDREA: Avrete più tempo per farli
ragionare
LEONARDO: Far ragionare mia suocera è
una utopia irrealizzabile
ANDREA: Esistono anche le utopie
realizzabili?
LEONARDO: Pare di sì
ANDREA: Ah sì?
LEONARDO: Gioia dice che esistono le
utopie concrete e le utopie futuribili e un sacco di altri tipi di utopie che
non ricordo
ANDREA: Certo che siete proprio
particolari voi due
LEONARDO: Lo prendo come un complimento?
ANDREA: A me sembra un dato di fatto…
incontrovertibile
LEONARDO: Vabbè, che altro è successo?
ANDREA: Niente di preoccupante.
38.
CARLA: Gioia, carissima
GIOIA: Ciao Carla
CARLA: Ti disturbo?
GIOIA: No ma vado un po’ di fretta
CARLA: Ah se vuoi ti richiamo dopo
GIOIA: Se non è una cosa lunga, dimmi
CARLA: Ho sentito la tua amica
GIOIA: Lisetta?
CARLA: Sì
GIOIA: E?
CARLA: E niente, si è dichiarata
disponibile
GIOIA: E tu?
CARLA: Pensi che sia brava?
GIOIA: Oh lo è, molto
CARLA: Bene, allora penso che
GIOIA: Stai tranquilla, ora però ti devo
proprio lasciare, un abbraccio
CARLA: Grazie
GIOIA: Di niente, figurati
39.
ARMANDINO: Ciao Leonardo, ti disturbo?
LEONARDO: No, figurati ma vado un po’ di
fretta
ARMANDINO: Ah beh, se vuoi ti richiamo
LEONARDO: Se non è una cosa lunga non
c’è problema
ARMANDINO: Ah, ecco, io
LEONARDO: Hai fatto pace con Carla?
ARMANDINO: No, ho sentito quell’amica di
Gioia
LEONARDO: Silvia?
ARMANDINO: Ecco sì
LEONARDO: Benissimo
ARMANDINO: Ma è brava?
LEONARDO: Sì, molto
ARMANDINO: Una donna per difendere un
uomo… non sarà un po’ prevenuta?
LEONARDO: Oh no, è davvero bravissima,
vai tranquillo e poi potrebbe anche giocare a tuo favore, no?
ARMANDINO: Beh non ci avevo pensato
LEONARDO: Ora ti saluto
ARMANDINO: Grazie
LEONARDO: Figurati, e non ti preoccupare
40.
LUDOVICA: Che succede?
GIOIA: Ma niente
LUDOVICA: Come sta Lisetta?
GIOIA: Sempre combattiva
LUDOVICA: Mi è sempre stata simpatica
GIOIA: Lo è, a suo modo
LUDOVICA: Ha un bel senso dell’umorismo
GIOIA: Non potrebbe svolgere la
professione forense se non ce l’avesse, immagino
LUDOVICA: Civilista o penalista? Non
ricordo
GIOIA: Civilista e specializzata in
divorzi, puoi immaginare
LUDOVICA: Già, forse dovrò contattarla
anche io allora?
GIOIA: Mamma, senti, sei sicura di
quello che vuoi fare?
LUDOVICA: Gioia, beh, penso che siamo
arrivati ad un punto di non ritorno
GIOIA: Mi dici che è successo?
LUDOVICA: L’ultima in ordine
cronologico?
GIOIA: Per esempio
LUDOVICA: Mi aveva promesso che saremmo
andati alle terme la scorsa settimana e invece…
GIOIA: E invece ha aiutato Leonardo in
officina
LUDOVICA: Non è vero: è andato a fare
una passeggiata con quel suo amico antipatico
GIOIA: Oh sì che è vero
LUDOVICA: E perché mi avrebbe mentito?
GIOIA: Perché Leonardo gliel’ha chiesto
all’ultimo minuto e tu ti saresti arrabbiata perché non deve fare sforzi e
quello e quell’altro, lo tratti come se fosse un bambino
LUDOVICA: Non è vero
GIOIA: Ha la pressione alta, va bene, ma
è sempre un uomo, lo stesso che ti è sempre stato accanto in tutti i momenti
importanti della tua, e della nostra, vita, no?
LUDOVICA: Mi stai facendo la paternale?
GIOIA: Eventualmente la maternale
LUDOVICA: Quella potrei farla io a te
GIOIA: No, tu potresti farmi la nonnale
LUDOVICA: Gioia, non ho capito
GIOIA: Oh sì che hai capito, benissimo
LUDOVICA: Non mi dire?
GIOIA: Non sappiamo ancora se sia
maschio o femmina
LUDOVICA: E tuo padre lo sa?
GIOIA: No ma potrebbe averne avuto
sentore, lo sai com’è
LUDOVICA: Io non so che dire
GIOIA: E io invece sì…. qui sei e sarai
sempre la benvenuta ma l’uomo che sta ancora cercando di corteggiarti, e un
giorno mi spiegherai come hai fatto a farti corteggiare tutta la vita, ti sta
aspettando a casa e ci sono tante cose belle che fa per te di continuo e di cui
tu non hai nemmeno la più pallida idea
41.
SILVIA: Eccomi, scusa il ritardo
LISETTA: Siamo arrivate insieme,
praticamente
SILVIA: Che ci prendiamo di goloso?
LISETTA: Io un bello yogurt con cereali
croccanti
SILVIA: E io una super coppa di frutta
biodinamica
LISETTA: Tisana?
SILVIA: Sì ma per quello sei tu
l’esperta
LISETTA: Io prenderò zenzero e finocchio
SILVIA: Uhm… che ne dici di cannella e
anice stellato?
LISETTA: Mi sembra un’ottima scelta
SILVIA: Bene, allora che mi dici?
LISETTA: Uh, alla fine tutto bene,
quando organizziamo quel famoso week-end lungo?
SILVIA: Quando vuoi ma
LISETTA: Sì, prima vediamo di capire
perché gli amici di Gioia e Leo chiedono il nostro aiuto
SILVIA: Già, sai perché si separano?
LISETTA: A dire il vero no e tu?
SILVIA: Li ho conosciuti tempo fa
LISETTA: Ah ecco, forse anche io ma ad
una festa e non so nemmeno se abbiamo parlato
SILVIA: Io li ricordo perfettamente
LISETTA: Ah sì?
SILVIA: Sì, due ossessivi compulsivi,
perfezionisti fino allo spasimo
LISETTA: Oh no
SILVIA: Sì e sono uguali, due gocce
d’acqua
LISETTA: Dovrò dare una sistemata allo
studio, allora
42.
GIOIA: Leo, puoi venire?
LEONARDO: In autostop?
GIOIA: Perché in autostop?
LEONARDO: Hai tu la Ford
GIOIA: Io?
LEONARDO: Sì, le chiavi sono nello
svuota tasche
GIOIA: Ah
LEONARDO: Piuttosto, potresti prepararmi
degli asciugamani?
GIOIA: Asciugamani?
LEONARDO: Sì per l’officina
GIOIA: Ah pensavo volessi andare alle
terme
LEONARDO: Non sarebbe una cattiva idea
GIOIA: Ma non è controindicato?
LEONARDO: Non lo so
GIOIA: Mi pare che negli ultimi mesi non
sia indicato
LEONARDO: Forse anche nel primo
trimestre
GIOIA: Mah
LEONARDO: Tua madre è ancora lì?
GIOIA: No ma ho dovuto raccontarle che
Pa’ è venuto ad aiutarti
LEONARDO: Non me lo perdonerà mai
GIOIA: Ma sì, lei non glielo dirà di
certo
LEONARDO: Dici?
GIOIA. Sì
43.
GIORGIO: Il seminario non era
interessante?
LUDOVICA: Non ci sono andata più
GIORGIO: Perché?
LUDOVICA: Perché sono andata a trovare
Gioia
GIORGIO: Ah
LUDOVICA: Già
GIORGIO: Leonardo invece è venuto qui
LUDOVICA: Ah sì?
GIORGIO: Sì, ho la sensazione che abbia
voglia di trascorrere più tempo con me, forse Gioia lo sta un po’, non so, sai
com’è fatta? Magari a volte è un po’ brusca nei modi
LUDOVICA: Dillo a me
GIORGIO: Eh beh
LUDOVICA: Cos’hai in mano?
GIORGIO: Ah l’hai notata finalmente!
LUDOVICA: Cos’è?
GIORGIO: Oh è uno splendido esemplare di
Rhapsody in Blue
LUDOVICA: (la canticchia)
GIORGIO: L’ho cercata un po’ ma ne è
valsa la pena
LUDOVICA: È la a nostra canzone
GIORGIO: Sì, ti piace?
LUDOVICA: Molto
GIORGIO: Ah ah lo sapevo che ti sarebbe
piaciuta
LUDOVICA: Andiamo a cena fuori stasera?
GIORGIO: Ma non posso mangiare niente
LUDOVICA: Magari per una volta facciamo
un’eccezione
44.
ANDREA: Che faccia
LEONARDO: Che giornata dirai
ANDREA: Ti do una buona notizia
LEONARDO: Ecco, mi servirebbe proprio
ANDREA: La giornata è quasi finita
LEONARDO: Mai dire mai
ANDREA: Che è successo?
LEONARDO: Sono andato a Roma
ANDREA: E già questo…
LEONARDO: Mentre ero imbottigliato nel
traffico mi ha chiamato Gioia
ANDREA: Perché?
LEONARDO: Perché mia suocera era lì
ANDREA: A casa vostra?
LEONARDO: Eh
ANDREA: E che c’è di strano?
LEONARDO: Che voleva rimanerci a tempo
indeterminato
ANDREA: In che senso?
LEONARDO: Nel senso che voleva
divorziare dal marito
ANDREA: Ma se è un pezzo di pane!
LEONARDO: Eh e Gioia le ha dovuto
confessare che era venuto ad aiutarmi
ANDREA: Temi che la possa prendere male?
LEONARDO: Non lo so, comunque
ANDREA: Vabbè ma alla fine?
LEONARDO: Alla fine… io sono andato da
Giorgio mentre Gioia era con Ludovica
ANDREA: E come stava?
LEONARDO: Ah lui non aveva subodorato
niente
ANDREA: Meno male
LEONARDO: Ma aveva una faccia triste che
non ti dico
ANDREA: Quindi aveva capito?
LEONARDO: Non lo so, lui ha fatto finta
di non aver capito niente
ANDREA: Tu gli hai creduto?
LEONARDO: Aveva uno sguardo… smarrito
ANDREA: Ma perché?
LEONARDO: Vuoi sapere come la penso?
ANDREA: Certo
LEONARDO: Secondo me mia suocera si
stava annoiando
ANDREA: E per questo voleva divorziare?
LEONARDO: Non la capirò mai
ANDREA: Sei il genero!
LEONARDO: E che c’entra?
ANDREA: Hai mai sentito parlare delle
suocere?
LEONARDO: Vabbè ma Ludovica è una
persona speciale
ANDREA: Sì sì, è la madre di tua moglie
LEONARDO: Non siamo sposati
ANDREA: Eh ma la suocera è suocera
comunque
LEONARDO: Dici?
ANDREA: Eh già
LEONARDO: Vabbè, a che punto siamo con
lo Sparviero?
45.
LISETTA: Pronto?
CARLA: Salve, spero di non disturbare
sono Carla, l’amica di Gioia
LISETTA: Ah sì certo
CARLA: Ci siamo sentite prima
LISETTA: Sì…
CARLA: All’incirca 132 minuti primi fa
LISETTA: 132 minuti?
CARLA: Primi, sì
LISETTA: Ah perché i secondi
CARLA: I minuti secondi non li ho
conteggiati, no in effetti
LISETTA: Eh beh…
CARLA: Lo so avrei dovuto, forse…
LISETTA: Non si preoccupi, mi dica
CARLA: Ecco, potremmo incontrarci?
LISETTA: Certo, dovremmo
CARLA: No, perché, sa
LISETTA: Mi faccia capire, è successo
qualcosa dall’ultima volta che ci siamo sentite?
CARLA: No, guardi, io non so se vi sia
un rimedio
LISETTA: Oh bene, state cambiando idea?
CARLA: Assolutamente no
LISETTA: E allora?
CARLA: No, dico affinché non accada mai
più
LISETTA: Le chiedo scusa, la debbo
richiamare tra…la debbo richiamare
CARLA: Va bene, certo, scusi
46.
ANDREA: Lupus in fabula
SPARVIERO: Buona gente!
LEONARDO: Che si dice?
ANDREA: Stavamo giusto parlando del tuo
lavoro
SPARVIERO: Oh bene bene, corpo di mille
balene, quando scelgo un artigiano io, so bene quello che faccio
LEONARDO: Grazie, troppo buono
ANDREA: Ecco qua, sta venendo una
meraviglia
SPARVIERO: Deve essere solido
LEONARDO: Un figurone
ANDREA: Ecco, guarda qua, guarda che
linee
SPARVIERO: Belle belle, me le debbono
invidiare tutti, voglio che la gente che passa pensi ‘che bello’, ci tengo
LEONARDO: E anche noi
ANDREA: Fossero tutti così i clienti
SPARVIERO: Eh beh
LEONARDO: Eh sì molti vogliono solo
risparmiare
ANDREA: Oppure fare qualcosa che hanno
già tutti gli altri
SPARVIERO: No, io voglio una cosa fatta
ad arte. Pago ma voglio il lavoro fatto come si deve.
LEONARDO: E noi siamo contenti
ANDREA: Un po’ di creatività nel lavoro
SPARVIERO: Dev’essere un pezzo unico,
mica una di quelle cose così, che si trovano già preconfezionate
LEONARDO: Anche le lavorazioni
industriali sono belle ma l’artigianato è tutta un’altra cosa, ci vuole mestiere,
saper comprendere le esigenze
ANDREA: Saperle realizzare
SPARVIERO: Avanti tutta!
47.
GIOIA: Leonardo dove sei?
LEONARDO: In officina
GIOIA: Quando torni?
LEONARDO: Non lo so sta andando via or
ora un cliente
GIOIA: Chi è?
LEONARDO: Eh certo
GIOIA: Non puoi parlare?
LEONARDO: Beh
GIOIA: No?
LEONARDO: No
GIOIA: Mi richiami tra un po’?
LEONARDO: Sì
GIOIA: Comunque
LEONARDO: Dimmi
GIOIA: Potresti passare a prendere il
pane?
LEONARDO: Al forno, certo
GIOIA: E una tortina?
LEONARDO: Da Marinello?
GIOIA: Sìììì
LEONARDO: Va bene, a dopo
48.
SILVIA: Pronto?
ARMANDINO: Salve, spero di non
disturbare sono Armandino, Armando, l’amico di Leonardo e Gioia
SILVIA: Lo so, ho memorizzato il suo
numero
ARMANDINO: Ah bene
SILVIA: Mi dica
ARMANDINO: Ci siamo sentiti prima
SILVIA: Lo so, ho registrato l’orario
della telefonata
ARMANDINO: Sì, all’incirca 134 minuti
primi fa
SILVIA: Minuto più minuto meno
ARMANDINO: Sì, non ho calcolato i minuti
secondi
SILVIA: Eh beh
ARMANDINO: Lo so avrei dovuto, forse…
SILVIA: Non si preoccupi, mi dica
ARMANDINO: Ecco, potremmo incontrarci?
SILVIA: Certo, dovremmo
ARMANDINO: No, perché, sa
SILVIA: Mi faccia capire, è successo
qualcosa dall’ultima volta che ci siamo sentiti?
ARMANDINO: No, guardi, io non so se vi sia
un rimedio
SILVIA: Oh bene, state cambiando idea?
ARMANDINO: Assolutamente no
SILVIA: E allora?
ARMANDINO: No, dico affinché non accada
mai più
SILVIA: Le chiedo scusa, la debbo
richiamare tra…la debbo richiamare
ARMANDINO: Va bene, certo, scusi
49.
LUDOVICA: Tesoro ciao
GIOIA: Mamma ciao
LUDOVICA: Cucciolotta senti è urgente?
GIOIA: Volevo chiederti di passare
LUDOVICA: Adesso?
GIOIA: Eh
LUDOVICA: Non posso
GIOIA: Perché?
LUDOVICA: Ho un impegno
GIOIA: Un impegno?
LUDOVICA: Sì devo andare a cena fuori
GIOIA: E papà?
LUDOVICA: E viene con me
GIOIA: In che senso?
LUDOVICA: Nel senso che andiamo a cena
fuori, che c’è di strano?
GIOIA: Ma
LUDOVICA: Senti, è urgente?
GIOIA: Ma perché che stai facendo?
LUDOVICA: Mi sto truccando
GIOIA: Truccando?
LUDOVICA: Sì e pettinando
GIOIA: Pensi che indosserai quel
vestito?
LUDOVICA: Sì
GIOIA: Ti voglio bene
50.
LISETTA: Quanti sono 132 minuti primi?
SILVIA: E 134?
LISETTA: Poco più di due ore, comunque
SILVIA: Sì, due ore, venti e qualcosa
LISETTA: Sono uguali
SILVIA: Te lo stavo dicendo
LISETTA: Ma possibile che io non li
ricordi?
SILVIA: No, secondo me se li hai
incontrati una volta non puoi dimenticarli
LISETTA: Forse ho rimosso
SILVIA: Più probabile
LISETTA: Dobbiamo tutelarci
SILVIA: Ovviamente
LISETTA: E come?
SILVIA: Dobbiamo elaborare una strategia
molto precisa
LISETTA: E attenerci scrupolosamente
SILVIA: Scrivendo i dettagli
LISETTA: Io proporrei la registrazione
di tutti gli incontri
SILVIA: E delle telefonate
LISETTA: L’archiviazione di messaggi e
altre forme di comunicazione
SILVIA: Senza margine d’errore
LISETTA: Già
SILVIA: Adesso godiamoci queste
gustosissime paste
LISETTA: Proprio buone
SILVIA: Già
51.
ANDREA: Che personaggio
LEONARDO: A me è simpatico
ANDREA: Sembra un pirata
LEONARDO: Lo è
ANDREA: Dici?
LEONARDO: A suo modo, sì
ANDREA: E come parla
LEONARDO: Sembra originario di Mompracem
ANDREA: Ma esiste davvero?
LEONARDO: Lo Sparviero?
ANDREA: No, Mompracem
LEONARDO: Non lo so
ANDREA: Non lo sai?
LEONARDO: E va bene
ANDREA: Ahah lo sapevo
LEONARDO: Sì ci piace Salgari
ANDREA: Non avevo alcun dubbio
LEONARDO: Siamo così prevedibili io e
Gioia?
ANDREA: No, anzi, però
LEONARDO: Va bene va bene
ANDREA: Insomma Mompracem esiste?
LEONARDO: Da quello che dice Gioia forse
sì, o comunque forse è esistita
ANDREA: Cioè?
LEONARDO: Potrebbe essere scomparsa, era
presente su carte nautiche antiche
ANDREA: E come fa un’isola a scomparire?
LEONARDO: Non lo so, qualche fenomeno geologico,
un maremoto, che ne so? Magari era un’isola di coralli
ANDREA: Mah, hai le pinze a scatto
vicine a te?
LEONARDO: Sì, tieni
ANDREA: Grazie
52.
LUDOVICA: Bello quel fiore all’occhiello
GIORGIO: Sei uno splendore
LUDOVICA: Trovi?
GIORGIO: Oh sì ma
LUDOVICA: Cosa?
GIORGIO: Niente
LUDOVICA: Dimmi
GIORGIO: Sei talmente bella da togliere
il fiato
LUDOVICA: E allora?
GIORGIO: Ascoltiamo un po’ di musica
prima di uscire?
LUDOVICA: Siamo in ritardo
GIORGIO: Hai prenotato?
LUDOVICA: Sì
GIORGIO: Ah beh
LUDOVICA: Hai messo la nostra canzone
GIORGIO: Mi concedi questo ballo?
LUDOVICA: Con molto piacere
53.
LEONARDO: Marinello che hai preparato di
gustoso oggi?
MARINELLO: Il parrozzo
LEONARDO: Il parrozzo?
MARINELLO: Sì, appena glassato
LEONARDO: Uhm che squisitezza
MARINELLO: Ho ritrovato la ricetta
originale di una carissima zia abruzzese
LEONARDO: Ecco, queste sono cose buone e
giuste
MARINELLO: Come va con la nuova
officina?
LEONARDO: Abbiamo appena iniziato
MARINELLO: Ah a proposito
LEONARDO: Cosa?
MARINELLO: Un mio amico o meglio un
amico
LEONARDO: Non mi fare la genealogia
MARINELLO: No, vabbè, è architetto, gli
servirebbe un lavoro a regola d’arte
LEONARDO: Dagli il mio numero
MARINELLO: Già fatto
LEONARDO: Grazie
LEONARDO: Come si chiama?
MARINELLO: Odoacre
LEONARDO: Odoacre di nome o di cognome?
MARINELLO: Di nome, il cognome non lo
ricordo
LEONARDO: Grazie
MARINELLO: Figurati, Gioia?
LEONARDO: Tutto bene, grazie
54.
LUDOVICA: Pronto?
GIOIA: Ciao Mamma
LUDOVICA: Tesoro, che succede?
GIOIA: Niente, avevo voglia di sentirti
LUDOVICA: Ah
GIOIA: Che cos’è questa musica?
LUDOVICA: Quale?
GIOIA: Non è la vostra canzone?
LUDOVICA: Ehm
GIOIA: Senti dove pensate di andare a
cena?
LUDOVICA: Al ristorante
GIOIA: Sì ma quale?
LUDOVICA: Perché?
GIOIA: Non lo so, mi sembrerebbe carino
se venissimo anche noi, che ne dici?
LUDOVICA: NO!
GIOIA: No?
LUDOVICA: No, non mi dire che hai avuto
un pensiero così carino….
GIOIA: Vero? È che Papà non mangia mai
fuori e allora ho pensato che sarebbe stato carino stare tutti insieme
LUDOVICA: Ne hai parlato con Leonardo?
GIOIA: No
LUDOVICA: Ecco, magari sarebbe il caso
di accennarglielo
GIOIA: Dici?
LUDOVICA: Sì, comunque noi adesso
stavamo proprio per uscire, sai
GIOIA: Lo chiamo subito e ti faccio
sapere…
55.
ANDREA: Ciao Giannino
GIANNINO: Andrea, come mai al bar?
ANDREA: Avevo voglia di un aperitivo
GIANNINO: Un prosecco?
ANDREA: Che hanno qui?
GIANNINO: Valdobbiadene
ANDREA: Perfetto, tu che prendi?
GIANNINO: No, offro io, non ti si vede
mai da queste parti
ANDREA: Ma dai
GIANNINO: Siediti, arrivo
ANDREA: Grazie
GIANNINO: Eccomi, allora, che succede?
ANDREA: Tutto bene
GIANNINO: Certo che quest’anno non vuole
smetterla di piovere
ANDREA: No, infatti
GIANNINO: Triste?
ANDREA: Avevo soltanto bisogno di un po’
di svago
GIANNINO: Hai fatto bene, due
chiacchiere da bar sono sempre l’ideale per distendere i nervi
ANDREA: Infatti, che si dice?
GIANNINO: Mah, pare che quest’anno sia
l’anno dei divorzi
ANDREA: Davvero?
GIANNINO: Sì
ANDREA: Lo dice anche Leonardo
GIANNINO: E allora dev’essere vero
56.
LISETTA: Pronto?
CARLA: Salve sono
LISETTA: Ah sì, aspettavo la sua
chiamata
CARLA: Bene, può parlare?
LISETTA: Sì, un attimo
CARLA: Mi dica lei
LISETTA: Possiamo darci del tu?
CARLA: Non c’è problema
LISETTA: Ah benissimo
CARLA: Dimmi
LISETTA: Ecco, io vorrei sapere in che
modo evitare che accada nuovamente
CARLA: Vorrei prima di tutto capire se
vi è un’emergenza di violenza in corso
LISETTA: Me ne sta combinando di tutti i
colori
CARLA: Ad esempio?
LISETTA: Ad esempio?
CARLA: Sì
LISETTA: Ha portato Dolly al parco con
il mio guinzaglio
CARLA: Ah, beh, è molto…
LISETTA: Diseducativo, è una crudeltà
mentale
CARLA: E cos’altro?
LISETTA: Ha spostato tutti i barattoli
nella dispensa
CARLA: Quindi vi state facendo i
dispetti, ho capito bene?
LISETTA: LUI LUI!
CARLA: Dovremmo vederci. Va bene
dopodomani alle 15?
LISETTA: Sì, certo
57.
GIOIA: Ciao
LEONARDO: Sto tornando
GIOIA: Senti ho chiamato i Miei
LEONARDO: E?
GIOIA: C’era la loro canzone in
sottofondo
LEONARDO: Che carini
GIOIA: Sì, hanno fatto pace
LEONARDO: E?
GIOIA: E andranno a cena fuori stasera
LEONARDO: Dove?
GIOIA: Ecco, appunto, siccome Papà non
mangia mai niente, avevo pensato che potremmo andare anche noi
LEONARDO: Dove?
GIOIA: Al ristorante
LEONARDO: E perché?
GIOIA: Con loro
LEONARDO: Con loro?
GIOIA: Sì, non ti sembra una buona idea?
LEONARDO: Pessima
GIOIA: No, guarda uno dei motivi per cui
sono innamorata di te sono le tue capacità diplomatiche
LEONARDO: E io per le tue
GIOIA: E perché?
LEONARDO: Ma li vuoi lasciare un po’
tranquilli? Lasciali stare nella loro tenerezza
GIOIA: Hanno tutta la vita per farsi tenerezze,
e se si annoiassero? Meglio se andiamo anche noi
LEONARDO: Perché dovrebbero annoiarsi?
GIOIA: Perché Mamma è fatta così, quando
ha i suoi momenti di grande entusiasmo poi bisogna arginarne l’imminente
tristezza annoiata
LEONARDO: Questo è vero
GIOIA: Allora?
LEONARDO: Andiamo a vivacizzare la
serata di Ludovica e Giorgio
GIOIA: Benissimo
58.
SILVIA: Salve sono
ARMANDINO: Sì, aspettavo la sua chiamata
SILVIA: Può parlare?
ARMANDINO: Un attimo
SILVIA: Bene
ARMANDINO: Ecco, grazie per aver chiamato
SILVIA: Che succede?
ARMANDINO: Ecco, possiamo darci del tu?
SILVIA: Certo, non c’è problema
ARMANDINO: Io non ce la faccio più
SILVIA: Beh, ora bisogna mantenere la
calma
ARMANDINO: Eh ma…
SILVIA: Che è successo?
ARMANDINO: Ha messo i panni cremisi con
i rosso pompeiano
SILVIA: Ah e si sono scoloriti?
ARMANDINO: Non è quello il punto
SILVIA: Non lo è?
ARMANDINO: No, certo che no e poi ha
disposto tutti i dischi in ordine…sparso
SILVIA: Sparso?
ARMANDINO: Sì, avevamo trascorso ore
piacevolissime nel disporli tutti quanti in ordine cronologico di esecuzione e
lei li ha messi tutti in ordine alfabetico, la banalità del male
SILVIA: La situazione è molto delicata,
mi rendo conto
ARMANDINO: Già
SILVIA: Potremmo prendere appuntamento
dopodomani alle 15?
ARMANDINO: Va benissimo, grazie
59.
ODOACRE: Pronto, sono l’Architetto
Odoacre Erulo
LEONARDO: Salve, aspettavo la sua
chiamata
ODOACRE: Benissimo
LEONARDO: Come posso aiutarla?
ODOACRE: Ecco, avrei un progettino da
realizzare
LEONARDO: Se vuole inviarmelo posso
intanto farle un preventivo
ODOACRE: Sì, certo ma
LEONARDO: Mi dica
ODOACRE: Ecco vede, è un lavoro un po’
delicato
LEONARDO: In che senso?
ODOACRE: Nel senso che è per due persone
a me molto care che
LEONARDO: Che?
ODOACRE: Che si stanno separando
LEONARDO: Non si preoccupi, sarò molto
discreto
ODOACRE: Dovrebbe oltretutto essere
molto puntuale, essere lì all’ora convenuta
LEONARDO: Non c’è problema
ODOACRE: Bene, le mando uno schizzo
LEONARDO: L’aspetto
60.
GIORGIO: Chi era?
LUDOVICA: Gioia
GIORGIO: Che vuole quella rompiscatole
di papà?
LUDOVICA: L’hai detto
GIORGIO: Cosa?
LUDOVICA: Rompere le scatole
GIORGIO: Spiegati meglio
LUDOVICA: Vuole venire a cena con noi
con tutta la truppa
GIORGIO: Ah ah
LUDOVICA: Ti viene da ridere?
GIORGIO: Ti ricordi quando entrava tutta
sul mio avambraccio?
LUDOVICA: Aveva un tempismo!
GIORGIO: Le è rimasto l’istinto
LUDOVICA: Già
GIORGIO: Mi concedi un altro ballo?
LUDOVICA: Con molto piacere
61.
LISETTA: Ciao
SILVIA: Ciao Lisetta
LISETTA: Novità?
SILVIA: Uhm e tu?
LISETTA: Ho sentito Carla
SILVIA: E io Armandino
LISETTA: Che ne pensi?
SILVIA: Per me avrebbero bisogno di un
consulente di coppia
LISETTA: Sì, l’ho pensato anche io
SILVIA: Ma?
LISETTA: Ma ho la sensazione che siano
arrivati ad un punto di non ritorno
SILVIA: Dici?
LISETTA: Si stanno scannando su dettagli
SILVIA: Ma quello è il loro carattere
LISETTA: Dici?
SILVIA: Sì
LISETTA: Quindi?
SILVIA: Quindi io proporrei loro in
primis di incontrare Gaia
LISETTA: Gaia?
SILVIA: Sì
LISETTA: La chiami tu?
SILVIA: Va bene
62.
GIOIA: Mamma?
LUDOVICA: Sì?
GIOIA: Ho sentito Leonardo
LUDOVICA: Ah! E?
GIOIA: E pensa che sia una splendida
idea
LUDOVICA: Davvero?
GIOIA: Sì, non ti sembra fantastico?
LUDOVICA: Una congiura
GIOIA: Una congiura?
LUDOVICA: Che congiura?
GIOIA: Hai detto congiura!
LUDOVICA: Fortuna tesoro, ho detto
fortuna
GIOIA: Ah mi sembrava
LUDOVICA: No no
GIOIA: Dove ci vediamo?
LUDOVICA: Devo chiamare il ristorante e
ampliare la prenotazione
GIOIA: Ottima idea, ci vediamo lì
direttamente?
LUDOVICA: Sì
GIOIA: Dove hai prenotato?
LUDOVICA: Indovina
GIOIA: All’Osteria?
LUDOVICA: Sì
GIOIA: Ci vediamo lì
LUDOVICA: A dopo
63.
GIOIA: Chi era?
LEONARDO: L’architetto Odoacre Erulo
GIOIA: Che nome altisonante
LEONARDO: Arcaico
GIOIA: Nuovo?
LEONARDO: Sì, me l’ha mandato Marinello
GIOIA: Gentile
LEONARDO: Molto
GIOIA: E?
LEONARDO: Dice di avermi inviato uno
schizzo per un lavoro molto delicato
GIOIA: Devi guardarlo subito?
LEONARDO: Vorrei mandargli il preventivo
tra oggi e domani
GIOIA: Sbrigati però
LEONARDO: Faccio in un attimo
GIOIA: Cos’è?
LEONARDO: Cancelli, scale e grate direi
GIOIA: A che servono?
LEONARDO: A quanto pare a dividere uno
spazio per persone che si stanno separando
GIOIA: Accipicchia
LEONARDO: Mi ha detto che sono due
persone a cui tiene molto
GIOIA: Dai, sbrigati che ci aspettano
LEONARDO: Faccio in un attimo
64.
SILVIA: Gaia ciao, come stai?
GAIA: Silvia, ciao, come mai a
quest’ora?
SILVIA: Sono ancora a studio
GAIA: Caspitina, come mai?
SILVIA: Eh un po’ di lavoro
GAIA: Beh, finché c’è lavoro tutto bene,
dai
SILVIA: Sì, figurati
GAIA: Dimmi
SILVIA: Io e Lisetta avremmo tra le mani
una coppia che vuole separarsi
GAIA: Ah
SILVIA: Sì e secondo me sbagliano
GAIA: Davvero?
SILVIA: Sì, una coppia perfetta
GAIA: Non esistono le coppie perfette
SILVIA: Oh ma loro lo sono
GAIA: Sento una nota di ironia
SILVIA: Due ossessivi compulsivi che
litigano sul rosso cremisi o pompeiano
GAIA: AhSILVIA: Ecco
GAIA: Vuoi che li incontri?
SILVIA: Sì, penso che sarebbe il caso
GAIA: Fammi sapere quando
SILVIA: Grazie
GAIA: Grazie a te
65.
GIANNINO: Andrea, ancora qui?
ANDREA: Un aperitivo prima di cena
GIANNINO: Ah beh
ANDREA: Che prendi?
GIANNINO: Una tisana grazie
ANDREA: Con che?
GIANNINO: Zenzero e cannella
ANDREA: Benissimo, io invece proverò
ibisco e anice
GIANNINO: Abbinamento insolito
ANDREA: Già
GIANNINO: Mi sa che l’effetto della
pianta è un po’ svanito
ANDREA: Ahia
GIANNINO: Già
ANDREA: Hai provato con un libro?
GIANNINO: Un libro?
ANDREA: Sì, perché no?
GIANNINO: E se non le piacesse?
ANDREA: Già
GIANNINO: Dovrei prenderlo leggero
ANDREA: E non aerodinamico
GIANNINO: Già
ANDREA: Che ne dici di proporle di
andare a teatro o al cinema?
GIANNINO: A vedere che?
ANDREA: Questo fallo decidere a lei
66.
LUDOVICA: Buonasera
LEONARDO: Ludovica sei uno splendore
GIOIA: Papà che bel fiore
GIORGIO: Ah niente, un piccolo dettaglio
LUDOVICA: Beh, sarà il caso di ordinare
LEONARDO: Sì, mi sembra una buona idea
GIOIA: Ho una fame
GIORGIO: Eh ma ci nascondi qualcosa?
LUDOVICA: Non nasconde niente, cosa
dovrebbe nascondere?
LEONARDO: Se n’è accorto
GIOIA: Non sappiamo ancora se sarà
maschio o femmina
GIORGIO: Gioia!
LUDOVICA: Oh tesoro
LEONARDO: Beh, comunque non mi pare il
caso di lasciarla o lasciarlo digiuno
GIOIA: Già
GIORGIO: Hai lo stesso incarnato di tua
madre quando era incinta di te, una bellezza luminosa
LUDOVICA: Ricordi il mio incarnato
quando ero incinta di Gioia?
LEONARDO: Bruschetta con l’aglio?
GIOIA: Sì, tanto aglio
GIORGIO: Aglio?
LUDOVICA: Tu detesti l’aglio
LEONARDO: A me piace tanto
GIOIA: Ne mangio a bizzeffe
GIORGIO: Ah questa è bella
67.
SILVIA: Ciao Lisetta
LISETTA: Ciao Silvia
SILVIA: Ho sentito Gaia
LISETTA: Benissimo
SILVIA: Che pensi di fare?
LISETTA: Direi di incontrarli
separatamente e poi proporre un incontro con lei
SILVIA: Se lo accetteranno
LISETTA: Diciamo che è una prassi
SILVIA: Sì mi sembra una buona idea
LISETTA: Un passaggio necessario
SILVIA: Una formalità
LISETTA: Già
SILVIA: Benissimo
LISETTA: Ti mando un messaggio quando
sarò con Carla
SILVIA: E io quando sarò con Armandino
LISETTA: Un abbraccio
SILVIA: Ciao
68.
GIORGIO: Non me l’aspettavo proprio
LUDOVICA: Ah beh
GIORGIO: Tu lo sapevi?
LUDOVICA: Io?
GIORGIO: Lo sapevi già?
LUDOVICA: No
GIORGIO: Lo sapevi!
LUDOVICA: Più che altro le si legge in
volto
GIORGIO: Questo è vero
LUDOVICA: Ha una luminosità di vita
GIORGIO: Sì ma hai visto che occhiaie
LUDOVICA: Un po’ di stanchezza
GIORGIO: Già, dovremo affrettarci a
preparare i corredini
LUDOVICA: Non sappiamo ancora se
GIORGIO: Se va tutto bene?
LUDOVICA: Eh!
GIORGIO: Hai ragione
LUDOVICA: Adesso godiamoci la serata
GIORGIO: E la notizia
LUDOVICA: Già
69.
LEONARDO: Li avremo disturbati
abbastanza?
GIOIA: Papà era estatico
LEONARDO: Tuo padre è un uomo
particolare
GIOIA: Lo è
LEONARDO: Pensi che sarò un buon padre?
GIOIA: Tu?
LEONARDO: Sì
GIOIA: Sì
LEONARDO: Come Giorgio per te?
GIOIA: No
LEONARDO: Cioè?
GIOIA: Cioè sarai diverso e sarai un
padre meraviglioso
LEONARDO: Ne sei certa?
GIOIA: Sì
LEONARDO: Pensi che possa sentire quello
che dico?
GIOIA: Forse le vibrazioni
LEONARDO: Birirbiribiribiribiribu
GIOIA: Che stai facendo?
LEONARDO: Kid’s talking
70.
SILVIA: Eccoci qui
ARMANDINO: Salve
SILVIA: Si sieda, prego
ARMANDINO: Grazie
SILVIA: Se vuole possiamo darci del tu
ARMANDINO: Ah bene, mi sembrava che ci
fossimo già incontrati
SILVIA: Sì, da Gioia e Leonardo
ARMANDINO: Ah, ha un’ottima memoria
SILVIA: Sì, è piuttosto utile nel mio
lavoro
ARMANDINO: Ecco io e Carla, mia moglie
SILVIA: State attraversando un periodo
difficile mi par di capire
ARMANDINO: Ma io dico, come si può?
Come?
SILVIA: Fare cosa?
ARMANDINO: Mi fa i dispetti, in
continuazione
SILVIA: E tu?
ARMANDINO: Io rispondo al fuoco, quando
necessario
SILVIA: Ecco
ARMANDINO: Ah ma
SILVIA: Bene, questo però lo dovrete
spiegare alla consulente di coppia
ARMANDINO: La consulente di coppia?
SILVIA: Sì, una nuova formalità, che
peraltro velocizza molto il processo
ARMANDINO: Cioè?
SILVIA: Se non ci sono problemi,
fisserei io l’appuntamento, va bene?
ARMANDINO: Ma che cos’è?
SILVIA: Te l’ho detto, una pura
formalità, intanto le mando un messaggio e vediamo cosa mi risponde
ARMANDINO: Ma io volevo giocare
l’effetto sorpresa
SILVIA: Ecco mi dice che andrebbe bene
dopodomani
ARMANDINO: Dopodomani?
SILVIA: Sì. Quale effetto sorpresa?
ARMANDINO: Farle arrivare la lettera
dall’avvocato così
SILVIA: Devo deluderti su questo punto
ARMANDINO: Cioè?
SILVIA: Sono venuta casualmente a sapere
che tua moglie ha avuto la tua medesima idea
ARMANDINO: AH!
SILVIA: Detto tra noi, sarebbe meglio
far finta di niente fino al giorno dell’incontro con la consulente di coppia
ARMANDINO: Certo, va bene, cercherò di
limitare al minimo indispensabile le comunicazioni
SILVIA: Bene, allora a dopodomani
71.
MARINELLO: Buongiorno
LEONARDO: Buongiorno
MARINELLO: Che posso fare per te?
LEONARDO: Hai i cornetti?
MARINELLO: Pronti
LEONARDO: Ecco, quelli grazie
MARINELLO: Te li incarto?
LEONARDO: Sì per favore
MARINELLO: Ecco qua
LEONARDO: Ho sentito il tuo amico
Odoacre Erulo
MARINELLO: Amico… è un cliente
LEONARDO: Gli ho mandato il preventivo
MARINELLO: Trattalo bene che è un
architetto famoso nel suo ambiente
LEONARDO: Mi ha detto che deve fare un
lavoro discreto
MARINELLO: Ma per chi?
LEONARDO: Dice due persone che gli
stanno a cuore e che si stanno separando
MARINELLO: Non mi dire!
LEONARDO: Pensi di conoscerli?
MARINELLO: Il nome te l’ha detto?
LEONARDO: No
MARINELLO: Beh, quando ne sai di più
fammelo sapere, non vorrei immaginare cose che non stanno né in cielo né in
terra
LEONARDO: Va bene, ora vado
MARINELLO: Vai vai che il mattino ha
l’oro in bocca
72.
CARLA: Buongiorno
LISETTA: Eccoci qui
CARLA: Sì, io
LISETTA: Possiamo darci del tu?
CARLA: Sì, certo
LISETTA: Ho idea che ci siamo già
conosciute da Gioia
CARLA: Probabile, ottima memoria
LISETTA: Discreta, quel che è necessario
per il mio mestiere
CARLA: Dev’essere complicato
LISETTA: Ogni lavoro lo è
CARLA: Certo
LISETTA: Comunque, tornando a noi, che
succede?
CARLA: Io e mio marito, Armandino siamo
arrivati al punto di farci i dispetti
LISETTA: Di che tipo?
CARLA: Mah, l’altro giorno ha portato
Dolly al parco
LISETTA: Chi è Dolly?
CARLA: La cana
LISETTA: Cana?
CARLA: Sì, cagna è lesivo dei diritti di
genere
LISETTA: Dei cani?
CARLA: Sì e delle cane, per l’appunto
LISETTA: Uhm e cosa le ha fatto?
CARLA: Ce l’ha portata col mio
guinzaglio, blu oltremare
LISETTA: Mentre immagino che il suo sia
rosso?
CARLA: Giammai, tu non hai cani vero?
LISETTA: No, li farei soffrire, avrei
troppo poco tempo da dedicar loro
CARLA: No, beh, è una grande
responsabilità
LISETTA: Parlavamo del colore del
guinzaglio mi pare e di quello che ha fatto suo marito a…
CARLA: Dolly
LISETTA: Dolly, appunto
CARLA: L’ha portata al parco col mio
guinzaglio, blu oltremare, anziché col suo che è blu di Prussia, forse potresti
sottovalutare la gravità di questo gesto: è altamente diseducativo, ce l’ha
detto l’insegnante
LISETTA: L’insegnante?
CARLA: Sì adesso l’addestratore di cani
è demodé, si va a scuola tutti e tre, e si impara a comprendere il linguaggio
noi umani canino e i cani quello umano
LISETTA: Debbo avvertirti che è di
prassi adesso, e tra l’altro riduce moltissimo i tempi procedurali, l’incontro
preventivo con un consulente di coppia
CARLA: Ma io speravo nell’effetto
sorpresa
LISETTA: Già ma, per caso, sono venuta a
sapere che tuo marito ha contattato un legale di sua fiducia
CARLA: Ah
LISETTA: Sto mandando un messaggio alla
consulente di coppia, andrebbe bene dopodomani?
CARLA: Sì, certo
LISETTA: Detto tra noi, sarebbe meglio
far finta di niente fino all’incontro con la consulente di coppia
73.
GIANNINO: Buongiorno
ANDREA: Buongiorno a te
SPARVIERO: Buona gente!
GIANNINO: Oh guarda un po’
ANDREA: Qual buon vento?
SPARVIERO: Cerco Leonardo, c’è?
GIANNINO: È molto ricercato ultimamente
ANDREA: Sta arrivando
SPARVIERO: Avrà da fare con Gioia
GIANNINO: Di certo con lei non si annoia
ANDREA: Deve fare un lavoro in gran
segreto per un architetto o un ingegnere
SPARVIERO: Odoacre Erulo?
GIANNINO: Che nome!
ANDREA: Non m’ha detto il nome, dice che
è una cosa delicata
SPARVIERO: È lui sicuro
GIANNINO: Ma chi è?
ANDREA: Perché?
SPARVIERO: C’è una coppia di botanici
appassionati d’arte che sono suoi clienti, amici carissimi
GIANNINO: Botanici appassionati d’arte,
però
ANDREA: E?
SPARVIERO: E hanno un mondo tutto loro, ogni
volta che cercano un artigiano richiedono la massima riservatezza e discrezione
GIANNINO: Vezzi altolocati
ANDREA: Roba da intellettuali
SPARVIERO: Ma sì, sono brave persone, un
po’ eccentrici, tutto qua
74.
CARLA: Hai fatto colazione?
ARMANDINO: Buongiorno
CARLA: Buongiorno
ARMANDINO: Dormito bene?
CARLA: Io dormo sempre bene dopo aver
svolto i miei esercizi
ARMANDINO: Certo, anche io
CARLA: Hai già fatto colazione?
ARMANDINO: No, ho un appuntamento da
Verdure Felici per colazione
CARLA: Ah bene
ARMANDINO: Con Theo
CARLA: Theo da solo?
ARMANDINO: Sì
CARLA: Ah
ARMANDINO: Non hanno litigato
CARLA: Ma?
ARMANDINO: È andato in Svizzera per
alcuni affari urgenti e Theo aveva già vari impegni per cui non sono potuti
andare insieme
CARLA: Ah ecco
ARMANDINO: Bene, allora io vado
CARLA: Sì, certo
ARMANDINO: È il tuo turno per la
passeggiata mattutina con Dolly ma se vuoi posso portarla con me
CARLA: No no ho già pianificato il mio
percorso ginnico
ARMANDINO: Bene allora buona giornata
CARLA:
Buona giornata
75.
GIANNINO: Oh eccolo qua
ANDREA: È arrivato?
SPARVIERO: Buongiorno
LEONARDO: Oh quale onore, buongiorno,
gradite un cornettino?
GIANNINO: Senti che profumo
ANDREA: Dove li hai presi?
SPARVIERO: Da Marinello, sicuro,
quell’odore di burro d’alpeggio lo senti solo nei cornetti di Marinello
LEONARDO: Inconfondibili
GIANNINO: Senti che buoni
ANDREA: Una fragranza spettacolare
SPARVIERO: E poi non ti lasciano in
bocca quel sapore di roba chimica
LEONARDO: Eh, Marinello sa lavorare
GIANNINO: Sì ha il gusto per quello che
fa
ANDREA: Senti che è ‘sta crema
SPARVIERO: Come quella che faceva mia
nonna, sapori antichi
LEONARDO: Oggi devo andare a Roma
GIANNINO: E allora mangia un altro
cornetto
ANDREA: C’è stato il blocco del traffico
per due giorni sai che ingorghi!
SPARVIERO: Devi andare dai botanici?
LEONARDO: I botanici?
GIANNINO: Poesia pura
ANDREA: E poi sono croccanti non ti si
appiccicano ai denti
SPARVIERO: Se sono clienti di Odoacre
Erulo che hanno richiesto massima riservatezza sono sicuramente una coppia di botanici
appassionati d’arte
LEONARDO: Ah! Ce l’hanno per vizio?
SPARVIERO: Per vezzo
76.
THEO: Buongiorno
ARMANDINO: Theo che piacere vederti
THEO: Hai una faccia…
ARMANDINO: Sono distrutto
THEO: Che succede?
ARMANDINO: Stiamo divorziando
THEO: Ma dai!
ARMANDINO: Non ci credi?
THEO: Non ho detto che non ci credo,
soltanto penso che siate una coppia molto affiatata, tutto qua
ARMANDINO: Lo pensavo anche io ma…
THEO: Vogliamo ordinare qualcosa
intanto?
ARMANDINO: Sì ma offro io
THEO: Non se ne parla neanche
ARMANDINO: Altrimenti non ordino nemmeno
THEO: Va bene dai
ARMANDINO: Che prendi?
THEO: Uhm io direi tisana al rabarbaro e
tartellette con marmellata di uva spina
ARMANDINO: Io prenderò un caffè verde
con macedonia di stagione e una pastina di mandorle
THEO: Ottimo
ARMANDINO: Tu piuttosto?
THEO: Tutto bene ma non abbiamo
tantissimo tempo per vederci per cui siamo sempre l’uno accanto all’altro con
l’energia ed il pensiero, più che altro
ARMANDINO: Capisco
THEO: A volte è difficile capire le…
dinamiche interne alle coppie
ARMANDINO: Già
77.
LUDOVICA: Buongiorno
GIORGIO: Che radiosa visione
LUDOVICA: Ti ho portato la colazione
GIORGIO: Iniziare la giornata insieme a
te è sempre meraviglioso ma con una bella colazione a letto è delizioso
LUDOVICA: Ti ho preparato anche la
spremuta
GIORGIO: Vita mia
LUDOVICA: Stavo pensando…
GIORGIO: I toast con la marmellata di
rose che bontà
LUDOVICA: Uhm sì, è venuta proprio bene
GIORGIO: Mi dicevi che stavi pensando
qualcosa
LUDOVICA: Sì
GIORGIO: Cosa?
LUDOVICA: E se andassimo qualche giorno
in Toscana?
GIORGIO: In Toscana?
LUDOVICA: Sì, per fare quel tour dei
giardini botanici di cui mi parlavi, sai?
GIORGIO: Oh ma sarebbe meraviglioso
LUDOVICA: O in un altro posto che
vorresti vedere
GIORGIO: Ecco avrei proprio una gran
voglia di visitarne uno, nello specifico
LUDOVICA: Bene, soltanto vorrei evitare
lunghe traversate in automobile
GIORGIO: Tranquilla
LUDOVICA: Beh, vado a preparare le
valigie?
GIORGIO: Che impeto!
LUDOVICA: Dai che tra un po’ ci toccherà
essere nonni e addio fughe romantiche!
GIORGIO: Hai ragione
78.
LEONARDO: Architetto salve sono
ODOACRE: Sì salve salve
LEONARDO: Leonardo
ODOACRE: Ho memorizzato il suo numero
LEONARDO: Ecco, scusi se la disturbo ma
le vorrei chiedere
ODOACRE: Ora sto guidando ma tra poco
sarò da lei, c’è?
LEONARDO: Sì, certo
ODOACRE: Bene, guardi tra una
mezz’oretta dovrei essere in officina
LEONARDO: Ah benissimo, l’aspetto allora
ODOACRE: Guardi, potrebbe essere
necessario che lei venga con me dai miei clienti
LEONARDO: Se debbo svolgere il lavoro
necessariamente
ODOACRE: Ah e perché?
LEONARDO: Devo prendere le misure
ODOACRE: Ma gliele ho date
LEONARDO: Sì ma lei è un architetto e io
un artigiano
ODOACRE: Quindi?
LEONARDO: Quindi io non pretendo di
saper progettare un edificio ma se debbo fare un lavoro voglio essere certo di
aver preso le misure, diciamo così, da artigiano e non da architetto
ODOACRE: Ma perché, scusi?
LEONARDO: Perché potrebbe esserle
sfuggito qualcosa che ai fini delle sue misurazioni è ininfluente ma non ai
fini delle mie esigenze di lavorazione
ODOACRE: Marinello mi aveva detto che
lei è un artigiano molto scrupoloso ma…
LEONARDO: Grazie
ODOACRE: Bene, allora a tra poco
79.
LILLY: Leo, tesoro
LEONARDO: Mamma!
LILLY: Come stai?
LEONARDO: Bene, grazie, Papà?
LILLY: È qui con me, ci vuoi parlare?
LEONARDO: Sì
LILLY: Vuole parlare con te
SIMONE: Ciao Leo, tutto bene?
LEONARDO: Sì
SIMONE: Ti ripasso Mamma
LILLY: Che stai facendo di bello?
LEONARDO: Quello che faccio di solito,
lavoro
LILLY: Ah già
LEONARDO: Voi?
LILLY: Siamo appena tornati da casa di
Genny
LEONARDO: Ma non era emigrata
all’estero?
LILLY: Oh sì
LEONARDO: Dove?
LILLY: A Tenerife
LEONARDO: A?
LILLY: Tenerife, ha divorziato dal terzo
marito e ha preso un sabbatico per recuperare un po’ di energie positive
LEONARDO: E siete appena tornati da casa
sua?
LILLY: Sì è stato molto divertente, ha
una bella casetta sai?
SIMONE: Sì ma niente di che, giusto
giusto per lei
LILLY: Non brontolare sempre
SIMONE: Ho dovuto dormire sull’amaca!
LILLY: Beh, insomma
LEONARDO: Volete venire stasera?
LILLY: Sì tesoro, a cena, abbiamo il
frigo e la dispensa vuoti e siamo troppo stanchi per andare a fare la spesa
LEONARDO: Ah, certo, il frigo vuoto
SIMONE: Ma no, è perché abbiamo voglia
di vedervi e io ho fatto un sogno sai?
LILLY: Ma dai
LEONARDO: Cosa?
SIMONE: Ho sognato che Gioia è incinta.
Lo è?
LILLY: Simone dai!
LEONARDO: Sì
SIMONE: Te l’avevo detto io
LILLY: Oh allora abbiamo fatto bene a
tornare, ci vediamo stasera
LEONARDO: A stasera
80.
SILVIA: Eccoci
LISETTA: Siamo arrivate
GAIA: Carissime, vi aspettavo
SILVIA: Sei in splendida forma
LISETTA: Dicci la verità, hai iniziato
una nuova dieta
GAIA: No, ho cominciato a studiare percussione
corporea e musica circolare
SILVIA: Cos’è?
LISETTA: Qualcosa che fa bene all’umore
a quanto pare
GAIA: Già, è una tecnica di musica
d’insieme, molto divertente, basata sulle percussioni e sulla circolarità delle
onde sonore, se volete posso invitarvi al prossimo incontro dimostrativo
SILVIA: Volentieri
LISETTA: Se ha questi effetti sulla
linea sicuramente verremo!
GAIA: Allora, parlatemi di questi due
clienti
SILVIA: Due nevrotici
LISETTA: Ossessivi
GAIA: Ah
SILVIA: Hanno lo stesso carattere
LISETTA: Chi si somiglia si piglia
GAIA: Mi pare che non si siano prendendo
più di tanto
SILVIA: Stanno litigando sul rosso
cremisi e pompeiano
LISETTA: O sulla tonalità di blu del
guinzaglio del cane
GAIA: Ahi
SILVIA: Cana
LISETTA: Ah già per la parità di genere
GAIA: Forse la percussione corporea
potrebbe esserci di aiuto. Mi sembra che abbiano bisogno di sfogarsi, di
qualcosa di catartico insomma
SILVIA: Sì
LISETTA: Tentar non nuoce
GAIA: Benissimo
81.
LEONARDO: Gioia
GIOIA: Ciao Leo, che succede?
LEONARDO: Perché?
GIOIA: Hai una voce!
LEONARDO: Che voce?
GIOIA: Non è che devi andare a Roma?
LEONARDO: Sì ma
GIOIA: Ah ecco
LEONARDO: Sai chi mi ha chiamato?
GIOIA: No, chi?
LEONARDO: Lilly e Simone
GIOIA: I carissimi suoceri
LEONARDO: Nonché miei amatissimi
genitori
GIOIA: Già e?
LEONARDO: E sono appena tornati
GIOIA: Da dove?
LEONARDO: Da casa di Genny
GIOIA: Che abita all’Infernetto se non
sbaglio
LEONARDO: Sbagli
GIOIA: Ah sì?
LEONARDO: Sì abita a Tenerife
GIOIA: A Tenerife?
LEONARDO: Pare che stia smaltendo i
postumi
GIOIA: Di una sbornia colossale?
LEONARDO: Del terzo divorzio
GIOIA: Ah ecco
LEONARDO: Non è finita qui
GIOIA: No
LEONARDO: No
GIOIA: Che altro c’è?
LEONARDO: Hanno il frigo e la dispensa
vuoti
GIOIA: Ah e vogliono mangiare al
ristorante?
LEONARDO: No, si sono autoinvitati a
cena
GIOIA: Come? Cosa? In che senso?
LEONARDO: Sono quasi arrivato, ci
sentiamo dopo
GIOIA: No, non ci sentiamo dopo!
82.
THEO: Beh, forse è bene che te lo dica
ARMANDINO: Cosa?
THEO: Non ci vediamo più tanto perché
ARMANDINO: Perché?
THEO: Perché Rinaldo ha sentito il
bisogno di famiglia
ARMANDINO: E la vostra non era
abbastanza famiglia per lui?
THEO: No
ARMANDINO: Cioè?
THEO: Cioè, dopo quindici anni di
convivenza e cinque di matrimonio ha avuto una crisi identitaria
ARMANDINO: Scusa ma non ti capisco
THEO: Si è scoperto etero come te lo
devo dire?
ARMANDINO: In che senso?
THEO: Ah chiedilo a lui
ARMANDINO: Cioè dopo vent’anni ha deciso
di cambiare orientamento sessuale? Ma si può?
THEO: Evidentemente
ARMANDINO: E?
THEO: E niente, mi ha tradito con una
donna più giovane di me che adesso pare sia incinta
ARMANDINO: Oh santa pace
THEO: Hai rovesciato la tisana sul
tavolo
ARMANDINO: Scusa sono mortificato ma che
vuol dire, non capisco…
THEO: Un’inversione di tendenza
ARMANDINO: Ma è stato un tradimento,
diciamo così, passeggero? Così tanto per il gusto della trasgressione?
THEO: No
ARMANDINO: No
THEO: Dice di essersi innamorato
ARMANDINO: E tu come stai?
THEO: Tu che dici?
ARMANDINO: Male
THEO: Già
83.
LILLY: Uff che stanchezza
SIMONE: Già, giusto il tempo di una
doccetta
LILLY: Ma che dici…
SIMONE: Pensi che sia il caso di portare
una bottiglia di spumante questa sera?
LILLY: Per brindare?
SIMONE: Beh, insomma
LILLY: Comunque devo farti i complimenti
per il tuo sesto senso
SIMONE: Grazie
LILLY: La cosa però mi preoccupa
SIMONE: Sarai la nonna più giovanile che
esista
LILLY: Sì ma stiamo invecchiando e le
nostre prospettive di vita, sai…
SIMONE: Hai già voglia di ripartire?
LILLY: Un viaggetto piccolo
SIMONE: Che ne dici del Texas
LILLY: No, hanno delle leggi assurde
SIMONE: Già, dovremo pensarci un po’
LILLY: Programmare qualcosa di carino
SIMONE: Hai in mente qualcosa?
LILLY: Mah potremmo
SIMONE: Cosa?
LILLY: Andare a trovare Carmine
SIMONE: E dove abita adesso?
LILLY: A Johannesburg
SIMONE: In Sud Africa?
LILLY: Sì
SIMONE: Ma dobbiamo fare le
vaccinazioni?
84.
ODOACRE: Carissimi
MARCELLO: Architetto
AUGUSTA: È lui l’artigiano?
LEONARDO: Piacere
ODOACRE: Sì, è lui
MARCELLO: Mi raccomando
AUGUSTA: La discrezione prima di tutto
LEONARDO: Certo, l’architetto mi ha già
informato
ODOACRE: Ha necessità di controllare
alcune misurazioni
MARCELLO: Bene, è indice di accortezza
AUGUSTA: E mestiere
LEONARDO: Grazie
ODOACRE: Certo certo
MARCELLO: Bene, faccio strada
AUGUSTA: Ecco, vede, qui, proprio qui
LEONARDO: Sì?
ODOACRE: Il tombino
MARCELLO: Ecco, questo dovrebbe essere
chiuso con una graticciola
AUGUSTA: Ma qui, vede, dovrebbe creare
una struttura adatta alla nostra aquilegia barbaricina
LEONARDO: Ma non è una pianta in via di
estinzione?
ODOACRE: Ecco
MARCELLO: Esatto!
AUGUSTA: L’Università di Sassari ce ne
ha affidati due esemplari
LEONARDO: Un grande onore
ODOACRE: Non sapevo che fosse un
appassionato di piante
MARCELLO: Mai sottovalutare un artigiano
AUGUSTA: Pertanto lei capirà che ci
serve la massima cura
LEONARDO: E per questo seguirò
scrupolosamente il progetto dell’architetto ma avrei bisogno di riprendere
alcune misure
85.
GIANNINO: Ciao
ANDREA: Ciao
GIANNINO: Leonardo?
ANDREA: È andato a prendere le misure
con un architetto
GIANNINO: Ah beh
ANDREA: Che faccia mogia
GIANNINO: Lasciamo perdere
ANDREA: Che succede?
GIANNINO: Non le sta mai bene niente
ANDREA: Ma non avevate fatto pace?
GIANNINO: Sì ma adesso si è arrabbiata
di nuovo
ANDREA: E
GIANNINO: E niente
ANDREA: Non è che si è messa a dieta?
GIANNINO: Sì, come lo sai
ANDREA: E tu?
GIANNINO: Io no
ANDREA: E hai mangiato davanti a lei
qualcosa?
GIANNINO: Giusto un bignè con la crema
ANDREA: Ah e le piacciono?
GIANNINO: A chi non piacciono i bignè
con la crema?
ANDREA: E?
GIANNINO: Una bomba al cioccolato
ANDREA: Nient’altro?
GIANNINO: Mah una pizza col salame
piccante e boh..
ANDREA: Prova ad invitarla in un
ristorante vegetariano
GIANNINO: Dici?
ANDREA: Sì oppure in uno di quei posti
dove si mangia sempre la frutta e la verdura
GIANNINO: Posso provarci…
ANDREA: Fammi sapere
86.
THEO:
Comunque troveremo il modo
ARMANDINO:
Uh guarda! Riccardo, ciao
RICCARDO:
Armandino ciao, chi è il tuo amico?
THEO:
Theo, piacere
ARMANDINO:
Lui è Riccardo
RICCARDO:
Piacere
THEO:
Vuoi prendere una tisana con noi?
ARMANDINO:
Io sono quasi in ritardo
RICCARDO:
Molto volentieri
THEO:
Cosa gradiresti?
ARMANDINO:
Hai sentito Carla ultimamente?
RICCARDO:
Carla?
THEO:
La sua sposina
ARMANDINO:
Sì, la conosce bene… sono amici da molto tempo
RICCARDO:
Certo che la conosco. Non nelle ultime… settantadue ore
THEO:
Sono indeciso se sia il caso o meno di prendere un dolcetto
ARMANDINO:
E che ti ha detto?
RICCARDO:
Niente, non lo so, un dolcetto, sì anche io ne prenderò uno
THEO:
Lievitato o no?
ARMANDINO:
Beh, io devo proprio andare
RICCARDO:
Ciao e saluta Carla quando la vedi
THEO:
Ciao Armandino, rimango io a far compagnia al tuo amico, non ti preoccupare
87.
LISETTA: Buongiorno
CARLA: Buongiorno
SILVIA: Buongiorno
ARMANDINO: Buongiorno
GAIA: Buongiorno
LISETTA: La mia assistita…
CARLA: Carla
SILVIA: Il mio assistito…
ARMANDINO: Armandino
GAIA: Io sono Gaia
LISETTA: Sì, lei è una consulente di
coppia
CARLA: Certo anche se…
SILVIA: Che ci aiuterà a cercare una
soluzione alternativa prima di adire a vie legali
ARMANDINO: Capisco anche se…
GAIA: Bene, direi che, se siete
d’accordo
LISETTA: Io suggerisco caldamente di
sì..
CARLA: Ah bene
SILVIA: Io consiglio fortemente di sì…
ARMANDINO: Bene bene
GAIA: Allora, inizieremo un piccolo
percorso di rilassamento e introspezione ma senza le avvocate
LISETTA: Perfetto, se non ci sono
obiezioni
CARLA: No, beh…
SILVIA: È la prassi, niente di cui
preoccuparsi
ARMANDINO: Beh, sì certo
GAIA: Benissimo
88.
SPARVIERO: Buongiorno
ANDREA: Oh guarda chi si vede
GIANNINO: Se sono d’incomodo…
SPARVIERO: No, figurati, sto cercando
Leonardo
ANDREA: Non c’è, sta lavorando con un
architetto
GIANNINO: È andato a prendere delle
misure
SPARVIERO: ‘Sti architetti moderni
neanche i progetti sanno fare
ANDREA: No è sempre stato così
GIANNINO: Mai fidarsi delle misure prese
da un architetto o da un ingegnere
SPARVIERO: Ah sì
ANDREA: Sì devi sempre andare a
riprenderle
GIANNINO: C’è sempre qualche magagna e
poi se la prendono con te
SPARVIERO: Con tutti questi programmi moderni
ANDREA: No, è storia antica
GIANNINO: Ad ognuno il suo mestiere
SPARVIERO: Su questo non ci piove
ANDREA: Comunque dovrebbe tornare tra poco
GIANNINO: Anche se con gli architetti
non si sa mai
SPARVIERO: Caffettino?
ANDREA: Meglio un orzo, ne ho già presi
tre
GIANNINO: Sì, io un cappuccino lo
prenderei volentieri
89.
ODOACRE: Certo che non è da tutti
conoscere le specie rare delle piante
LEONARDO: Mai sottovalutare un artigiano
ODOACRE: Questo è vero
LEONARDO: Reminiscenze di una gita
ODOACRE: Ah ecco
LEONARDO: Comunque sono due persone
molto particolari
ODOACRE: Sì, sono persone molto care
LEONARDO: Sarò molto discreto
ODOACRE: Nulla da eccepire su questo
LEONARDO: Per il preventivo
ODOACRE: Ci sono modifiche rispetto a
quello precedente?
LEONARDO: No ma
ODOACRE: L’anticipo?
LEONARDO: Se fosse possibile
ODOACRE: Come mai?
LEONARDO: Perché di solito si fa così
ODOACRE: Certo
LEONARDO: Bene
90.
THEO: Conosci Carla e Armandino da
molto?
RICCARDO: Carla da una vita, Armandino
da quando è entrato nella sua esistenza
THEO: Ah
RICCARDO: E tu?
THEO: Conosco Armandino da molto tempo…era
già fidanzato con Carla
RICCARDO: E come mai non ci siamo mai
incontrati?
THEO: Forse non era il momento adatto
RICCARDO: È sempre il momento adatto per
certi incontri
THEO: Mah
RICCARDO: Sai che si stanno separando?
THEO: Si separeranno mai?
RICCARDO: Sembrano fatti l’uno per
l’altra?
THEO: Un po’ sì anche se…
RICCARDO: Se?
THEO: Non si può mai dire… o almeno
adesso la penso così
RICCARDO: Come mai?
THEO: Mah, diciamo che sto uscendo da
una delusione amorosa
RICCARDO: Ah
THEO: Sì
RICCARDO: Una… donna?
THEO: In un certo senso
RICCARDO: Cioè?
THEO: Una donna ha fatto cambiare
orientamento al mio…ex
RICCARDO: Ah benissimo
THEO: No, un disastro
RICCARDO: Certo che un cambiamento così…
innaturale
THEO: Ha detto che aveva voglia di
crearsi una famiglia, ma perché noi cosa eravamo?
RICCARDO: Assurdo. Certi uomini meritano
soltanto di stare con le donne
THEO: Tu sei sposato, fidanzato?
RICCARDO: No, sono uscito da una
delusione amorosa… il mio ex mi ha tradito ma non con una donna per lo meno
THEO: Oh ma lui non mi ha tradito, ha
avuto l’accortezza di parlarmene prima di…
RICCARDO: Vedi che non sarebbe stato il
momento adatto. Hai impegni per pranzo?
THEO: No
91.
LEONARDO: Ciao Gioia
GIOIA: Ciao amore, hai finito con
l’architetto?
LEONARDO: Sì, sto tornando in paese se
questa città non mi catturerà tra i suoi tentacoli
GIOIA: Ah
LEONARDO: Hai sentito Carla e Armandino
per caso?
GIOIA: No
LEONARDO: Silvia?
GIOIA: No
LEONARDO: Lisetta?
GIOIA: No
LEONARDO: Ah
GIOIA: Com’è andata?
LEONARDO: Bene, sono simpatici tutto
sommato
GIOIA: C’è qualcosa che devi dirmi?
LEONARDO: Scusa?
GIOIA: Non devi scusarti per avere due
genitori un po’… distratti
LEONARDO: Molto diplomatica…
92.
MARINELLO: Architetto buondì
ODOACRE: Carissimo Marinello
MARINELLO: Com’è andata?
ODOACRE: Ah quel Leonardo è molto pignolo
MARINELLO: Pignolo?
ODOACRE: Sì, ha voluto riprendere le
misure di persona
MARINELLO: Beh, ad ognuno il suo
mestiere
ODOACRE: Sì ma
MARINELLO: Anche io se chiedo alla
collaboratrice di decorarmi una torta devo consultarmi con lei prima di
preparare la torta
ODOACRE: Ah sì?
MARINELLO: Beh sì
ODOACRE: Mah
MARINELLO: Comunque sono sicuro che farà
un bel lavoro
ODOACRE: E questo è l’importante
MARINELLO: Bene bene
ODOACRE: Cosa sono quelle delizie lì?
MARINELLO: Che occhio! Una mia nuova
creazione
ODOACRE: E proviamola
93.
GAIA: Allora, io direi di iniziare con
un bel respiro
CARLA: Ah sì
ARMANDINO: Certo
GAIA: Bene, inspiriamo le energie
positive, espiriamo la negatività
CARLA: Piuttosto difficile direi
ARMANDINO: Già
GAIA: Uhm, qual è il problema?
CARLA: Mi fa i dispetti
ARMANDINO: IO?
GAIA: Dispetti di che tipo?
CARLA: Ah di qualunque tipo
ARMANDINO: Da quale pulpito!
GAIA: Andiamo con ordine
CARLA: Io non penso che tutto questo sia
utile
ARMANDINO: Ah per me…
GAIA: Vi amate?
CARLA: Noi?
ARMANDINO: Cioè, io e lei?
GAIA: Sì
CARLA: Ecco…
ARMANDINO: Veramente…
GAIA: Quando vi siete conosciuti?
CARLA: Oh si può dire che siamo
cresciuti
ARMANDINO: Insieme
GAIA: Mi pare dunque il caso di fare
almeno un tentativo, siete feriti è evidente, la convivenza a volte può essere
molto complicata anche se due persone si amano alla follia. Proviamo ad
intraprendere un percorso, un cammino, a passo lento o veloce, sarete voi,
saremo noi, a deciderlo, va bene?
CARLA: ….
ARMANDINO: ….
GAIA: Chi tace acconsente. Riproviamo a
respirare.
94.
LEONARDO: Oh buongiorno
ANDREA: Ciao
GIANNINO: Eccoti
SPARVIERO: Ciao Leonardo
LEONARDO: Che giornata
ANDREA: Com’è andata?
GIANNINO: Gli architetti sono proprio
una gran seccatura
SPARVIERO: Uh e quanto si fanno pagare!
LEONARDO: Magari fosse stato solo
l’architetto
ANDREA: Perché?
GIANNINO: Che è successo?
SPARVIERO: Che t’hanno fatto?
LEONARDO: I miei
ANDREA: È successo qualcosa?
GIANNINO: Stanno bene?
SPARVIERO: Sono tornati?
LEONARDO: Sì sì sono tornati e come
pensierino dalle vacanze si sono autoinvitati a cena perché hanno detto di
essere stanchi e di non aver avuto tempo di fare la spesa
ANDREA: Immagino Gioia
GIANNINO: S’è arrabbiata?
SPARVIERO: Ahia
LEONARDO: Beh
ANDREA: Ma acquistare la cena in
rosticceria no?
GIANNINO: Eh infatti
SPARVIERO: Io non volevo dirlo ma
LEONARDO: Ma scherzi? Hanno anche detto
che da tempo non mangiavano un buon pasto preparato in casa e adesso figurati
se Gioia non se la prenderà con me, già ha gli ormoni tutti sfasati
ANDREA: Certo
GIANNINO: È un bel problema
SPARVIERO: Se neanche ristorante,
catering e rosticceria vanno bene…
95.
GIOIA: Mamma
LUDOVICA: Tesoro che c’è?
GIOIA: I suoceri
LUDOVICA: Ah argomento spinoso
GIOIA: Alquanto
LUDOVICA: Che è successo?
GIOIA: Sono tornati
LUDOVICA: E?
GIOIA: E pretendono di venire a cena
stasera
LUDOVICA: Ordina qualcosa in rosticceria
GIOIA: Figurati!
LUDOVICA: Catering?
GIOIA: Ah!
LUDOVICA: Ristorante?
GIOIA: Macché
LUDOVICA: Pizzeria?
GIOIA: Hanno voglia di una cenetta
casereccia
LUDOVICA: Potresti servir loro la pasta
ripassata del giorno prima
GIOIA: Mi daresti una mano?
LUDOVICA: Neanche per sogno
GIOIA: Temevo una risposta del genere
LUDOVICA: Già… beh ora devo proprio
andare
96.
SILVIA: Ce la farà?
LISETTA: Chi?
SILVIA: Gaia?
LISETTA: A farli ragionare?
SILVIA: Sì
LISETTA: Non credo
SILVIA: Davvero?
LISETTA: Sì mi sembrano oltre il limite
della sopportazione
SILVIA: Uhm
LISETTA: Ah ti ho pensata l’altro giorno
SILVIA: Davvero?
LISETTA: Sì
SILVIA: Come mai?
LISETTA: Ho scovato una nuova sala da tè
in centro, un giorno dobbiamo andarci insieme
SILVIA: Che carina! Sì, mi piacerebbe
molto
LISETTA: Come procede il caso Roselli?
SILVIA: Faticoso… non capisco proprio
cosa li abbia spinti anche soltanto ad uscire insieme, tu piuttosto? Che dicono
i Busatti?
LISETTA: Non me ne parlare, un mal di
testa continuo
SILVIA: Così terribili?
LISETTA: Peggio!
97.
LILLY: Sei pronto?
SMONE: Uhm sì ma non trovo le scarpe
LILLY: Quali scarpe?
SMONE: Le mie?
LILLY: Le tue?
SMONE: Sì
LILLY: Sì ma quali?
SMONE: Che vuol dire quali?
LILLY: Ne hai più di un paio direi
SMONE: Quelle nere
LILLY: Nere?
SMONE: Sì
LILLY: Le ho portate dal calzolaio
SMONE: Quando?
LILLY: Prima di partire
SMONE: Ah beh
LILLY: Però se vuoi ci sono quelle
marroni
SMONE: Stonano
LILLY: Uhm che ne dici di un calzino
maculato?
SMONE: Mah
LILLY: Hai preso il vino?
SIMONE: Lo prendiamo in pasticceria, se
è ancora aperta
LILLY: Ottima idea
98.
GIOIA: Amore
LEONARDO: Tesoro senti
GIOIA: Amore, io penso che si dovranno
accontentare
LEONARDO: Che è successo?
GIOIA: Mamma si rifiuta categoricamente
di aiutarmi a preparare la cena
LEONARDO: Chiedo allo Sparviero
GIOIA: Prova, ma Marinello?
LEONARDO: Non fa rosticceria
GIOIA: Ma io dico una pizza no?
LEONARDO: Cinese?
GIOIA: Cinese?
LEONARDO: Eh
GIOIA: Uhm
LEONARDO: Vabbè senti in qualche modo
risolveremo
GIOIA: Provo a chiamare Silvia
LEONARDO: Silvia?
GIOIA: Sì, lei è sempre così organizzata
figurati se non conosce qualcuno che ci possa aiutare
LEONARDO: Mi sembra un’ottima idea
99.
LUDOVICA: Incredibile
GIORGIO: Chi era?
LUDOVICA: Tua figlia
GIORGIO: Ah beh, quando è soltanto mia
figlia vuol dire che l’ha combinata grossa
LUDOVICA: Beh!
GIORGIO: Che voleva?
LUDOVICA: I tuoi consuoceri sono tornati
da non so che viaggio esotico
GIORGIO: E anche loro debbono aver fatto
qualcosa di terribile
LUDOVICA: Beh!
GIORGIO: Che crimine hanno commesso?
LUDOVICA: Si sono autoinvitati a cena da
loro senza preavviso
GIORGIO: Una bella spaghettata aglio,
olio e peperoncino risolve tutto
LUDOVICA: Figurati!
GIORGIO: Cosa c’è di meglio di una
spaghettata veloce per una gradita improvvisata?
LUDOVICA: Sai cosa mi ha chiesto?
GIORGIO: No
LUDOVICA: Di aiutarla a preparare la
cena
GIORGIO: Sei bravissima a preparare
l’aglio e olio
LUDOVICA: Beh!
GIORGIO: Dai, la chiamo io
100.
GAIA: Bene, adesso un bel respiro e
disponete le mani davanti al cuore?
CARLA: Con che angolazione?
ARMANDINO: I gomiti di quanti gradi
debbono essere piegati?
GAIA: Inclinazione? Gradi?
CARLA: Sì, va bene così a… ecco circa 48°?
ARMANDINO: A me sembra proprio 48,5°,
almeno
GAIA: Andate in giro col goniometro
quando meditate?
CARLA: Il goniometro?
ARMANDINO: Che c’entra il goniometro?
GAIA: Ecco, la meditazione è prima di
tutto mettersi in contatto con sé stessi
CARLA: Sì, certo
ARMANDINO: Assolutamente
GAIA: Il che vuol dire che non importa
l’inclinazione o i gradi
CARLA: No, certo, è per trovare il
giusto equilibrio
ARMANDINO: Per avere un’idea chiara di
come strutturare il bilanciamento energetico e corporeo
GAIA: In questo caso non servono i gradi
CARLA: No?
ARMANDINO: No?
GAIA: No
101.
SILVIA: Gioia, ciao!
GIOIA: Ciao Silvia, come stai?
SILVIA: Bene, grazie, sono con Lisetta
da Gaia che sta cercando di far sbollentare gli animi di Carla e Armandino
GIOIA: Immagino che avrà un bel daffare
SILVIA: Mah, ne ha viste di peggiori
GIOIA: Di coppie?
SILVIA: Sì
GIOIA: Beh, meno male
SILVIA: Tu?
GIOIA: Suoceri tornati da gita esotica
in arrivo a cena
SILVIA: Aglio e olio, bruschetta e fettina
ai ferri con contorno di patatine fritte
GIOIA: Magari!
SILVIA: Uhm
GIOIA: Non è che per caso conosci
qualcuno che mi potrebbe aiutare con una cenetta casalinga?
SILVIA: Che sappia cucinare come te?
GIOIA: Cucino bene?
SILVIA: Alquanto
GIOIA: Grazie
SILVIA: C’è un’amica di una mia amica
che è piuttosto abile in cucina ma non so se abbia mai iniziato un’attività di
home-restaurant o catering
GIOIA: E pensi che potrebbe…?
SILVIA: Le mando un messaggio e ti
faccio sapere
GIOIA: Grazie!
SILVIA: Niente, figurati
GIOIA: Saluta Lisetta
SILVIA: Ti saluta Gioia
LISETTA: Ciao Gioia, coraggio!
SILVIA: Aspetta, mi ha risposto
GIOIA: E?
SILVIA: Non può
GIOIA: Oh no… grazie comunque
102.
THEO: Conosci Gioia e Leonardo?
RICCARDO: Gioia e Leonardo, sì certo?
THEO: Gioia cucina divinamente, che ne
dici di farci invitare a cena?
RICCARDO: Ah mi sembra una bellissima
idea
THEO: Però andiamo a darle una mano
RICCARDO: Senza dubbio
THEO: Mi diverto un mondo con lei
RICCARDO: Sì è vero, ha sempre qualche
pensiero gentile
THEO: La chiamiamo?
RICCARDO: Ma sì!
THEO: Oppure le facciamo
un’improvvisata?
RICCARDO: No, un’improvvisata!
THEO: Bene, passiamo prima ad acquistare
un po’ di ingredienti
RICCARDO: Già non possiamo presentarci a
mani vuote
THEO: Allora, uova, verdure, ricotta
RICCARDO: Vuoi fare i ravioli?
THEO: A me piacciono molto
RICCARDO: Perfetto
THEO: Oggi è anche il giorno in cui
preparano la ricotta alle Ecofattorie
RICCARDO: E allora via!
THEO: Davvero non hai impegni?
RICCARDO: Mi sono dato malato, ero
troppo giù di morale per ascoltare i problemi degli altri
THEO: Fantastico!
103.
ANDREA: Allora?
GIANNINO: Che dice?
SPARVIERO: Che ha detto?
LEONARDO: Ha detto che la madre, cioè
mia suocera
ANDREA: Ma non siete sposati
GIANNINO: Le suocere sono suocere
comunque
SPARVIERO: Anzi a lui è andata di lusso è
lei che…
LEONARDO: Lei che?
ANDREA: No, diceva così per dire
GIANNINO: Senza offesa
SPARVIERO: No, ci mancherebbe
LEONARDO: Comunque, non ha intenzione di
aiutarla, tanto per cambiare
ANDREA: Ma guarda un po’
GIANNINO: Che assurdità, chissà perché a
volte
SPARVIERO: Vorrei vedere!
LEONARDO: Vabbè io devo finire ‘sta cosa
per l’architetto
ANDREA: Ahia
GIANNINO: Ah, c’è da iniziare anche
questo lavoro, tieni ecco le misure e il disegno
SPARVIERO: Poi se mettessi in lavorazione
anche il mio cancello non mi dispiacerebbe
LEONARDO: Ho già ordinato il materiale
ma devi dirmi che decoro vuoi, che disegno, se non vi decidete io come faccio a
tagliare? Un giorno lo vuoi in un modo, il giorno dopo in un altro…
SPARVIERO: Eh quelle sono mia moglie e
le figlie
ANDREA: Troppi galli a cantare…
GIANNINO: Non si fa mai giorno
SPARVIERO: È proprio vero
LEONARDO: Il controtelaio intanto l’ho
preparato quindi è a due ante e non scorrevole, e già è un punto
104.
GIORGIO: Tesoro
GIOIA: Papà!
GIORGIO: Come stai?
GIOIA: Nelle pesti!
GIORGIO: Non ti preoccupare, ce la farai
GIOIA: Papà quei due non sono suoceri
sono … sono …
GIORGIO: I suoceri sono tutti uguali,
tutti pestiferi
GIOIA: Voi non siete ‘uguali’!
GIORGIO: Perché siamo i tuoi genitori
GIOIA: No, perché siete diversi
GIORGIO: Lo pensi davvero?
GIOIA: Sì!
GIORGIO: Adesso, fai un bel respiro
GIOIA: Uhpf
GIORGIO: Cos’era?
GIOIA: Un respiro!
GIORGIO: Vabbè… rilassati e cerca di
pensare che probabilmente ripartiranno tra un paio di giorni
GIOIA: Giusto
GIORGIO: Quindi si tratta soltanto di
vederli una volta e basta
GIOIA: Io ho voglia di strangolarli
GIORGIO: E invece cucinerai per loro,
andrà tutto bene e tu sarai felice quando li vedrai andar via
GIOIA: Sicuramente avranno da ridire su
tutto
GIORGIO: E tu lasciali parlare
GIOIA: No
GIORGIO: Dai che poi andiamo insieme in
gelateria
GIOIA: Quella gelateria?
GIORGIO: Sì, dai ora rilassati
GIOIA: Oh oh
GIORGIO: Che è successo?
GIOIA: Due amici
GIORGIO: Bene, ti daranno una mano, ora
vai, ti voglio bene, sei sempre la cucciolotta di papà
GIOIA: Ciao Pa’ anche io ti voglio bene
105.
GAIA: Allora, adesso, con molta calma
CARLA: Ma perché urla?
ARMANDINO: Non sta urlando,
eventualmente strillando
GAIA: IO NON STO URLANDO
CARLA: No, certo
ARMANDINO: Fa un po’ caldo?
GAIA: PERCHÉ?
CARLA: È diventata tutta rossa in viso
ARMANDINO: Paonazza direi, sì
GAIA: IO NON SONO PAONAZZA E NON STO
URLANDO
CARLA: Ah, controllo
ARMANDINO: Hai tu l’app per i decibel?
GAIA: L’app per i decibel?
CARLA: Si sono abbassati
ARMANDINO: A me segna altalenante
GAIA: Bene, giunti a questo punto io
direi
CARLA: Sì?
ARMANDINO: Cosa?
GAIA: Che forse è auspicabile un altro
tipo di intervento, sarò felice di comunicare alle vostre avvocate il numero di
telefono di un mio collega, carissimo amico
CARLA: Ma noi vorremmo proseguire
ARMANDINO: Se le nostre avvocate
ritengono che sia opportuno
106.
MARCELLO: Pensi che sia stato un bene?
AUGUSTA: Cosa?
MARCELLO: Chiamare Odoacre
AUGUSTA: L’architetto?
MARCELLO: Che è anche figlio della
nostra cara amica…
AUGUSTA: Sì sì certo
MARCELLO: Non so, penso di sì
AUGUSTA: Quell’artigiano mi ha fatto una
buona impressione
MARCELLO: Sì, sembrava una persona del
mestiere
AUGUSTA: Con interessi anche al di là dei
suoi orizzonti
MARCELLO: Già, mi ricorda qualcuno
AUGUSTA: A me sinceramente ricorda il
compagno della figlia di quel caro amico del Professor Vica
MARCELLO: Giorgio?
AUGUSTA: Sì e lei, aspetta come si
chiama?
MARCELLO: Ludovica, donna bella e
capricciosa direi
AUGUSTA: Ah sì?
MARCELLO: Immagino
AUGUSTA: Insomma?
MARCELLO: Forse sì, potrebbe essere lui
AUGUSTA: Ecco spiegati i tanti interessi
107.
LISETTA: Hai sentito anche tu?
SILVIA: Mi sembrava la voce di Gaia
LISETTA: Ma urlava
SILVIA: Non è possibile
LISETTA: Eppure
SILVIA: Gaia non grida, per definizione
LISETTA: Sì ma
SILVIA: L’ho sentita
LISETTA: E?
SILVIA: Magari c’è un’acustica
particolare
LISETTA: Silvia, Gaia stava urlando
SILVIA: Va bene, anche Gaia, forse,
potrebbe urlare a volte nella sua vita
LISETTA: Perché?
SILVIA: Ah beh…
LISETTA: L’hanno fatta uscire fuori dai
gangheri
SILVIA: Quei due riuscirebbero a far
saltare i nervi a chiunque
LISETTA: Beh, se ci sono riusciti con
Gaia
SILVIA: Diciamo che è piuttosto
difficile
108.
GIORGIO: Uff…
LUDOVICA: Com’è andata?
GIORGIO: Insomma
LUDOVICA: Che dice?
GIORGIO: Niente, certo che…
LUDOVICA: Mah, io ancora mi chiedo come
sia nato questo grande amore
GIORGIO: Leonardo è un bravo ragazzo
LUDOVICA: Mah, ha un carattere…
GIORGIO: E anche Gioia ha un caratterino
niente male, dai
LUDOVICA: Sì ma…
GIORGIO: Il problema è che è un
artigiano?
LUDOVICA: No ma ci sono artigiani e
artigiani
GIORGIO: Che vuoi dire?
LUDOVICA: Mah non lo so… mi sembra che
potrebbero, ad esempio, vivere con un po’ più di denari
GIORGIO: Il denaro non è tutto
LUDOVICA: No ma aiuta
GIORGIO: A volte divide
LUDOVICA: A me non piace molto vedere
mia figlia che deve barcamenarsi in quel modo
GIORGIO: Un po’ più di comodità certo
non le farebbero male
LUDOVICA: No, anzi
GIORGIO: Sì ma che c’entra questo con
Leonardo?
LUDOVICA: C’entra perché se avesse un
carattere diverso forse avrebbe, a questo punto, anche una disponibilità
economica maggiore e Gioia non dovrebbe stare a rimboccarsi le maniche per
tutto, dalle pulizie alla cucina, dal lavoro ai panni, per non parlare delle
vacanze….
GIORGIO:
Le vacanze?
LUDOVICA:
Sì, le vacanze. Quand’è l’ultima volta che sono andati in vacanza?
GIORGIO:
Non me lo ricordo
LUDOVICA:
E nemmeno lei. E l’ultima volta che è andata dal parrucchiere, dall’estetista,
in una SPA a rilassarsi, a farsi fare un massaggio?
GIORGIO:
Ma cosa vuoi che ne sappia io?
LUDOVICA:
Eh ma penso che sarebbe opportuno che lei potesse godere di quelle piccole
comodità, come le chiami tu, che semplificano la vita
GIORGIO:
Ho capito, oggi è una giornataccia per le donne della mia famiglia, vado in
giardino a sistemare le violaciocche
109.
THEO: Sorpresa!
RICCARDO: Ciao Gioia!
GIOIA: Theo, Riccardo, che bello… vi
conoscete?
THEO: Ci siamo incontrati oggi
RICCARDO: Ci ha presentati Armandino
GIOIA: Armandino?
THEO: Sì poverino, stava facendo
colazione
RICCARDO: Da solo
GIOIA: E Rinaldo?
THEO: Acqua passata
RICCARDO: Davvero?
GIOIA: Ah, bene, che sono quelle
sportine?
THEO: Spesa!
RICCARDO: Abbiamo deciso di
auto-invitarci a cena
GIOIA: Ah bene, oggi è giornata…
THEO: Bella vero?
RICCARDO: Guarda, abbiamo portato anche
la ricotta delle Ecofattorie
GIOIA: E questa merita una lavorazione
particolare
THEO: Sapevo che ti sarebbe piaciuta
RICCARDO: Sì
GIOIA: Bene, come si suol dire ‘capitate
a fagiuolo’
THEO: Davvero?
RICCARDO: Abbiamo fatto bene
GIOIA: Sì, i miei suoceri sono tornati
da un viaggio non so dove e hanno dimenticato di fare la spesa per cui si sono
auto-invitati a cena e avevo proprio bisogno di aiuto fisico e morale
THEO: Li stupiremo
RICCARDO: Li manderemo in visibilio
GIOIA: E mi promettete che rimarrete a
cena, vero?
THEO: Sì
RICCARDO: Tranquilla, ci siamo noi
110.
GAIA: Bene, io penso che
SILVIA: Com’è andata?
ARMANDINO: Benissimo
LISETTA: Tutto bene?
CARLA: Ah sì sì
GAIA: Io sarei dell’opinione di…
SILVIA: Ve la sentite di proseguire
questo percorso?
ARMANDINO: Se è opportuno
LISETTA: Pensate che possa aiutarvi a
ritrovare un po’ di serenità?
CARLA: Se necessario
GAIA: No, ecco, io…
SILVIA: Sarebbe certo una buona idea
ARMANDINO: Ah certo
LISETTA: Potrebbe essere la giusta soluzione
CARLA: Sì… beh
GAIA: Ecco, io penso che non…
SILVIA: Bene, ora possiamo andare
ARMANDINO: Va bene
LISETTA: Per ora penso che
CARLA: Ah sì
LISETTA: Gaia, ci sentiamo dopo, va
bene?
SILVIA: Ti vedo un po’ sbattuta, mestruazioni?
GAIA: CIAO!
ARMANDINO: Li ha superati di nuovo
CARLA: Decibel ancora altalenanti direi
111.
SPARVIERO: Vabbè, allora io vado
ANDREA: Dove?
GIANNINO: Anch’io
LEONARDO: Ah, allora ci salutiamo
SPARVIERO: Sì ma stavo pensando
ANDREA: Cosa?
GIANNINO: Ah Andrea, ti devo chiedere…
LEONARDO: Che cosa?
SPARVIERO: No, stavo pensando, il
disegno come lo vuoi fare?
LEONARDO: Io? Dimmi tu come lo vuoi
ANDREA: Che mi devi chiedere?
GIANNINO: Per l’otto marzo tu che
faresti?
SPARVIERO: Tu già stai pensando all’otto
marzo!
ANDREA: E che vuoi fare? Una bella
mimosa e un libro di una femminista
GIANNINO: Lo vedi? Lo vedi che hai
sempre l’idea giusta
LEONARDO: Ecco Andrea, potresti aprire
un chioschetto qui accanto, consulenze di coppia
SPARVIERO: Mica sarebbe una cattiva idea
ANDREA: E certo non ho nient’altro da
fare che ascoltare le problematiche altrui
GIANNINO: Ah beh, non pensavo di esserti
di disturbo
LEONARDO, ANDREA e SPARVIERO: Ma
figurati!
112.
THEO: Allora, organizzazione
RICCARDO: Sarà una cena perfetta
GIOIA: Ne sono convinta
THEO: Per prima cosa
RICCARDO: Stiliamo una lista con il menù
GIOIA: Vado a prendere carta e penna
THEO: Come sei arcaica
RICCARDO: Basta dettarla allo smartphone
GIOIA: Preferisco carta e penna
THEO: Va bene
RICCARDO: Un vezzo, concediamoglielo
GIOIA: Ecco qui, di colori diversi
THEO: Antipasto?
RICCARDO: Tapas
GIOIA: Tapas?
THEO: Sì stuzzichini spagnoli
RICCARDO: Bruschettine, alioli, sottoli,
cose così
GIOIA: Tapas
THEO: Benissimo, con cosa?
RICCARDO: Uhm direi bruschettine
semplici, con pomodori e
GIOIA: Ho la salsa tartufata e quella di
olive
THEO: Perfetto
RICCARDO: Facciamo anche una tortilla de
patatas?
GIOIA: Non la so fare
THEO: Metti a bollire le patate
RICCARDO: Hai le uova?
GIOIA: Sì
THEO: Ci penso io
RICCARDO: Oh, il primo
GIOIA: Il primo?
THEO: Sì, quanti uno o due?
RICCARDO: Io direi due
GIOIA: Due primi?
THEO: Sì
RICCARDO: Sì
GIOIA: Facciamo i ravioli?
THEO: Ottimo, con la ricotta che ti abbiamo
portato
RICCARDO: Io pensavo più a un dolce
GIOIA: Per la pastiera ci vuole troppo
tempo
THEO: Va bene, e il secondo primo?
RICCARDO: Riso in bianco
GIOIA: Riso in bianco?
THEO: Sì con qualche verdurina al centro
RICCARDO: Che c’è qui?
GIOIA: Broccoli
THEO: E allora pasta coi broccoli
RICCARDO: Sì, hai il pecorino spero
GIOIA: Sì
THEO: Bene, secondo?
RICCARDO: Pollo con le patate?
GIOIA: Non ho il pollo, ho qualcosa nel
freezer
THEO: Cosa?
RICCARDO: Nel freezer?
GIOIA: Non storcere il naso è carne
acquistata dal macellaio di fiducia, ecco, salsicce
THEO: Salsicce e?
RICCARDO: Patate al forno?
GIOIA: Perfetto
113.
LISETTA: Mi sembra che sia andato tutto
bene
SILVIA: Sì, Gaia è una certezza
LISETTA: Aspetta, mi ha chiamata or ora
SILVIA: Ma guarda, è lei al telefono
LISETTA: Rispondi
SILVIA: Certo certo. Gaia, ciao
GAIA: Silvia, Lisetta è con te?
SILVIA: Sì, metto in vivavoce
LISETTA: Ciao Gaia, stavamo giusto
parlando di te
SILVIA: Sì, i nostri clienti sono appena
andati via e
GAIA: Ecco, l’unica notizia che mi
auguravo di sentire
LISETTA: Quale?
SILVIA: Che succede?
GAIA: Io non so come siate entrate in
contatto con quelle persone ma io non ho intenzione alcuna, e sottolineo
alcuna, di avere ancora a che fare con quella coppia di di di…
LISETTA: Di persone?
SILVIA: Di sposini?
GAIA: Di folli!
LISETTA: Beh, hai gestito casi peggiori
SILVIA: Sì è vero
GAIA: Hanno tirato fuori un goniometro
per capire di quanti gradi dovessero inclinare il gomito
LISETTA: Il gomito?
SILVIA: Hai detto loro di alzare il
gomito?
GAIA: E hanno misurato i decibel della
mia voce
LISETTA: I decibel?
SILVIA: Perché?
GAIA: Non lo so ma sono certa che quelle
due pesti siano fatte soltanto per stare insieme con la speranza che non
prolifichino. Non voglio più sentirne parlare neanche per telefono. Se volete
posso darvi il numero del mio ex marito
LISETTA: Vendetta a distanza?
SILVIA: Perfida…
GAIA: No, è che sono certa che lui
sappia come gestire casi del genere
114.
MARINELLO: Oh salve
ODOACRE: Salve salve, che c’è di buono
oggi?
LILLY: Salve
SIMONE: Marinello carissimo, è arrivata
la cartolina?
MARINELLO: Oh chi vedo, Architetto,
questi sono i genitori, pensi un po’
ODOACRE: MI faccia indovinare
LILLY: Lo conosce?
SIMONE: Collaborano?
MARINELLO: Di Leonardo
ODOACRE: Oh, eccellente artigiano
LILLY: Sì, beh, ha deciso di
intraprendere quella strada
SIMONE: Noi l’avevamo sconsigliato
MARINELLO: Ma quando mai i figli
ascoltano i genitori?
ODOACRE: Ah! Tasto dolente
LILLY: Noi avevamo cercato di istradarlo
verso qualcosa di più solido
SIMONE: Ma sì, poteva anche iniziare
come animatore di villaggi turistici
MARINELLO: Eh beh
ODOACRE: Un buon artigiano oggigiorno è
difficile da trovare
LILLY: Ma vuoi mettere il piacere di stare
in vacanza tutto l’anno
SIMONE: In posti meravigliosi e magari
in crociera
MARINELLO: Ha preferito mettere radici
ODOACRE: Una famiglia
LILLY: La famiglia sì sì certo ma….
SIMONE: D’altronde i figli non seguono
mai le orme dei genitori
MARINELLO: Beh, cosa posso proporvi?
ODOACRE: Prego prego
LILLY: Ma no, anzi vuol venire con noi a
cena?
SIMONE: Sì, una cenetta in famiglia, ci
sarà anche Leonardo
MARINELLO: Oh, perfetto, pastarelle,
gelato o dolcetto
ODOACRE: Ma non vorrei disturbare
LILLY: Ma figuriamoci, nessun disturbo
SIMONE: Assolutamente no
ODOACRE: Permettetemi almeno di offrire
il dolce
LILLY: Ma no
SIMONE: Ma perché
ODOACRE: Mi sembra il minimo che io
possa fare
LILLY: Ma, se proprio insiste
SIMONE: E sia! Noi porteremo una bottiglia
di vino
MARINELLO: Ecco, allora…
ODOACRE: Qualcosa di adatto
MARINELLO: Ci penso io, intanto se
volete accomodarvi per l’aperitivo
ODOACRE: Volentieri
LILLY: Ah che bell’idea
SIMONE: Un aperitivo italiano, quanto
tempo che non ne gusto uno
ODOACRE: Viaggiate molto?
LILLY: Teniamo impegnate le giornate
SIMONE: Non ci annoiamo quasi mai
115.
CARLA: Una oscillazione costante
ARMANDINO: No, il mio ha segnato una
oscillazione crescente
CARLA: Controllo
ARMANDINO: In particolare verso la fine
dell’incontro
CARLA: Sì, devo darti ragione
ARMANDINO: C’è stato un acuto in
particolare
CARLA: Già, l’ho registrato
ARMANDINO: Un picco
CARLA: Effettivamente
ARMANDINO: Non ho capito quella storia dell’angolo
CARLA: No però lì ha iniziato a cambiare
tono
ARMANDINO: E volume
CARLA: Ma perché?
ARMANDINO: Non so
CARLA: Cosa le abbiamo chiesto di tanto
strano?
ARMANDINO: Assolutamente niente
CARLA: E poi all’inizio aveva un’ampiezza
ARMANDINO: L’ha cambiata almeno tre volte
CARLA: A me pare quattro
ARMANDINO: Forse
CARLA: Bene
ARMANDINO: Mangiamo insieme stasera?
CARLA: Dove?
ARMANDINO: Ho saputo che c’è un nuovo
ristorantino in centro
116.
LUDOVICA: Certo che…
GIORGIO: Che c’è?
LUDOVICA: Niente
GIORGIO: Non è vero
LUDOVICA: Non so
GIORGIO: Dai…
LUDOVICA: Mi sento in colpa
GIORGIO: Per cosa?
LUDOVICA: In fondo ha scelto il suo
compagno non i suoceri
GIORGIO: Vuoi darle una mano?
LUDOVICA: Ma giusto così
GIORGIO: Ma sì…
LUDOVICA: Le porto una pizza rustica
GIORGIO: E una quiche
LUDOVICA: E una quiche
GIORGIO: E rimaniamo lì
LUDOVICA: No questo no
GIORGIO: Ma sì…
LUDOVICA: Non lo so
GIORGIO: Te la immagini tutta sola coi
suoceri
LUDOVICA: Con gli ormoni così
scombussolati
GIORGIO: Ecco, appunto
LUDOVICA: Va bene ma facciamole una
sorpresa
GIORGIO: Sarà contentissima
117.
GIANNINO: Certo che i suoceri
ANDREA: Ah sono una brutta razza
LEONARDO: Mah
SPARVIERO: Tu sei fortunato, che c’entra
GIANNINO: È Gioia che invece…
ANDREA: Beh, insomma
LEONARDO: Perché che avreste da dire sui
miei?
SPARVIERO: No, niente, figurati
GIANNINO: Però
ANDREA: Eh
LEONARDO: Eh che?
SPARVIERO: Beh
GIANNINO: Insomma
ANDREA: Dai
LEONARDO: E questi genitori ho
SPARVIERO: Ma sì
GIANNINO: Figurati
ANDREA: Però
LEONARDO: Però che? Ci vogliono bene
SPARVIERO: Senza offesa ma che Lilly e
Simone possano volere bene a chicchessia…
GIANNINO: Vabbè ma lui è il figlio
ANDREA: E lei la nuora
LEONARDO: Ecco, appunto
SPARVIERO: Vabbè non ti distraiamo dal
lavoro
118.
LISETTA: Che ne pensi?
SILVIA: Prevedibile
LISETTA: Davvero?
SILVIA: Sì
LISETTA: E che facciamo?
SILVIA: Niente
LISETTA: Che vuol dire niente?
SILVIA: Se sono riusciti a far uscire
fuori dai gangheri anche Gaia
LISETTA: Non c’è speranza?
SILVIA: Beh, poche
LISETTA: Uhm vabbè che dici? Prenoto?
SILVIA: Cosa?
LISETTA: Weekend alle terme?
SILVIA: Uhm non male
LISETTA: Pensi che andremo avanti a
lungo con questo caso?
SILVIA: Abbastanza da poterci permettere
un bel weekend alle terme
LISETTA: Andiamo insieme?
SILVIA: Perché no?
LISETTA: Potremmo organizzare anche con
Gioia e Leonardo, che dici?
SILVIA: Mi sembra una buona idea
119.
MARINELLO: Posso portarvi altro?
LILLY: No grazie, era tutto squisito
ODOACRE: Eccellente, davvero
SIMONE: Anche il vino devo dire…
MARINELLO: Ah beh, è una chicca
LILLY: Che cos’è?
ODOACRE: Particolare
SIMONE: Sì, debbo dire che è proprio
particolare
MARINELLO: Un Cartizze
Conegliano-Valdobbiadene
LILLY: Marinello ci vizia, non c’è che
dire
ODOACRE: Eh già
SIMONE: Bene direi che
MARINELLO: Ve ne incarto un paio di
bottiglie da portare insieme al dolce?
LILLY: Ma sì
ODOACRE: Due o tre?
SIMONE: Due andranno bene, siamo giusto
noi
MARINELLO: Vi preparo una confezione
regalo con un tris Colli di Conegliano, Cartizze e Franciacorta
LILLY: Ah beh
ODOACRE: Perfetto
SIMONE: Eh, perfetto…
120.
CARLA: Molto carino
ARMANDINO: Sì, almeno all’esterno
CARLA: Entriamo?
ARMANDINO: Ti apro la porta
CARLA: Bene
ARMANDINO: O vogliamo prima leggere il
menù?
CARLA: Sì, certo leggiamo il menù
ARMANDINO: Dov’è?
CARLA: Non lo vedo
ARMANDINO: Uhm
CARLA: Questo non depone a favore del
nuovo ristorantino
ARMANDINO: Decisamente no
CARLA: Proviamo a cercare bene
ARMANDINO: Forse non l’abbiamo notato
CARLA: Ah, eccolo
ARMANDINO: Un posto atipico per inserire
un menù
CARLA: Forse è una nuova tendenza
ARMANDINO: Dici che è di design?
CARLA: Potrebbe
ARMANDINO: Che dice il menù?
CARLA: Hanno insalate con i germogli
ARMANDINO: Non di alfa-alfa però
CARLA: Io preferisco quelli di ravanello
rosso
ARMANDINO: Hanno soltanto quelli di Chia,
di broccolo, soia, rucola, fieno greco
CARLA: Beh potremmo comunque provare
ARMANDINO: Un po’ un salto nel buio ma
bisogna rischiare qualche volta
121.
RICCARDO: Va bene la sfoglia così?
GIOIA: Sì
THEO: Io la ripasserei un’altra volta
RICCARDO: Dici?
GIOIA: Forse sì
THEO: Per renderla un po’ più liscia
RICCARDO: Ecco, che ne dite?
GIOIA: Adesso è perfetta
THEO: Sì. In forno tutto bene?
RICCARDO: Sento un profumino
GIOIA: Controlli tu?
THEO: Una girata e via
RICCARDO: Dove sono i cucchiai di legno
per girare?
GIOIA: Li ho messi sul poggia-mestolo
vicino al lavandino, sono quelli più chiari
THEO: Ma chi arriva?
RICCARDO: I suoceri?
GIOIA: Non mi pare
THEO: Uh ma guarda!
RICCARDO: Che carini
GIOIA: I miei!
THEO: E non sono venuti a mani vuote
direi
122.
CAMERIERE: Salve, come posso servirvi?
CARLA: Salve
ARMANDINO: Avreste un menù con il
calcolo delle calorie e dei valori nutrizionali per ogni piatto e per ogni
ingrediente?
CAMERIERE: No, abbiamo il menù, se
volete posso chiedere in cucina
CARLA: Ah e sul menù cosa c’è scritto?
CAMERIERE: I piatti che proponiamo,
sulla lavagnetta ci sono i piatti del giorno
ARMANDINO: I piatti sono composti,
immagino, da alimenti
CAMERIERE: Certo
CARLA: E gli alimenti sono elementi
nutrizionali
ARMANDINO: Che hanno dei valori di
riferimento
CAMERIERE: Sì ma
CARLA: Vabbè ci porti questo… menù
ARMANDINO: Sulla lavagna c’è soltanto il
nome del piatto, non sono indicati i singoli ingredienti
CAMERIERE: Se soffrite di allergie basta
dirlo e lo chef saprà indicarvi i piatti adatti a voi
CARLA: Io non soffro di allergie
ARMANDINO: Noi vogliamo semplicemente
sapere cosa stiamo per mangiare
CAMERIERE: Siete ispettori? Volete
ispezionare la cucina?
CARLA: Non capisco cosa ci sia di tanto
complicato
ARMANDINO: Qui non si capisce niente, è
tutto così confuso
CAMERIERE: Chiamo lo chef, vi saprà
aiutare
CARLA: No guardi, ci porti il menù e basta
ARMANDINO: Invece io penso che sia
doveroso chiamare lo chef
CAMERIERE: Allora lo chiamo
CARLA: No, le ho detto di no
ARMANDINO: E io di sì
CAMERIERE: Intanto che decidete sul da
farsi vi porto qualcosa da bere?
CARLA: Avete, per lo meno, la carta
dell’acqua?
CAMERIERE: Utilizziamo acqua di
rubinetto filtrata per ridurre l’impatto ambientale
ARMANDINO: Il filtraggio come avviene?
CAMERIERE: Vi chiamo l’idraulico?
123.
LISETTA: Io sono stanchissima
SILVIA: A chi lo dici
LISETTA: Che ti è successo?
SILVIA: Un paio di divorzi da incubo
LISETTA: Uhm anche io, debbo dire che ultimamente
non riesco a capire perché le persone si sposino
SILVIA: Forse per noia
LISETTA: O per litigare meglio
SILVIA: Già
LISETTA: Andiamo a mangiare una cosetta?
SILVIA: Perché non andiamo a trovare Gioia
e Leonardo?
LISETTA: Per aggiornarli sugli ultimi
avvenimenti?
SILVIA: Sì
LISETTA: Li chiamiamo?
SILVIA: Ma no, un’improvvisata
LISETTA: Ah bene
SILVIA: Portiamo un po’ di pizzette
rustiche, qualche sfizio
LISETTA: E una bella bottiglia di vino
SILVIA: Sì ma non prosecco
LISETTA: Cosa?
SILVIA: Non lo so, Montepulciano
d’Abruzzo, Sagrantino di Montefalco o Chianti direi
LISETTA: Un amarone?
SILVIA: Troppo impegnativo
LISETTA: Andiamo
124.
SIMONE: Marinello è una certezza
ODOACRE: Sì, mi fornisco spesso da lui
LILLY: Quando siamo qui ci veniamo
volentieri
SIMONE: Sì, anche per uno sfizietto,
così
ODOACRE: Viaggiate molto?
LILLY: Mah, diciamo che viaggiano i
nostri amici
SIMONE: E noi li andiamo a trovare
ODOACRE: Cioè?
LILLY: Sa, siamo di un’altra generazione
SIMONE: E molti nostri amici hanno
scelto di andar via dall’Italia
ODOACRE: Perché?
LILLY: Perché andava di moda
SIMONE: E perché hanno preferito fare
così
ODOACRE: Ah
LILLY: E noi allietiamo il loro
volontario esilio
SIMONE: Con un po’ di compagnia
ODOACRE: Immagino come saranno felici di
ricevere prelibatezze dall’Italia
LILLY: Mah, con le norme sul bagaglio
non possiamo portare molto, giusto un pacco di pasta
SIMONE: O un barattolino di sugo
ODOACRE: Un pacco di pasta?
LILLY: Sì, cose così, leggere
SIMONE: Non ingombranti
ODOACRE: Ah
LILLY: Sì sì, le nuove norme sui bagagli
sono così assurde
SIMONE: Per cui preferiamo partire col
la valigia vuota da riempire al ritorno
ODOACRE: Al ritorno?
LILLY: Sì, al ritorno, certo.
ODOACRE: E al ritorno non ci sono le
restrizioni?
SIMONE: Certo ma un vestitino di seta
non pesa come un pacco di farina
LILLY:
Eh!
ODOACRE:
Ah ecco
125.
ARMANDINO: Ah, ecco, è tornato
CAMERIERE: Lor signori hanno deciso?
CARLA: Cosa?
ARMANDINO: Cosa dovremmo decidere?
CAMERIERE: Quel che vogliono mangiare?
CARLA: Ah beh, se proprio non si può
fare diversamente
ARMANDINO: Io pensavo che ci avesse
portato le informazioni richieste
CAMERIERE: Il filtraggio dell’acqua
avviene con carboni attivi
CARLA: Ah
ARMANDINO: Beh
CAMERIERE: Ne porto una bottiglia
CARLA: Frizzante
ARMANDINO: Liscia
CAMERIERE: Ne porto due?
CARLA: Ne porti due
ARMANDINO: Ne porti una
CAMERIERE: Bene, vino?
CARLA: Bianco
ARMANDINO: Rosso
CAMERIERE: Bene, antipasto?
CARLA: Sì
ARMANDINO: No
CAMERIERE: Bene, torno subito
126.
GIOIA: Arrivano i nostri!
THEO: Buongiorno
LUDOVICA: Ah, hai anche gli aiutanti
RICCARDO: Siamo passati per caso
GIORGIO: Anche noi, così
GIOIA: Che avete portato?
THEO: Senti che profumo
LUDOVICA: Niente di speciale
RICCARDO: Vorrei sapere cucinare io
qualcosa di non speciale con quell’odorino
GIORGIO: Dai, dai che li lasceremo a
bocca aperta
GIOIA: Io li lascerei a bocca asciutta
THEO: E invece non lo farai
LUDOVICA: E sarai contenta
RICCARDO: Tanto poi…
GIORGIO: Non li vedrai per altre
settimane
GIOIA: Ah questo, andranno a scroccare
la vacanza a qualche altro povero malcapitato
THEO: Sono così terribili?
LUDOVICA: Peggio
RICCARDO: Davvero?
GIORGIO: Non ne dovrei parlar male ma,
certo, dissentire con Gioia su questo punto è complicato
GIOIA: Grazie
THEO: Apparecchiamo la tavola?
LUDOVICA: Quante persone a tavola?
RICCARDO: Uhm bella domanda
GIORGIO: Prepariamo tovaglia, piatti,
posate, tovaglioli e bicchieri di là intanto
127.
ANDREA: Senti, mi è venuta un’idea
GIANNINO: Quale?
SPARVIERO: Che idea?
LEONARDO: Dimmi
ANDREA: Vuoi che ti accompagni?
GIANNINO: Dove?
SPARVIERO: Non ho capito
LEONARDO: Nemmeno io
ANDREA: Vuoi che venga da te, così da
rendere più informale e leggera la cena?
GIANNINO: Una specie di supporto
SPARVIERO: Amicale
LEONARDO: Ma sai che non sarebbe una
cattiva idea
ANDREA: Un’improvvisata
GIANNINO: Loro ti hanno fatto
un’improvvisata
SPARVIERO: Eh
LEONARDO: Ha il suo senso logico
ANDREA: Porto un paio di polletti
arrosto
GIANNINO: E quando li cuoci?
SPARVIERO: Li viene a prendere da me
LEONARDO: Perfetto, allora facciamo così
GIANNINO: Andrea, hai sempre una
soluzione a tutto
128.
LISETTA: Vedrai come sarà contenta
SILVIA: Ah ne sono certa
LISETTA: Sì, la trascuriamo un po’
SILVIA: Lei invece ci pensa sempre
LISETTA: Già
SILVIA: Certo che non mi aspettavo
proprio la reazione di Gaia
LISETTA: No, nemmeno io
SILVIA: Poi considerando che è abituata
a ben altro
LISETTA: Vero
SILVIA: Comunque adesso sto lavorando su
un caso davvero snervante
LISETTA: A chi lo dici!
SILVIA: Perché?
LISETTA: Devo difendere un marito che
strozzerei con le mie mani
SILVIA: Ah sì?
LISETTA: Sì, una persona allucinante
SILVIA: Puoi passarmelo se prendi il mio
casus horribilis
LISETTA: Anche tu nelle pesti?
SILVIA: Sì ma devo difendere una moglie
LISETTA: Interessante
SILVIA: Interessante?
LISETTA: Spiegati meglio
SILVIA: Una delle persone più subdole,
false, squallide che abbia mai incontrato e lui è un pezzo di pane, per fortuna
che ha un buon avvocato ma sarà difficile che potrà spuntarla con quella vipera
e io le debbo fornire anche gli strumenti legali per rovinarlo. Ti dico, una
donna malvagia, calcolatrice, bugiarda. Il suo non è un matrimonio: è un 643
c.p.
LISETTA: Addirittura circonvenzione
d’incapace?
SILVIA: Peggio! Ma che faccio? Non la
difendo? Ha diritto alla rappresentanza legale anche se, ogni volta che viene,
devo togliere tutti gli oggetti contundenti dalla scrivania per evitare di fare
qualche fesseria
LISETTA: Così terribile?
SILVIA: Peggio. Il tuo?
LISETTA: Se difendessi la moglie mi
appellerei al 613 bis c.p.
SILVIA: Tortura?
LISETTA: Aha e mi tocca pure farlo
passare come un innocente vittima delle malvagità della consorte. Ha diritto
alla difesa anche lui ma ti assicuro che quando sento la sua voce anche
soltanto al telefono mi vengono i brividi. Gli ho raddoppiato la parcella, me
l’ha corrisposta aggiungendo che tutti i soldi che non arriveranno a, non ti
dico come l’ha definita, sono soldi guadagnati.
129.
CARLA: Ah, ha portato due bottiglie
ARMANDINO: Beh
CAMERIERE: Ecco, l’acqua e oggi lo chef
mi ha comunicato
CARLA: Cosa?
ARMANDINO: Che altra novità?
CAMERIERE: Che siete molto fortunati
CARLA: Ah
ARMANDINO: Davvero?
CAMERIERE: Sì, perché non usuale avere
clienti così attenti ai minimi dettagli
CARLA: Ma no
ARMANDINO: Ma s’immagini
CAMERIERE: E quindi ha previsto soltanto
per voi
CARLA: Oh un trattamento particolare
ARMANDINO: Solo per noi?
CAMERIERE: Sì, di favore ma con
discrezione per evitare che tutti chiedano la stessa cosa, shhh
CARLA: Shhh
ARMANDINO: Shh
DOLLY: Caiiiii
CAMERIERE: E c’è anche un osso per te
DOLLY: Arf arf
CARLA: Cosa cosa?
ARMANDINO: Cos’è?
CAMERIERE: Un menù degustazione ad un
prezzo assolutamente irripetibile ma, mi raccomando, shhhh e lo chef vorrebbe
poi conoscere i vostri commenti, piatto per piatto, ci tiene
DOLLY: Woof
CARLA: Ah no, io voglio andar via
CAMERIERE: Ma come?
ARMANDINO: Ha sentito la signora, stiamo
andando via
CAMERIERE: Ma il conto?
ARMANDINO: Ecco, tenga, spero che
bastino per il disturbo
CAMERIERE: No, mi spiace, non bastano,
c’è il conto da pagare
CARLA: Ah io ti aspetto fuori, anzi vado
da Gioia e Leonardo
DOLLY: Woof woof
ARMANDINO: Ma Carla!
CAMERIERE: Il conto…
130.
ANDREA: Dai, ce la faremo
LEONARDO: Ma sì…
ANDREA: È stato carino lo Sparviero
LEONARDO: Sì, ci ha regalato le patatine
fritte
ANDREA: Un paio di polli, le patatine,
crocchette, supplì
LEONARDO: Pizza
ANDREA: Ciambelle a cancello
LEONARDO: No, Andrea non le puoi
chiamare ciambelle a cancello
ANDREA: Perché come si chiamano scusa?
LEONARDO: Ciammelle a cancellu
ANDREA: E io che ho detto
LEONARDO: Ciambelle
ANDREA: A cancello, eh?
LEONARDO: E lo vedi?
ANDREA: Cosa?
LEONARDO: E no!
ANDREA: Ma no cosa?
LEONARDO: Ciammella a cancellu non è la
stessa cosa di ciambella a cancello
ANDREA: Ah scusa non pensavo che fossi
un purista della lingua
LEONARDO: E lu ciammelloccu di Cretone
come me lo chiami, ciambellotto?
ANDREA: Uh, quanto la fai lunga
131.
SILVIA: Fermiamoci da Marinello, così
magari portiamo anche due pasticcini
LISETTA: Ottima idea, è proprio qui
vicino
SILVIA: Speriamo abbia le pastarelle con
la panna
LISETTA: Vedremo
MARINELLO: Salve, oh le due avvocate più
belle del paese
SILVIA: Che gentile
LISETTA: Che ci propone oggi il
pasticcere più simpatico del paese?
MARINELLO: Ah spero anche di essere il
più bravo
SILVIA: Senza ombra di dubbio
LISETTA: Certamente
MARINELLO: Bene bene, per quale
occasione, se non sono indiscreto
SILVIA: Mah, ci è venuto in mente di
fare un’improvvisata ad un’amica
LISETTA: Sì e abbiamo pensato di portare
del vino e qualche dolcetto
MARINELLO: Del vino rosso o bianco?
SILVIA: Forse rosso
LISETTA: Sì rosso
MARINELLO: Allora i cantuccini, i brutti
e buoni e due biscottini di magro: li ho appena sfornati
SILVIA: Si sente un profumino!
LISETTA: Squisito direi
MARINELLO: Bene, bene, oggi dev’essere
giornata di improvvisate
SILVIA: Davvero?
LISETTA: Ah sì
MARINELLO: Sì, sono appena usciti dei
clienti che stavano andando a fare una sorpresa a… beh, insomma
SILVIA: Ora siamo curiose
LISETTA: Chi erano?
MARINELLO: Mi scuserete ma anche noi
pasticceri abbiamo la nostra deontologia professionale. Ecco qui, occorre
altro?
132.
GIOIA: Che carina questa composizione
THEO: Vero?
LUDOVICA: Davvero, molto artistica
RICCARDO: Particolare, non c’è che dire
GIORGIO: Oh, arriva Leonardo
LEONARDO: Buonasera
ANDREA: Salve, spero di non disturbare
ma
GIOIA: Ciao amore, ciao Andrea, che sono
quei pacchi?
THEO: Ciao
LUDOVICA: Ciao genero degenere
RICCARDO: Sorpresa ci siamo anche noi
GIORGIO: Andate a lavarvi le mani e a
cambiarvi d’abito, il tempo stringe
LEONARDO: Ah ma io non pensavo ci fosse
una task force al lavoro
ANDREA: Beh, io posso togliere il
disturbo
GIOIA: Ma no, nessun disturbo
THEO: Più siamo
LUDOVICA: Meglio stiamo
RICCARDO: Sagge parole
GIORGIO: Bando alle ciance, andate a
darvi una sistemata voi due
LEONARDO: Siete meravigliosi
ANDREA: Davvero!
133.
CARLA: Io non so come sia possibile
ARMANDINO: Ah io non capisco davvero
DOLLY: WOOOOF
CARLA: Che c’è?
ARMANDINO: Che succede Dolly?
DOLLY:
WOWOOF
CARLA:
Hai fame?
ARMANDINO: Hai fame.
DOLLY: GUAÌ
CARLA: Beh
ARMANDINO: Andiamo da Gioia?
DOLLY: ARF ARF
CARLA: Vuoi andare da Gioia Dolly?
ARMANDINO: Dovremo portarle qualcosina,
non possiamo presentarci a mani vuote
DOLLY: WOWOWOOF
CARLA: Nel bistrot biologico?
ARMANDINO: Potrebbe essere un’idea,
brava Dolly
DOLLY: ARF ARF
134.
ODOACRE: Ma io stavo pensando che forse…
LILLY: Ma no…
SIMONE: Animo su
ODOACRE: Quindi mi dicevate che siete
dei grandi viaggiatori?
LILLY: Ci piace esplorare il mondo
SIMONE: Sì, conoscere nuovi lidi
ODOACRE: Dev’essere una vita piuttosto
interessante la vostra
LILLY: Mah, noi siamo in pensione e
SIMONE: Abbiamo già una certa età
ODOACRE: Sembrate molto giovani
LILLY: Sì ma, per quanto sia…
SIMONE: Quanto tempo abbiamo davanti a
noi per girovagare?
ODOACRE: Non so…
LILLY: Ecco, poco
SIMONE: Poi arriveranno gli acciacchi
dell’età
ODOACRE: Ah
LILLY: Non che non li abbiamo già,
s’intende ma…
SIMONE: Possiamo ancora prendere un
aereo
ODOACRE: Capisco
LILLY: O una nave, un treno
SIMONE: Guidare
135.
GIOIA: Beh, ho idea che sarà una serata
più divertente del previsto
THEO: Benissimo
LUDOVICA: Che hanno portato?
RICCARDO: Polli allo spiedo, crocchette,
patatine, supplì
GIORGIO: Tutta roba sana direi
LEONARDO: Eccoci qui
ANDREA: Puliti e profumati
GIOIA: Benissimo
THEO: Io direi che è ora di fare le
presentazioni?
LUDOVICA: Di già?
RICCARDO: Io sono Riccardo, piacere
GIORGIO: Quelle sono le pubblicazioni
LEONARDO: Di cosa?
ANDREA: Io sono Andrea, salve
GIOIA: Non lo so
THEO: Io mi chiamo Theo
LUDOVICA: Ah è vero, no è che mi
sembrava si conoscessero appena
RICCARDO: Ma chi?
GIORGIO: Ah ho capito
LEONARDO: Beh, dai, apparecchiamo
ANDREA: Sta arrivando qualcun altro o mi
sbaglio?
136.
ODOACRE: Ah beh, certo scelte di vita
LILLY: Oh sì
SIMONE: Mah… lei vive da solo?
ODOACRE: Sono vedovo, diciamo così
LILLY: Così giovane?
SIMONE: Oh ma questo è un vero peccato
ODOACRE: Beh, non eravamo sposati, suo
marito la trascurava
LILLY: Oh
SIMONE: Eravate amanti?
ODOACRE: No, non direi
LILLY: Ma era sposata con un altro?
SIMONE: Viveva col marito?
ODOACRE: No, semplicemente non ha mai
divorziato
LILLY: Quindi erano separati
SIMONE: Eravate una coppia di fatto
ODOACRE: In un certo senso sì
LILLY: E come mai non ha mai chiesto la
separazione legale?
SIMONE: O il divorzio?
ODOACRE: Era molto religiosa
LILLY: Beh se fosse stata così religiosa
non avrebbe dovuto iniziare la relazione, o meglio, vivere more uxorio da
quanto ci dice, con lei o mi sbaglio?
SIMONE: Lilly, che vai a giudicare, a
sapere, poi andava in confessionale e si pentiva, un rosario, dieci avemmarie e
finiva lì, quanto la fai lunga!
137.
SILVIA: Anche noi pasticceri abbiamo la
nostra deontologia professionale
LISETTA: Dai, non ci pensare
SILVIA: Vabbè ma che significa, scusa?
LISETTA: Non lo so, forse non voleva
dirci qualcosa
SILVIA: E allora avrebbe fatto meglio a
tenere le sue personali considerazioni deontologicamente sensibili per sé
LISETTA: Su questo non hai torto ma…
SILVIA: Ma cosa scusa?
LISETTA: Magari avrà pensato ad alta
voce
SILVIA: Se lo avesse fatto non vedo
perché avrebbe poi dovuto accampare la scusa deontologica
LISETTA: A te non capita mai?
SILVIA: Cosa?
LISETTA: Di pensare ad alta voce?
SILVIA: Davanti ai clienti decisamente
no
LISETTA: Beh, su questo hai ragione
SILVIA: Comunque, che mi dicevi del
lavoro?
LISETTA: Mah, le solite cose…
SILVIA: Io invece ho un caso interessante
LISETTA: Davvero?
SILVIA: Sì
LISETTA: Racconta
SILVIA: Ho la mia deontologia
professionale
LISETTA: AHAHHA
SILVIA: A cena però, adesso siamo
arrivate.
138.
SILVIA: Sorpresa!
LISETTA: Tadà!
GIOIA: Lisetta, Silvia, che piacere!
THEO: Ciao
LUDOVICA: Un po’ di rinforzi ci volevano
RICCARDO: Ciao
GIORGIO: Arrivano cariche di doni
LEONARDO: Che sorpresa graditissima
ANDREA: Abbiamo avuto la stessa idea?
SILVIA: Ciao, c’è una riunione?
LISETTA: Speriamo di non disturbare
piuttosto
GIOIA: Altro che siete più che benvenute
THEO: Sulla credenza c’è un po’ di
spazio libero per i pacchettini
LUDOVICA: Uh siete passati da Marinello
RICCARDO: Che squisitezze
GIORGIO: Vanno messi in frigo?
LEONARDO: Cos’è?
ANDREA: Posso assaggiare?
SILVIA: No, non in frigo
LISETTA: Questo in freezer però
GIOIA: Grazie ma non dovevate portare
tutte queste cose
THEO: Cos’è?
LUDOVICA: Uhm sembra davvero delizioso
RICCARDO: Me lo fai vedere?
GIORGIO: Davvero un bel pensiero
LEONARDO: Vado a prendere le sedie di
là, mi aiuti Andrea?
ANDREA: Arrivo
135.
CARLA:
Mi sembra che un vino biodinamico sia adatto all’occasione
ARMANDINO:
Sì ma avremmo potuto prendere anche un abbinamento
DOLLY:
GUAÌÌÌ
CARLA:
Che c’è Dolly?
ARMANDINO:
Tesoro perché guaisci?
DOLLY:
WOOF
CARLA:
Il vino andrà benissimo
ARMANDINO:
Per carità ma…
DOLLY:
UUUUHH
CARLA:
Stai innervosendo Dolly
ARMANDINO:
Beh, se è per questo mi taccio ma…
DOLLY:
ARF ARF
CARLA:
Oh Tesoro dimmi, dimmi, che c’è? Eh? E sì vuoi le coccole tu…
ARMANDINO:
Mi piacerebbe, è tanto che non….
DOLLY:
ARF ARF
CARLA:
Amoruccio, vieni, vieni qui, e sì, sì poi ti do anche il dolcetto
ARMANDINO:
Il dolcetto?
DOLLY:
ARF ARF
CARLA:
L’ossetto che ti piace tanto
ARMANDINO:
Ah... parli con Dolly, certo
DOLLY:
BAU BAU
CARLA:
Perché?
ARMANDINO:
No, niente, figurati, non pensavo mica che stessi parlando con me, certo, con
Dolly, con chi altri?
DOLLY:
GUAÌ
136.
LEONARDO:
Oh ecco, prendi quella lì per favore
ANDREA:
Questa?
LEONARDO:
Sì, dovremo arrangiarci un po’
ANDREA:
Prendo anche questa?
LEONARDO:
Sì
ANDREA:
Hai visto?
LEONARDO:
Cosa?
ANDREA:
Ti preoccupavi tanto e invece…
LEONARDO:
Già, una bella sorpresa
ANDREA:
C’è qualcosa di bello tra te e Gioia
LEONARDO:
Dici?
ANDREA:
Sì, siete sempre un po’ stralunati ma
LEONARDO:
Beh, litighiamo un po’ troppo spesso forse
ANDREA:
E questo non fa bene
LEONARDO:
No
ANDREA:
A volte quando si litiga si dicono cose stupide, senza senso
LEONARDO:
Già
ANDREA:
Soltanto per ferire chi ti ha ferito
LEONARDO:
Sì ma
ANDREA:
Bisognerebbe evitare e basta
137.
LILLY:
Beh, siamo proprio arrivati
SIMONE:
Ma cosa sono tutte queste automobili?
ODOACRE:
Forse c’è una festa da qualche parte
LILLY:
Già, potrebbe ma…
SIMONE:
Non è la voce di Gioia quella?
ODOACRE:
La voce di?
LILLY:
Nostra nuora
SIMONE:
Sembrerebbe proprio lei
ODOACRE:
Che vi abbiano organizzato una festa a sorpresa?
LILLY:
A noi?
SIMONE:
Naaa… io con le feste a sorpresa non vado molto d’accordo
ODOACRE:
Sì anche a me non piacciono molto ma
LILLY:
Sarebbe un’idea carina
SIMONE:
Mah, non mi pare, ma come noi arriviamo e loro non vogliono trascorrere neanche
un po’ di tempo in famiglia?
ODOACRE:
Magari avevano già organizzato qualcosa in precedenza
LILLY:
Ma se li abbiamo chiamati almeno tre ore fa!
SIMONE:
Già, insomma mi sembra un largo anticipo….
ODOACRE:
Dite?
LILLY:
Beh
SIMONE:
Acciderbole
ODOACRE:
Probabilmente è un’altra festa
LILLY:
Mah
SIMONE:
Vedremo
ODOACRE:
Andiamo
138.
SILVIA: Aspettiamo qualcun altro?
LISETTA: A quanto pare
GIOIA: Oh oh
THEO: Ma guarda
LUDOVICA: Che carino quel cagnolino
RICCARDO: Davvero
GIORGIO: Io preferisco i gatti
SILVIA: Oh oh
LISETTA: Noooo
GIOIA: Beh, diciamo che siamo al gran
completo
THEO: Anche io, tra cani e gatti…
LUDOVICA: Preferisci i gatti?
RICCARDO: A me piacciono sia cani che
gatti
GIORGIO: I gatti creano armonia
SILVIA: Si chiama Dolly vero?
LISETTA: Già
GIOIA: Sì
THEO: Lei?
LUDOVICA: Il cane
RICCARDO: Dolly?
GIORGIO: E loro?
GIOIA: Carla e Armandino, stanno
divorziando. Lisetta e Silvia sono le loro rispettive avvocate
LISETTA: Diciamo che stiamo provando a
farli ragionare
SILVIA: Sì, è presto per pensare al
divorzio
139.
ANDREA:
Io invece…
LEONARDO:
Cosa?
ANDREA:
Ho sempre la sensazione di non aver trovato…
LEONARDO:
Che?
ANDREA:
La giusta dimensione
LEONARDO:
Dimensione?
ANDREA:
Sì, non so spiegarlo meglio
LEONARDO:
La persona con cui stare bene, intendi?
ANDREA:
No, penso che abbia a che fare con me, col mio carattere, non lo so
LEONARDO:
Non mi pare che tu abbia un brutto carattere
ANDREA:
Dici?
LEONARDO:
Già
ANDREA:
Non lo so, non riesco a trovare la serenità interiore che vedo in te e Gioia
LEONARDO:
Serenità tra me e Gioia?
ANDREA:
Sì…
LEONARDO:
No.
ANDREA:
Come no?
LEONARDO:
Ci amiamo, forse ci siamo sempre amati e spero che ci ameremo all’infinito ma
non siamo ‘sereni’
ANDREA:
A me lo sembrate
LEONARDO:
Siamo innamorati, questo sì
ANDREA:
Beh, forse è vero. Però vi stimolate molto a vicenda
LEONARDO:
Non posso darti torto
140.
LEONARDO: Fammi dare un bacio alla
suocera più meravigliosa del mondo!
LUDOVICA: Eh, tu scherza scherza…
ANDREA: Ma no, dice sul serio…
SILVIA: D’altronde è vero
RICCARDO: Sono arrivati Carla e
Armandino
LISETTA: Se ci vedessero insieme
potrebbe sorgere qualche problemino
GIOIA: Ma no, figurati
THEO: Beh, comunque noi potremmo
reggervi il gioco
GIORGIO: Sì, dire che vi serviva un
consulto
LEONARDO: Per una questione di grande
importanza
LUDOVICA: Ma sanno che siete amiche di
Gioia e Leonardo, no?
ANDREA: Ma infatti, che c’è di male?
SILVIA: No, beh, in effetti…
RICCARDO: Formalità che oggidì non si
rispettano neanche più
LISETTA: Beh, nel nostro lavoro la forma
ha la sua importanza
GIOIA: Beh, comunque sia, ora sono qui e
suonano alla porta
THEO: Vado ad aprire
GIORGIO: Ottima idea
141.
LILLY:
Tesoro ciao!
LEONARDO: Mamma!
GIOIA: Lilly, Simone, che piacere avervi
finalmente qui.
SIMONE: Oh ma c’è una festa. I
consuoceri quale onore-
LUDOVICA: Avete fatto buon viaggio?
LISETTA: Lilly, Simone, quanto tempo!
ODOACRE: Scusate io sono un po’ un
intruso
ANDREA: Lo siamo tutti
SILVIA: Sì è una serata un po’ così…
RICCARDO: Splendida…
THEO: Luminosa…
GIORGIO: Sì beh, insomma, state bene sì?
LILLY:
Ma… ma che carini… una festa…
LEONARDO: …estemporanea mamma,
estemporanea
GIOIA: Improvvisata direi
SIMONE: Sì, beh, noi siamo passati in
pasticceria
LUDOVICA: Prendo io e metto di là,
insieme alle altre cose ma non state così sull’uscio
ODOACRE: Io ehm mi sento un po’
LISETTA: Ah ma non c’è da preoccuparsi,
Gioia e Leonardo sono persone meravigliose
ANDREA: Ma lei è l’architetto o mi
sbaglio?
SILVIA: Architetto?
RICCARDO: Oh sì, ci siamo incontrati a
casa di… di?
THEO: Forse di Bea e Nicole?
RICCARDO: Le conosci?
ODOACRE: Ho progettato la
ristrutturazione della loro abitazione, sì è probabile.
THEO: Ma andiamo di là, così sulla
porta…
GIORGIO: Ah fosse per me….
GIOIA: Papà non brontolare
GIORGIO: Eh, altro che brontolare con te…
142.
CARLA:
Buonasera
DOLLY: WOOF WOOF
ARMANDINDO:
Scusate l’improvvisata…
GIOIA: Che piacere, entrate entrate
SIMONE: Oh qualche altro dolcetto
LUDOVICA: Date a me, li metto in cucina
LISETTA: Ti accompagno Ludovica
ODOACRE:
Oh salve
LILLY:
Ah ma oggi è proprio una festa, che piacere!
LEONARDO: Che bella sorpresa, Andrea fai
tu le presentazioni?
ANDREA: Io???
SILVIA: Oh che casualità, buonasera
RICCARDO: Possiamo farle noi
THEO: Sì possiamo fare noi le
presentazioni
GIORGIO: Ecco qua, se siamo al completo
direi che possiamo mettere su l’acqua per la pasta, ho una fame!
CARLA:
Ah ma noi non volevamo disturbare e poi abbiamo già mang…
DOLLY: UHUUUUUUUU
ARMANDINDO:
Beh, ci uniamo volentieri alla tavolata
GIOIA: Bene bene, Theo, Ricky ci pensate
voi a metterli a loro agio?
SIMONE: Ma che carino questo cagnoglino
eh, vieni a giocare qui, eh?
DOLLY:
ARF ARF
ODOACRE: Noi ci conosciamo già…
LILLY:
Architetto, mi faccia la cortesia, aiuti Silvia, mi pare in difficoltà
ODOACRE:
Dice? Certo certo
LEONARDO: Vabbè, Andrea vieni con me,
andiamo a prendere qualche strumento
ANDREA: Di lavoro?
LEONARDO: Ma no, musicale, andiamo
ODOACRE: Vi aiutiamo io e Silvia, va
bene?
SILVIA: Oh, sì certo, con piacere
RICCARDO: Bene, allora…
THEO: Facciamo gli onori di casa…
GIORGIO: Io intanto vado ad affettare il
pane, tocca sempre a me!
143.
LISETTA:
Non so davvero come comportarmi
LUDOVICA:
Siete colleghe che male c’è se vi frequentate?
LISETTA:
Sì ma stiamo seguendo lo stesso caso…
LUDOVICA:
Carla e Armandino non vivono fuori dal mondo
LISETTA:
In un mondo tutto loro sì, però
GIORGIO:
Ahhhhh datemi un filone di pane da affettare!
LUDOVICA:
Che succede?
LISETTA:
Il pane è lì
GIORGIO:
Sono insopportabili!
LUDOVICA:
I consuoceri?
LISETTA:
Ma dai sono soltanto un po’ folcloristici
GIORGIO:
Quelli sono il male minore!
LUDOVICA:
E di chi parli allora?
GIORGIO:
Di quei due con quell’insopportabile cagnolino!
LUDOVICA:
Lupus in fabula!
LISETTA:
Ecco!
GIORGIO:
Quale lupus e lupus quello non è neanche un canis
LUDOVICA:
Il solito esagerato!
LISETTA:
Non lo dovrei dire ma il cane è l’unico simpatico di quella famiglia
GIORGIO:
Non voglio approfondire la conoscenza allora, se possibile
LUDOVICA:
E poi è carinissimo
LISETTA:
Credo sia una femmina
GIORGIO:
Un topo che abbaia!
LUDOVICA:
Beh certo non è un molossoide
GIORGIO:
Neanche un bel maremmano
LISETTA:
Un maremmano in appartamento soffrirebbe
GIORGIO:
È vestito di tutto punto, ha anche il cappottino!
LUDOVICA:
Quanto la fai lunga, tieni il pane
LISETTA:
E qui c’è un tagliere.
GIORGIO:
Umpf.