I leoni cardinali
C’era una volta e c’è ancora un borgo
antico e un po’ moderno dove Garibaldi vinse una battaglia e ora la gente
passeggia e si trastulla fino a notte tarda.
In questo borgo molto carino c’è una
piazza che ha fatto divertire i bambini di ogni generazione.
Prima
vi giocavano a cerchio, palla, ruzza o acchiaparella ma un bel giorno ecco
arrivare quattro bei leoni di marmo bianco, maestosi e mansueti.
Ai
leoni piacque quella piazza, popolare ed elegante al contempo e si misero in
cerchio. No, non a fare il girotondo ma intrecciando le code, schiena a schiena
ad angolo retto di 90°, in forma di + perché ognuno di loro ha una particolare
predilezione. Oriens, anche detto Oriente, ama ammirare le prime luci del
giorno e tutte le mattine si sveglia presto o prestissimo a seconda della
stagione – più tardi in inverno e prima in estate – per godere quel meraviglioso
spettacolo naturale e quindi guarda sempre verso Est, all’opposto di Occidens,
anche detto Occidente, un gran dormiglione che ha una vera passione per il
tramonto per cui rivolge lo sguardo sempre verso Ovest; Meridies, anche detto
Meridione, invece è molto freddoloso e non ama punto l’inverno bensì si crogiola
volentieri al bel sole meridionale e si è posizionato in modo tale da poter volgere
lo sguardo sempre a Sud, proprio al contrario di Septem Triones, anche detto
Settentrione, che si scalda tra sette buoi e vuol ben mirare al Nord.
I quattro leoni cardinali, ben saldi
nelle loro posizioni, ogni tanto fanno una chiacchierata con l’Eroe dei Due
Mondi, il corsaro Giuseppe Garibaldi, che solcò mari e attraverso monti e
pianure, steppe e radure in tutto il globo terrestre, cioè la Terra, che in
realtà non è una sfera bensì un geode un po’ schiacciato ai poli.
Garibaldi, che si diverte a mettere
tutto in discussione, ogni tanto li manda in confusione come quel giorno in cui
li chiamò e disse:
“Oriens,
Meridies, Occidens, Septem Triones…”
“Generale siam qui per servirla”, rispose
Oriens
“Generale siamo qui per riverirla”, rispose
Occidens
“Generale siam qui per ubbidirle”,
rispose Meridies
“Generale, comandi”, rispose Septem
Triones con tutti e sette i buoi
“Caro Oriens, è vero che ami sempre guardare
verso Est?”
“Sì certo”
“Ecco ma andando verso Est si arriva a
Ovest”
“Oh e come è possibile?”, domandarono in
coro
“E tu, Occidens, sai che andando sempre
a Ovest arriverai ad Est?”
“Che cosa ci dici mai?” lo interrogarono
i due leoni Oriens e Occidens
“Eh eh e tu sai Meridiones che andando sempre
verso Sud, oltrepassato l’Equatore, andrai verso il freddo e il Polo Sud, ossia
l’Antartide?”
“Dove sono i pinguini?”, chiese Meridies
rabbrividendo
“Eh già”
“Ohh”, esclamarono meravigliati i leoni
“E tu Septem Triones, con tutti i tuoi
sette buoi, hai mai pensato che, a Sud dell’Equatore il Nord rappresenta il
caldo?”
“Oh oh, ma è vero!”
Risero i leoni cardinali che da quel
giorno furono un po’ meno saldi nelle loro convinzion
Il più delle volte, però, i leoni
cardinali, invece di parlare, si fanno cavalcare dai bambini e dalle bambine
del paese che fanno loro il solletico e li rendono felici con le loro risate.