C'era una volta, tanto tempo fa, a Cartagine, vicino all'odierna Tunisi, un elefantino con un caratterino peperino. Aveva sempre voglia di fare di testa sua ed era piuttosto attaccabrighe. Se la prendeva con le giraffe perché avevano il collo più lungo della sua proboscide, si arrabbiava con gli ippopotami perché avevano le zanne sul naso anziché agli angoli della bocca, si infuriava con le zebre perché avevano il manto a strisce bianche e nere e così via. Aveva, però, anche qualche lato positivo: era forte, impavido, cioè non aveva (quasi) mai paura, ed era molto abile nelle arti marziali, cioè della guerra. Un bel giorno gli abitanti di Cartagine decisero che la città non era più sicura, incaricarono l'invincibile Annibale di guidare l'esercito per combattere il grande nemico di Cartagine, la potente ma ancora giovane Roma. Annibale non ebbe dubbi e scelse di portare con sé l'elefantino, ormai grande e grosso. La delegazione partì, attraversò il mare, i Pirenei, le Alpi, gli Appennini, guadò fiumi e attraversò paludi, sconfisse i romani a Tuoro sul Trasimeno e proseguì ma Annibale e l'elefantino rimasero sempre insieme e divennero inseparabili.
mercoledì 26 agosto 2020
venerdì 21 agosto 2020
Sette filastrocche romane
Sette filastrocche romane
1.
Pronipoti di Enea
Viaggiammo in una cesta
Sul fiume Tevere
Una lupa ci allattò
Siamo gemelli adottati da
Acca Larenzia e Faustolo
Soegnammo il pomerio
E litigammo a morte
Romolo e Remo!
2.
Di sette sono l’unico
Che possa definirsi il primo
Su cui venne fondata
La gloriosa città di Roma
Remo non era d’accordo
Ma la storia è storia
Che ci si può fare?
Sono un colle
Il Palatino.
3.
Romolo con Tito Tazio
Numa Pompilio il sabino
Tullo Ostilio della gens Hostilia
Anco Marzio della gens Marcia
Tarquinio Prisco il greco etrusco
Servio Tullio figlio di una schiava
Tarquinio il Superbo da Tarquinia
Sono sette ma forse otto
I primi re di Roma
4.
Ho la forma di un serpente
E mi avviluppo su bastoni
Legni, alberi e colonne
Non temere: non sono cattivo
Sono simbolo di guarigione
Arrivai in nave dalla Grecia
E mi fermai sull’isola Tiberina
Una nave di terra e pietra nel Tevere
Mi chiamano Esculapio
5.
Figlia del re di Alba Longa
Il buon Numitore
Fui una vestale ma
Marte mi concupì
Il perfido Zio Amulio
Mi seppellì viva
Fui poi gettata nell’Aniene
Madre di Romolo e Remo
Sono Rea Silvia
6.
Molti mi temono
Ma non sono cattiva
Mi trovi un po’ ovunque
Nella grande città
Raffigurata in statue
Arazzi e dipinti
Talvolta ululo alla luna
Ho allattato Romolo e Remo
Sono la lupa capitolina
7.
Sono un porcaro
E amo mia moglie
Acca Larenzia
Non abbiamo figli
Ma un giorno al foro boario
Vicino all’isola tiberina
Ho seguito la lupa capitolina
E ho adottato Romolo e Remo
Sono Faustolo
giovedì 20 agosto 2020
Il negozio di giocattoli
Il negozio di giocattoli
C’era una volta e c’è ancora un negozio
di giocattoli nel centro di Roma. In questo negozio vi sono bambole, macchinine,
costruzioni, tangram, guerrieri, colori e tutto quello che si possa immaginare.
C’è Pinocchio e c’è Oz, ci sono i ninja e i gladiatori, le cucine e i torni, le
lavagne magnetiche e i fischietti, i flauti e gli organetti. Insomma, qualunque
gioco è presente in quel negozio nel centro di Roma. È piccolino ma ha tante
risorse e quello che non c’è lo si può sempre ordinare oppure inventare ma il giocattolaio
e la giocattolaia di quel negozio hanno un segreto sorprendente: due aiutanti,
Ambra e Francesca. Ambra ha i capelli scuri e Francesca colorati al punto da
sembrare un arcobaleno che sgorga dalla fontanella sulla sua testa e scende sul
collo, le spalle e la schiena fino quasi ai fianchi. Le due aiutanti del
giocattolaio e della giocattolaia sono molto carine, sono vestite in modo
elegante, indossano scarpe ballerine di vernice brillante e sono talmente
piccole da poter stare agevolmente nel palmo della mano o in piedi su una
moneta. Sebbene siano minuscole, sottovalutare la loro forza potrebbe essere molto
fuorviante. La giocattolaia e il giocattolaio lo sanno bene e quando vedono che
un bambino proprio non sa decidersi e non riesce a trovare niente che vada bene,
roteano un po’ gli occhi e Ambra e Francesca, in men che non si dica,
costruiscono quello che il bambino o la bambina desiderano.
giovedì 13 agosto 2020
Otorcò
C'era una volta e c'è ancora un parco meraviglioso dove convivono più o meno pacificamente alberi, animali e umani. Un giorno d'autunno, poco dopo l'equinozio d'autunno, quando si possono raccogliere le castagne da arrostire sul fuoco del camino, si udì un grande otorcò otorcò otorcò. Era una un rumore inquietante e qualche abitante del borgo decise di andare a dare un'occhiata. Nel bel mezzo del fiume, infatti, galleggiava una cesta con dentro un cucciolotto. Lì per lì nessuno capì cosa fosse, il cucciolo continuava a gridare otorcò otorcò otorcò ma poi capirono che era un ornitorinco che da quel giorno venne chiamato Otorcò.
mercoledì 12 agosto 2020
Il Leontopo Arslan nel Pianeta Terra
Il Leontopo Arslan nel Pianeta Terra
Il Leontopo Arslan girovagando se ne va
Tra spazio e tempo gironzolando di qua e
di là
È un cronocosmonauta e questo lo sai già
Arriva nel Pianeta Terra, e sai che fa?
Cerca riparo dal vento solare durante l’Adeano
Assiste alla formazione della crosta
terrestre
Ammira la formazione della Luna
Saltella da Godwana a Laurasia
Cammina sulla grande Pangea
Pasteggia comodamente seduto al bar
martedì 11 agosto 2020
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Tante cose imparerà
La Terra è un pianeta
Del sistema solare
Orbita intorno al Sole
Luna è il suo satellite
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Tante cose imparerà
Ha un’enorme biodiversità
Cioè vita in tante forme
Ha terre emerse
E molti mari
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Tante cose imparerà
Ha un equatore
Il Polo Sud e il Polo Nord
Continenti e montagne
Abissi e vulcani
Giulia alla scoperta del Pianeta Terra
Tante cose imparerà
domenica 9 agosto 2020
Ciao hello mestieri e professioni 13
Ciao Hello mestieri e professioni 13
Ciao Hello
Hello Ciao
Hello Ciao
Ciao Hello
Ciao Hello
Hello Ciao
Oggi impariamo
Alcuni
Mestieri
E professioni
Hello Ciao
Ciao Hello
Today we’ll learn
Some
Trades
And professions
Ciao Hello
Hello Ciao
Se benzina o gasolio
Vuoi acquistare
Dal benzinaio
Andrai
Hello Ciao
Ciao Hello
If you need gasoline
To the gas station
Attendant
You’ll have to go
Ciao Hello
Hello Ciao
Se pasta fresca
Vuoi mangiare
Dal pastaio
Dovrai entrare
Hello Ciao
Ciao Hello
If you want
To eat egg pasta
To the pasta maker
You’d better go
Ciao Hello
Hello Ciao
Ciao Hello
Hello Ciao
Hello Ciao
Ciao Hello
giovedì 6 agosto 2020
L'equilibrista
C'era una volta e c'è ancora una bellissima città al centro dell'Italia, una metropoli antica con una storia antichissima. Tra tetti sgangherati e lussuosi attici abitava un equilibrista dall'aspetto sempre molto elegante e adatto alle circostanze. Quando il traffico era troppo intenso, l'equilibrista saliva sulla sua pertica e attraversava strade e piazze saltando da un albero all'altro. Un bel giorno d'estate, quando le cicale alleviano l'altrui fatica esasperata dalla calura col loro frinire, l'equilibrista si arrampicò su un tetto, girò intorno al buco del Pantheon, cavalcò insieme ai cavalli dei Crescenzi, danzò sulle ali della libertà accanto alla breccia di Porta Pia e improvvisamente, senza neanche accorgersene, imparò a volare insieme ai gabbiani, ai piccioni, alle cornacchie, ai passeretti, alle rondini e ai pappagalli.
Giulia alla scoperta di Berchidda
Giulia alla scoperta di Berchidda
Giulia alla scoperta di Berchidda
Tante cose imparerà
Berchidda è un comune italiano
Del Nord Est della Sardegna
È in provincia di Sassari
In Gallura
Giulia alla scoperta di Berchidda
Tante cose imparerà
Abitata sin dalla più remota antichità
È bagnata dal Riu Mannu Coghinas
Situato nel territorio di Monteacuto
Alle pendici del Monte Limbara
Giulia alla scoperta di Berchidda
Tante cose imparerà
Ha tante strade e villette liberty
Una piazza molto vivace
Dove si svolge Time in Jazz
Ha clima mediterraneo
Giulia alla scoperta di Berchidda
Tante cose imparerà
mercoledì 5 agosto 2020
Il Leontopo Arslan a Berchidda
Il Leontopo Arslan a Berchidda
Il Leontopo Arslan girovagando se ne va
Tra spazio e tempo gironzolando di qua e
di là
È un cronocosmonauta e questo lo sai già
Arriva a Berchidda, in Sardegna, e sai
che fa?
Erige monumentali dolmen e menhir
Decora vasellame con conchiglie fossili
Partecipa alle nozze di Adelasia e
Ubaldo
Fortifica il castello con gli Arborensi
Apprende novelle da su cantadore Mannu
Ascolta jazz sorseggiando Vermentino.
martedì 4 agosto 2020
Ciao Hello mestieri e professioni 12
Ciao Hello
mestieri e professioni 12
Ciao Hello
Hello Ciao
Hello Ciao
Ciao Hello
Ciao Hello
Hello Ciao
Oggi
impariamo
Alcuni
Mestieri
E
professioni
Hello Ciao
Ciao Hello
Today we’ll learn
Some
Trades
And professions
Ciao Hello
Hello Ciao
Se vetro di
Murano
Vuoi acquistare
Dal mastro
vetraio
Ti recherai
Hello Ciao
Ciao Hello
If you want
Venetian glass
To the glassmaker
You’ll go
Ciao Hello
Hello Ciao
Se la
farina
Vuoi trovare
Dal mugnaio
Dovrai andare
Hello Ciao
Ciao Hello
If you want
To find flour
To the miller
You’d better go
Ciao Hello
Hello Ciao
Ciao Hello
Hello Ciao
Hello Ciao
Ciao Hello
lunedì 3 agosto 2020
Stoncompontoncolo
Stoncompontoncolo
Stoncompontoncolo, un elfo del cactus
anche chiamato micrathene whitneyi, aveva una gran voglia di dormire e si era
appoggiato sul pomolo di un letto di ottone quando arrivò un gallo cedrone che
disse:
“Che ci fai qui?”
“Sto riposando”
“Su un pomolo d’ottone?” chiese
incredulo il gallo cedrone che pure era abituato ad appisolarsi nei luoghi più
insoliti, ad esempio sul tetto del pollaio.
“Sì, sono molto stonco”, rispose Stoncompontoncolo
“Cosa cosa?” chiese un orso che passava
di là e aveva voglia di grattarsi la schiena su un tronco d’albero.
“Sono stonco!”, rispose Stoncompontoncolo
senza scomporsi ma aggiungendo “E adesso per favore, potresti spostarti? Mi
stai schiacciando”
“Ah, pensavo fossi un tronco”, disse deluso
l’orso che si stava grattando la schiena sul pomolo del letto su cui era appollaiato
Stoncompontoncolo, schiacciandolo con la sua mole.
“No, ho detto che sono stonco!”
“Cosa cosa?”, chiese un arciere sannita
che passava di là. “Sei stenco?”
“Stenco? No, no”, disse Stoncompontoncolo
agitando le ali davanti a sé
“Ah peccato, avrei voluto metterti nella
mia faretra e scoccarti come una freccia verso l’orizzonte”
“Ti ringrazio per il pensiero poetico ma…”
“Beh se non sei uno stenco ti saluto,
vado a cercare un altro dardo, peccato però avrei proprio potuto metterti nella
mia faretra insieme alle altre frecce. Sicuro di non essere uno stenco?”
“Sicurissimo, grazie, sono solo stonco!”
“Cosa cosa?" ringhiò un lupo
affamato che passava di là, “uno stinco, gustoso e croccante”. Fece per
avvicinarsi ma Stoncompontoncolo agitò le ali davanti a sé e gli diede un pizzico
col suo potente becco. “Io non sono uno stinco!”
“Ah no?”
“No!”
“Peccato, avrei potuto condirti con un po’
di sale e pepe, una fogliolina di alloro e un filo d’olio”
“Eh, caro lupo famelico, mi spiace
deluderla ma io non sono uno stinco, sono soltanto stonco!”
“Cosa cosa?” disse un imbianchino
che passava di là. “Uno stunco, proprio quello che mi serviva. Stavo dando un’intonacata
e un po’ di stucco, ehm, stunco è proprio quello che ci vuole!”
“No no no no no no” disse Stoncompostoncolo
agitando le ali davanti a sé proprio mentre l’imbianchino stava per prenderlo e
stenderlo sul muro con la sua spatola “Non sono uno stunco”
“Ah no? Che peccato, avrei potuto
stenderti con la mia spatola”
“Eh, mi spiace deluderla ma non sono uno
stunco, sono stonco”
“Cosa cosa?" disse una bimba
passando di là. “Sei stanco? Eh certo è giorno e tu sei un rapace notturno. Vieni
qui che ti porto un cuscino”
“Oh finalmente, sì, lo dicevo da ore che
sono stonco!”
A quell’affermazione, guardando poi la
faccia di Stoncompostoncolo, tutti si misero a ridere, il gallo cedrone che avrebbe
voluto scacciarlo, l’orso che avrebbe voluto schiacciarlo, l’arciere sannita
che l’avrebbe voluto scoccare, l’orso famelico che l’avrebbe volentieri
mangiato, l’imbianchino distratto che l’avrebbe stuccato sul muro con la sua
spatola e la bimba gentile che gli aveva portato un cuscino su cui dormire.
“Adesso abbiamo capito, sei stanco, sogni d’arcobaleno
Stoncompostoncolo!”, disse la bimba sistemandolo sul guanciale per metterlo a dormire.
domenica 2 agosto 2020
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Tante cose imparerà
Monterotondo è un comune del Lazio
Situato nella Città Metropolitana di
Roma Capitale
Tra la Via Salaria e la Via Nomentana
Vicino al fiume Tevere
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Tante cose imparerà
Ha tanti vicoletti e piazzette
Un vivace centro storico
Con un bel palazzo comunale
È nella Valle del Tevere
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Tante cose imparerà
Ha un museo archeologico
E luoghi di interesse
Il teatro di marionette
Del Maestro Santelli
Giulia alla scoperta di Monterotondo
Tante cose imparerà
sabato 1 agosto 2020
Il Leontopo Arslan a Monterotondo
Il Leontopo Arslan a Monterotondo
Il Leontopo Arslan girovagando se ne va
Tra spazio e tempo gironzolando di qua e
di là
È un cronocosmonauta e questo lo sai già
Arriva a Monterotondo, nel Lazio, e sai
che fa?
Percorre la Via Salaria verso l’antica Roma
Porta pace tra gli Orsini, Fortebraccio
e i Colonna
Prepara Clarice per le nozze con Lorenzo
il Magnifico
Organizza i festeggiamenti per Urbano
VIII
Si intrattiene amabilmente con le truppe
garibaldine
Gusta pancotto in Via Garibaldi.
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