Rose
Una splendida rosa fiorì d’improvviso
nel fitto della boscaglia. Non c’era nessuno a guardarla e quindi tecnicamente
non si potrebbe proprio affermare con certezza che il profumo delicato e forte
proveniente dal cespuglio spinoso fosse effettivamente stato prodotto dallo schiudersi
del fiore. Eppure appena il primo petalo si sciolse dalla morsa del bocciolo in
cui era protetto e rinchiuso fino a quel momento il tempo si fermò per un
momento. Gli animali rimasero in silenzio per un attimo che sarebbe difficile
comprendere senza conoscere a fondo i segreti del bosco e gli alberi lasciarono
che un raggio di sole andasse ad illuminare la perfezione di quell’istante.
Era il 12 gennaio del 1823 ma sarebbe
difficile dire se ciò fosse accaduto proprio mentre Rose Montmasson emetteva i
primi vagiti nella vicina Saint-Jorioz, fatto sta che la madre e la levatrice,
appena la videro, non ricordarono se avessero mai pensato ad altro nome per
quella bimba con un carattere tanto forte e testardo che la sua mamma aveva
capito sin da subito che non sarebbe stato facile immaginare per lei una vita
tranquilla e serena di sposa in un paesino della provincia savoiarda. Un presentimento
oppure un’idea le balenò negli occhi esausti dopo il parto ed ebbe la
sensazione che un raggio di sole fosse entrato in quel momento a baciarle i
capelli. Non disse niente per non sembrare in preda al delirio. Voleva stringere
quella creatura perfetta sul suo seno, voleva tenerla accanto a sé quasi avesse
il sentore che la tenerezza non sarebbe stata il tratto caratteristico di sua
figlia.
La levatrice le guardò e capì, non disse
niente ma fece una cosa che solitamente riservava alle partorienti più agiate e
ricche: aggiunse qualche gocciolina di acqua di rose preparata da una sua amica
fidatissima che conosceva i segreti di piante e giardini.
Rosalia crebbe, imparò il mestiere di
lavandaia e presto si stancò della monotonia paesana. Quando poteva si
inoltrava nel bosco dove si sentiva stranamente protetta e in armonia con la
natura. Non sapeva spiegarselo e certo non lo andava a raccontare in giro,
chissà cosa avrebbe pensato la gente, ma talvolta aveva la sensazione che gli
alberi e gli animali del bosco le indicassero il sentiero da percorrere.
Camminando camminando un giorno si trovò
non discosta da un ruscello e udì una conversazione che non avrebbe dovuto
ascoltare in cui taluni uomini assortiti in modo alquanto bizzarro parlavano di
unire l’Italia e di un Risorgimento di idee e pensiero.
Senza capire bene per quale ragione capì
che avrebbe voluto andare con loro a combattere per la libertà.
E così fu. Rose ‘Rosalia’ Montmasson
divenne l’unica donna a partecipare alla spedizione de’ Mille, s’innamorò anche
di Crispi ma questo è un dettaglio senza importanza.
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