La
regina delle Farfalle il re degli Elfi
In un remoto passato la regina delle
Farfalle e il re degli Elfi si incontrarono durante l’equinozio di Primavera.
La data era propizia in quanto il giorno e la notte durante gli equinozi ha la
stessa durata, dodici ore di giorno e dodici di notte.
I due per qualche incomprensibile
ragione non si sopportavano a vicenda e con i loro malumori stavano creando un
mucchio di problemi a tutti quanti.
Pare che il re degli Elfi avesse fatto,
molto tempo prima, un torto alla regina della Farfalle, lei lo aveva ammonito
ma lui aveva proseguito ad indispettirla pensando di rendersi interessante ai
suoi occhi fino a quando, un bel giorno, ella gli rese la pariglia e lui se n’ebbe
a male al punto che non le volle più parlare.
Gli abitanti delle lande vicine e
lontane si riunirono pertanto in assemblea, discussero ampiamente le
problematiche e decisero che avrebbero dovuto risolvere le loro beghe e
smetterla di infastidire chiunque e soprattutto di farsi i dispetti.
Ne avevano dunque dato comunicazione ai
due, non senza difficoltà.
Il momento dell’incontro era giunto e
non c’era molto altro da fare che stare a guardare.
La regina delle Farfalle arrivò volitando
in un aliare colorato mentre il re degli Elfi si appropinquò in un clangore metallico
di spade.
Ci sarebbe stato molto da dire ma non proferirono
parola, si guardarono in tralice e, senza por tempo in mezzo, iniziarono ad ondeggiare
in direzione opposta e contraria.
Le Farfalle mossero dodici passi in
cerchio da Est a Ovest, gli Elfi piroettarono dodici volte da Ponente a Levante
e così di seguito a comporre figure sempre più complesse e variopinte. Chiunque
abbia avuto modo di guardarli non dimenticherà mai l’emozionante bellezza di ciò
che pareva una ipnotica danza e che in realtà era una sofisticatissima guerra
pacifica.
Allo scoccare della mezzanotte i cerchi
così creati si dissolsero in due onde che si mossero in direzioni opposte.
Da quel giorno il re degli Elfi e la
regina delle Farfalle non litigarono più e gli abitanti delle lande vicine e
lontane poterono vivere in santa pace.