giovedì 28 febbraio 2019

Giulia alla scoperta della Lombardia


Giulia alla scoperta della Lombardia

Giulia alla scoperta della Lombardia
Tante cose imparerà

La Lombardia è la più popolosa regione italiana
Ha dodici capoluoghi di provincia
Milano è la città più importante

Giulia alla scoperta della Lombardia
Tante cose imparerà

Confina con l’Emilia-Romagna e il Piemonte
Il Trentino-Alto-Adige ed il Veneto
A Nord con la Svizzera

Giulia alla scoperta della Lombardia
Tante cose imparerà

La Lombardia non ha accesso al mare
Ma ha laghi, fiumi e montagne imponenti
Città storiche e una grande pianura

Giulia alla scoperta della Lombardia
Tante cose imparerà

È la patria di Virgilio e Alessandro Manzoni
Gaetano Donizetti, Tartaglia e Battistotti Sassi
Alessandro Volta e Antonio Stradivari

Giulia alla scoperta della Lombardia
Tante cose imparerà




mercoledì 27 febbraio 2019

Riccetta e Mucchina da 1 a 12


Riccetta e Mucchina

1.

Un bel giorno d’estate, quando il sole arroventa l’aria a mezzogiorno e la mattina fa già un gran caldo, Mucchina decise di andare al mare a fare un bel bagno.
Le onde erano lievi, all’orizzonte si vedevano catamarani e velieri. I pescatori erano già tornati a riva con le loro imbarcazioni cariche di libagioni e stavano sistemando le reti al porticciolo.
Il vento di Ponente spirava leggermente: stare in pineta era proprio rinfrescante.
Mucchina era fiera di aver avuto proprio una bella idea, certo era stato piuttosto faticoso dover camminare tutti quei chilometri dalla montagna fino alla spiaggia ma aveva tanto sentito parlare del mare che ci voleva proprio andare.
Proprio mentre si stava preparando per affrontare il lungo viaggio, incontrò Riccetta che si stava lamentando.



2.

MUCCHINA: Buongiorno Riccetta che succede, perché ti lamenti?
RICCETTA: Oh buongiorno a te cara Mucchina, ma niente niente è che…
Invece di finire la frase si chiuse a riccio e rotolò giù dal ramo di faggio su cui si era sdraiata.
MUCCHINA: Che?
RICCETTA: Ecco io
MUCCHINA: Cosa? Con me puoi parlare liberamente, non ti devi preoccupare di quel che dice la gente
RICCETTA: No ma
MUCCHINA: Be’ se non ne vuoi proprio parlare io ti saluto, me ne vado al mare
RICCETTA: Al mare?
MUCCHINA: Sì è tanto tempo che ci voglio andare
RICCETTA: E posso venirci anch’io?
MUCCHINA: Certo, anzi mi faresti compagnia e mi aiuteresti a ritrovar la via
RICCETTA: Che bello! Sai, ero triste perché avevo voglia di andare da qualche parte
MUCCHINA: Ottimo, allora si parte!



3.

Riccetta fu talmente felice che la smise subito di lamentarsi e corse a prepararsi. In men che non si dica saltò sulla testa di Mucchina e il loro viaggio verso il mare incominciò.
E fu così che Riccetta e Mucchina si incamminarono verso il mare. La strada da percorrere era lunga e ci sarebbe stato parecchio da camminare per cui Mucchina propose a Riccetta di salire sulla sua testa e controllare la mappa che avevano avuto da Ser Grillo, il quale l’aveva ottenuta dalla Cicala, a cui era stata portata dalla Rondine che, come è noto, è un uccello migratore e dunque conosce molto bene le strade e le vie.

Quando arrivarono si sentirono subito a loro agio. Avevano buon cibo da mangiare, si svegliavano presto e andavano a fare una passeggiata sul bagnasciuga e quasi sempre incontravano qualcuno che voleva chiacchierare con loro.



4.

Un giorno c’era stato un temporale, poi, come dice il proverbio, era tornato il sereno e l’indomani mattina Riccetta e Mucchina incontrarono molte persone chine nella secca a cercar qualcosa.

MUCCHINA: Buongiorno Fiorellina
FIORELLINA: Buongiorno a te Mucchina, vi siete svegliate tardi stamattina
RICCETTA: Oh buongiorno, si dormiva così bene con l’aria frescolina
MUCCHINA: Che fate tutti quanti chini nella sabbia?
FIORELLINA: Oh, cerchiamo telline
RICCETTA: Telline?
FIORELLINA: Sì per farne un’ottima pasta, sono così buone!
MUCCHINA: E come si fa a cercar telline?
FIORELLINA: Oh per quello…beh, si impara da bambini
RICCETTA: E come si cucinano?
FIORELLINA: Beh, si mettono a mollo in acqua dolce per un giorno e una notte, dopodiché si cuociono in padella con un filo d’olio, aglio e prezzemolo, poi ci si condiscono gli spaghetti
MUCCHETTA: Dev’essere proprio una prelibatezza
FIORELLINA: Già ma adesso non ne troverete più molte: bisogna svegliarsi presto dopo il temporale che smuove la sabbia e le fa affiorare, altrimenti tutti quanti se le vengono a pigliare e non troverete granché, per quanto possiate scavare
RICCETTA: Ma al ristorante le possiamo trovare?
FIORELLINA: Mi sembra molto improbabile ma potete tentare
MUCCHINA: Beh, grazie Fiorellina, buona tellinata, noi andiamo a camminare
FIORELLINA: Ciao, buona giornata!



5.

Una mattina si svegliarono presto con l’intenzione di andare a camminare e leggere il giornale sotto l’ombrellone.
Andarono in edicola e salutarono l’edicolante che aveva imparato a conoscerle.

EDICOLANTE: Buongiorno
RICCETTA: Buongiorno, vorrei acquistare il giornale
EDICOLANTE: Oh oggi c’è un bellissimo inserto, lo volete comprare?
MUCCHINA: Sì, certo su cosa?
EDICOLANTE: Oh sui borghi della regione
RICCETTA: Mi sembra molto interessante
MUCCHINA: Potrebbe essere uno spunto per fare qualche gita
EDICOLANTE: Volete anche i biglietti dell’autobus, tante volte decideste di andare coi mezzi pubblici?
RICCETTA: Sì grazie, è un’ottima idea
EDICOLANTE: Preferite il carnet o un biglietto singolo?
MUCCHINA: Lei che ci consiglia?
EDICOLANTE: Il carnet è più conveniente ma dipende da quante corse intendete fare
RICCETTA: Va bene, allora prenderemo il carnet
EDICOLANTE: Bene, dunque, il giornale con l’inserto e il carnet di biglietti
MUCCHINA: Io vorrei anche La Settimana Enigmistica
EDICOLANTE: E La Settimana Enigmistica
RICCETTA: Ecco i soldini
EDICOLANTE: Grazie e buona giornata
RICCETTA e MUCCHINA: Buona giornata



6.

Riccetta e Mucchina si incamminarono dunque verso la spiaggia con l’intenzione di leggere il giornale, compilare schemi di parole crociate e pianificare una gita sotto l’ombrellone ma si accorsero di aver finito la crema solare, andarono dunque dal tabaccaio, che era anche un emporio di articoli vari.

RICCETTA: Buongiorno
TABACCAIO: Buongiorno
MUCCHINA: Vorremmo una crema solare
TABACCAIO: Che tipo di protezione?
RICCETTA: Cosa ci consiglia?
TABACCAIO: Se non siete abituate al sole, una protezione totale
MUCCHINA: Ma così non ci abbronzeremo mai
TABACCAIO: Eh ma non vi scotterete neanche
RICCETTA: Beh, questo è vero, meglio protette che bruciacchiate
TABACCAIO: Altrimenti, se già siete state un po’ al sole senza scottarvi, potete provare una protezione solare più bassa
MUCCHINA: Una via di mezzo, insomma?
TABACCAIO: Ecco, esattamente
RICCETTA: Sì, beh mi sembra una buona idea
TABACCAIO: Ecco, ho proprio quello che fa per voi
MUCCHINA: Bene, ha anche un doposole?
TABACCAIO: Certo, molto rinfrescante e idratante
RICCETTA: Vorremmo anche quello per favore
TABACCAIO: Benissimo, faccio il conto?
MUCCHINA: Sì, grazie, ecco i soldini
TABACCAIO: Ecco il resto
7.

Riccetta e Mucchina si erano svegliate presto quella mattina e si ricordarono di non aver fatto colazione e di non aver preparato niente per pranzo, andarono quindi in rosticceria, dove stavano sfornando, proprio in quel momento, ottimi panini e pizze ripiene.

RICCETTA: Buongiorno
PIZZAIOLA: Buongiorno
MUCCHINA: Che profumino
PIZZAIOLA: Stiamo sfornando or ora
RICCETTA: Oh che bello e cosa avete di buono?
PIZZAIOLA: Uh caldo caldo di forno, pizze ripiene e panini imbottiti
MUCCHINA: Uh che bontà e quali gusti avete?
PIZZAIOLA: Preferite verdure e formaggio oppure qualcosa con la carne?
RICCETTA: Mah dipende da cosa c’è
PIZZAIOLA: Bene vi elenco i gusti che abbiamo
MUCCHINA: Sì grazie
PIZZAIOLA: Pomodoro e mozzarella, salsiccia e broccoletti, wurstel
RICCETTA: Oh io prenderò un panino imbottito col wurstel
PIZZAIOLA: Con le salse o senza?
MUCCHINA: Per me invece una pizza con le verdure, avete provola e cicoria?
PIZZAIOLA: Sì certo
RICCETTA: Ottimo, per me con le salse, grazie
PIZZAIOLA: Ecco a voi
MUCCHINA: Ecco i soldini
PIZZAIOLA: Ecco il resto, arrivederci e grazie
RICCETTA E MUCCHINA: Grazie, arrivederci
8.

Riccetta e Mucchina avevano ormai tutto quello che serviva per trascorrere una bella mattinata in spiaggia a leggere il giornale, pianificare gite, compilare parole crociate, mangiare sotto l’ombrellone senza scottarsi ma venne loro in mente che non avevano le scarpe adatte per la spiaggia, andarono dunque dal ciabattino.

MUCCHINA: Buongiorno
CIABATTINO: Buongiorno
RICCETTA: Buongiorno
CIABATTINO: Cosa posso fare per voi?
MUCCHINA: Vorremmo acquistare delle scarpe adatte per andare al mare
CIABATTINO: Ah ma le volete soltanto per la spiaggia oppure anche per passeggiare sul lungomare?
RICCETTA: Beh, se fosse possibile, anche per passeggiare sul lungomare
CIABATTINO: Oh ma io ho alcuni modelli bellissimi ed esclusivi, fatti a mano
MUCCHINA: Che meraviglia, ma ci andranno bene?
CIABATTINO: Oh beh, le dovreste provare
RICCETTA: Abbiamo calzate molto differenti
CIABATTINO: Beh, vedremo cosa si può fare
MUCCHINA: A me piacciono queste
CIABATTINO: Benissimo, cerchiamo la misura e la calzata adatta
RICCETTA: A me queste altre
CIABATTINO: Ottima scelta
MUCCHINA: Oh sono così belle
CIABATTINO: Già, un ottimo affare
RICCETTA: Uh sono così comode
CIABATTINO: Ve le incarto o le lasciate ai piedi?
MUCCHINA: Io le indosso direttamente grazie
CIABATTINO: Com’ella preferisce
RICCETTA: Anche io
CIABATTINO: Perfetto, ecco il conto
MUCCHINA: Ecco i soldini
CIABATTINO: Ecco il resto
RICCETTA: Grazie
CIABATTINO: Grazie a voi
MUCCHINA: Arrivederci
CIABATTINO: Arrivederci
RICCETTA: Arrivederci
CIABATTINO: Buona giornata e per qualunque cosa io sono qui



9.

Riccetta e Mucchina si sentivano proprio eleganti con le loro scarpe nuove e pensarono che forse avrebbero dovuto dare una sistemata alle loro capigliature. C’era una parrucchiera proprio dappresso, entrarono senza indugio.

RICCETTA: Buongiorno
PARRUCCHIERA: Buongiorno
MUCCHINA: Buongiorno
PARRUCCHIERA: Cosa posso fare per voi?
RICCETTA: Vorremmo acconciare i capelli alla moda
PARRUCCHIERA: Benissimo, ho proprio un attimo di tempo da dedicarvi, qui ci sono alcune riviste, volete guardarle?
MUCCHINA: Oh sì, grazie
PARRUCCHIERA: Bene, io intanto preparo shampoo, balsamo e creme ricostituenti
RICCETTA: Grazie, lei cosa ci consiglia?
PARRUCCHIERA: Mah, vado ad estro personale?
MUCCHINA: Oh sì, se le fa piacere
PARRUCCHIERA: Benissimo, accomodatevi
RICCETTA: Uh che rilassante
PARRUCCHIERA: Questo è un trattamento rigenerante
MUCCHINA: Ah che divertente
PARRUCCHIERA: Questo è uno shampoo illuminante
RICCETTA: Che bello
PARRUCCHIERA: Comincio a tagliare, va bene?
MUCCHINA: Sì sì
PARRUCCHIERA: Sicure?
RICCETTA: Sì sì
PARRUCCHIERA: Ecco qua, vi piace?
MUCCHINA: Oh siamo molto alla moda così?
PARRUCCHIERA: Oh sì sì
RICCETTA: Beh se lo dice lei
PARRUCCHIERA: Vi preparo il conto?
MUCCHINA: Ecco questi sono i soldini
PARRUCCHIERA: E questo è il resto, buona giornata



10.

Riccetta e Mucchina si erano svegliate presto quella mattina ma, tra una faccenda e l’altra, arrivarono tardissimo in spiaggia e non c’era più posto da nessuna parte, si consolarono prendendo un caffè nel bar del lido accanto al lungomare.

MUCCHINA: Buongiorno
BARISTA: Buongiorno
RICCETTA: Vorremmo un caffè per favore
BARISTA: A quest’ora?
MUCCHINA: Perché, a quest’ora non si prende il caffè?
BARISTA: Io suggerirei un aperitivo
RICCETTA: Va bene ci porti un aperitivo
BARISTA: Gradite anche qualche stuzzichino?
MUCCHINA: Mah…
BARISTA: Qui abbiamo ottimi dolciumi e salatini
RICCETTA: E proviamo questi stuzzichini
BARISTA: Ah benissimo
MUCCHINA: Può portarmi anche un bicchiere d’acqua?
BARISTA: Non mancherò
RICCETTA: Anche a me per favore
BARISTA: Ecco a voi
MUCCHINA: Velocissima
BARISTA: Grazie, ecco il conto
RICCETTA: Ecco i soldini
BARISTA: Ecco il resto



11.

Riccetta e Mucchina si erano svegliate presto quella mattina ma non fecero in tempo ad andare al mare, lessero il giornale e consultarono l’inserto, compilarono le parole crociate, rimirarono le belle scarpe e decisero di fare una gita, andarono dunque alla fermata dell’autobus e si ritrovarono in montagna, dove l’aria era fresca.
Si accomodarono su delle panchine vicino ad un torrente, mangiarono i panini imbottiti acquistati in rosticceria e si addormentarono.
Vennero svegliate dal suono di trombe e tamburi: c’era una fiera paesana con tanto di giostra medievale, decisero di andare a vedere.
Camminarono un po’ e si trovarono nel bel mezzo di una rievocazione storica con tanto di mercatini, Riccetta e Mucchina decisero di dare un’occhiatina e in men che non si dica acquistarono un regalino, un pensierino, un oggettino, assaggiarono una specialità locale, qualche ghiottoneria e bevvero succhi di frutta e frappè.
Alla fine della fiera si trovarono con una bella protezione solare, tanti regalini e pacchettini, un doposole, biglietti dell’autobus, un giornale, un inserto, scarpe nuove, una capigliatura da dimenticare, parole crociate da compilare e senza più soldini da spendere.
Si guardarono ridendo e decisero di ritornare a casa, così bardate e cariche.



12.

Quando Riccetta e Mucchina tornarono a casa la trovarono invasa da lumache nudacchie, vespe e calabroni intenti ad organizzare feste e cenoni.
Si guardarono sospirando e andarono in collina, in attesa che gli insetti si stancassero di festeggiare nella loro magione.
Aspetta aspetta, niente si muoveva, così Riccetta e Mucchina si guardarono ridendo e dissero:
“Che bell’idea è stata andare al mare!”


martedì 26 febbraio 2019

Giulia alla scoperta dell’Umbria


Giulia alla scoperta dell’Umbria

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà

È una regione dell’Italia Centrale
Non ha confini marini o politici
Ma soltanto terrestri

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà

Ad Est confina con le Marche
Ad Ovest con la Toscana
E a Sud con il Lazio

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà

Terni e Perugia sono i capoluoghi
Ma molte sono le città importanti
Da Orvieto fino a Spoleto

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà

Abitata dai tempi più remoti
Ha una foresta pietrificata,
Cascate e tanti fiumi

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà

È il cuore verde d’Italia
Con tante valli, colline e borghi
E bellissimi teatri

Giulia alla scoperta dell’Umbria
Tante cose imparerà



lunedì 25 febbraio 2019

Il Leontopo Arslan a Tivoli


Il Leontopo Arslan a Tivoli

Il Leontopo Arslan gironzolando di qua e di là
Tra spazio e tempo se ne va
È un cronocosmonauta e questo lo sai già
Arriva a Tivoli nel Lazio e sai che fa?
Mangia con sabini, romani e tiburtini
Al Tempio di Ercole Vincitore
Assiste ad una lite tra Guelfi e Ghibellini
Quindi gioca tra le cascate a Villa d’Este
Poi incontra austriaci e francesi a Rocca Pia
Sorbisce un cappuccino al Tempio della Sibilla

domenica 24 febbraio 2019

Il cubo rosso


Il cubo rosso

C’era una volta e c’è ancor oggi un cubo rosso piccolo piccolo che aveva la capacità di diventare grosso grosso tutte le volte che gli andava a genio.
Quando dormiva era talmente minuscolo da poter comodamente stare sull’unghia di una mano ma quando si ingrandiva… oh poteva entrarci dentro anche un grattacielo e uno stadio e una mandria di bufali.
Un bel giorno il cubo rosso si trovò nel bel mezzo di una tempesta così potente ma così potente che lo portò fuori dal buco nell’ozono e il cubo rosso si trovò ad orbitare intorno alla Terra nello spazio galattico.

sabato 23 febbraio 2019

Giulietta incontra Peltro Peltrino


Giulietta incontra Peltro Peltrino

Giulietta sta bevendo un bicchiere d’acqua di fonte quando incontra Peltro Peltrino

“Ciao”
“Ciao”
“Che fai di bello”
“Sto bevendo acqua di fonte purissima”
“Ah, è buona?”
“Ottima”
“A me non piace l’acqua”
“E cosa ti piace?”
“Il succo d’arancia, di pompelmo e di mirtillo”
“Io preferisco l’acqua, è così dissetante”
“Ma è proprio acqua di fonte?”
“Sì”
“Vabbè potrei anche assaggiarla”
“Ah ecco, ne vuoi un bicchiere anche tu?”
“Oh ma giusto per farti contenta”

venerdì 22 febbraio 2019

Il cane, il gatto e il cavallo


Il cane, il gatto e il cavallo

C’era una volta, e molti pensano che ci sia ancora, un campo di zucche incantate dove era possibile osservare trampolieri bianchi e luminosi, lucciole anche in inverno e insetti color arcobaleno.
Un bel giorno il Cane, il Gatto e il Cavallo si trovarono a passare da lì e non videro, così ad un primo sguardo, niente di strano per cui continuarono a camminare finché ad un certo punto si sentirono stanchi ma così spossati da non farcela più e decisero di riposare un po’.
Poco prima di addormentarsi il campo di zucche si animò d’incanto e tutto prese forma, c’era una sorgente, un fiume, e anche un castello con un leone che pareva di pietra ma che si mosse con sinuosa lentezza e li raggiunse, invitandoli con gentilezza ad entrare in una sontuosissima dimora. Quello che accadde dopo non è dato sapere perché il Cane, il Gatto e il Cavallo si svegliarono proprio dove pensavano di non essersi addormentati e intorno a loro non videro niente, ma proprio niente, di insolito.

giovedì 21 febbraio 2019

Giulietta incontra Ferra Ferratella


Giulietta incontra Ferra Ferratella

Giulietta sta cercando di capire cosa fare quando incontra Ferra Ferratella.

“Ciao”
“Ciao”
“Che fai di bello?”
“Non lo so e tu?”
“Sto preparando le ferratelle”
“Uhm… cosa sono?”
“Dolci abruzzesi molto buoni”
“Ah sì’”
“Già, li vuoi assaggiare?”
“Sìììì”
“Come sono?”
“Squisiti”
“Vuoi imparare a prepararli?”
“Preferisco mangiarli”
“Ah beh”

mercoledì 20 febbraio 2019

Scimmietta e Scimpanzé da 1 a 5 completo


Scimmietta e Scimpanzé

1.
C’era una volta, e c’è ancora, un meraviglioso parco dove vivono tantissimi animali e ci sono piante di tutte le specie, fiori meravigliosi e alberi maestosi.
Tra queste bellezze naturali Scimmietta si dondolava strillando da un albero all’altro e faceva dispetti a chi incontrava per il gusto di farlo. Non lo faceva con cattiveria, è che proprio non poteva farne a meno e quasi tutti ridevano con lei, tanto non erano mai cose sgradevoli. Una volta aveva fatto il solletico ad un ghepardo che russava, un’altra si era divertita a smuovere le foglie sotto il naso ad un babbuino che stava starnutendo e così via.
Un bel giorno decise di fare un dispetto a Scimpanzé ma lui non aveva il senso dell’umorismo e si arrabbiò moltissimo. Cominciò a gridare e rincorrerla tra gli alberi, Scimmietta è piccola, veloce e agilissima ma Scimpanzé è grande, grosso e molto forte, averlo alle calcagna non è una buona idea. Proprio mentre stava per acciuffarla arrivarono Pappagheno Pappagallo e Pappaghena Pappagalla che decisero di intervenire.



2.

PAPPAGHENA: Scimpanzé che stai facendo?
SCIMPANZÉ: Oh Pappaghena e Pappaghena, buongiorno… se prendo quella dispettosa di Scimmietta le farò passare la voglia di scherzare!
PAPPAGHENO: Scimpanzé ma insomma! Tu sei un gigante in confronto a lei e che ti ha fatto di così terribile?
PAPPAGHENA: Già, non ti vergogni a prendertela con chi è più piccolo di te? Dovresti difenderla piuttosto!
SCIMPANZÉ: Mi ha fatto un dispetto!
SCIMMIETTA: Non volevo farti arrabbiare Scimpanzé, non pensavo che riempire di fiori il tuo ramo sarebbe stata una tragedia
SCIMPANZÉ: Eh ma ti dimentichi di dire che tra i fiori c’erano anche le vespe e per un pelo non mi hanno riempito di pizzichi!
SCIMMIETTA: Non lo hanno fatto perché ho gridato per avvertirti!
PAPPAGHENA: Scimmietta ti ha chiesto scusa e per farsi perdonare ti porterà un casco di ottime banane
PAPPAGHENO: Adesso però fate pace
3.

Scimpanzé, grugnendo un po’, si lasciò convincere da Pappagheno e Pappaghena.
In effetti non si era proprio reso conto di quanto lui fosse più forzuto di Scimmietta e che non avrebbe dovuto, per nessun motivo, torcerle neanche un capello ma quando si arrabbiava non capiva più niente.
Si vergognò anche se, a dire il vero, Scimmietta lo aveva proprio fatto arrabbiare e se ne andò mogio mogio verso il suo ramo che era, peraltro, infestato di vespe.
Decise di spostarsi provvisoriamente su un altro ramo, prima di tornare sul suo albero avrebbe dovuto convincere le vespe a spostarsi da un’altra parte e non sarebbe stata impresa facile.
Per prima cosa si procurò fiori e un po’ di miele e li posizionò su un albero a creare una specie di percorso olfattivo che, sperava, sarebbe stato irresistibile per gli alati, aculeati, ronzanti e pungenti, insetti.
Dopodiché chiese al Gruccione, noto predatore delle vespe, di aiutarlo a spaventarle così che potesse tornare a dormire sul suo ramo ma non fu facile convincerlo.

SCIMPANZÉ: Caro Gruccione, come stai? Ti stavo proprio cercando…
GRUCCIONE: Scimpanzé… l’ultima volta che mi hai cercato ho rischiato di finire nella trappola di pirati e corsari
SCIMPANZÉ: Eh, hai ragione, scusami tanto sai
GRUCCIONE: Che vuoi stavolta?
SCIMPANZÉ: Conosci Scimmietta?
GRUCCIONE: La dispettosissima Scimmietta intendi?
SCIMPANZÉ: Sì lei
GRUCCIONE: Oh, mi è troppo simpatica… è dispettosissima però mi fa tanto ridere
SCIMPANZÉ: Sai che ha combinato al mio ramo?
GRUCCIONE: Ti ha fatto uno dispetto?
SCIMPANZÉ: E che dispetto!
GRUCCIONE: Figurati, col tuo senso dell’umorismo l’avrai presa benissimo immagino
SCIMPANZÉ: Perché? Non ce l’ho io il senso dell’umorismo?
GRUCCIONE: No, sei noiosissimo, ti arrabbi anche se ti fanno un regalo
SCIMPANZÉ: Vabbè, senti…
GRUCCIONE: Insomma che ti ha combinato?
SCIMPANZÉ: Mi ha riempito il ramo di vespe
GRUCCIONE: Di vespe?
SCIMPANZÉ: Beh, veramente di fiori ma sotto i fiori c’era un nido di vespe e adesso loro trovano tanto comodo il mio ramo
GRUCCIONE: Ah ecco, e ti hanno punto?
SCIMPANZÉ: Niente di che ma insomma
GRUCCIONE: Hai provato a metterci l’aloe vera?
SCIMPANZÉ: L’aloe vera?
GRUCCIONE: Sì, pare sia una specie di panacea
SCIMPANZÉ: Di panache?
GRUCCIONE: Panacea panacea… vuol dire che cura praticamente tutto
SCIMPANZÉ: Ah ecco… no ma il punto non è quello
GRUCCIONE: Guarda che il punto, come lo chiami tu, lo avevo già capito: vuoi tornare sul tuo ramo ma non sai come fare
SCIMPANZÉ: Già, ho messo un po’ di miele e fiori sull’albero sperando di riuscire ad invogliarle a scendere ma mangiano il miele e tornano sul mio ramo
GRUCCIONE: Già già è un bel problema
SCIMPANZÉ: Tu che ne pensi?
GRUCCIONE: Hai fatto del male a Scimmietta?
SCIMPANZÉ: No, l’ho rincorsa ma poi sono arrivati Pappagheno e Pappaghena e mi hanno fatto capire che ero proprio scemo
GRUCCIONE: Beh, prima di aiutarti chiederò conferma della tua versione a loro e se hai torto anche solo un peletto a Scimmietta puoi tranquillamente cercare un altro ramo
SCIMPANZÉ: Va bene va bene
GRUCCIONE: Ciao



4.

Mentre Gruccione andava a chiedere delucidazioni a Pappagheno e Pappaghena, Scimmietta cercava di capire come fare a trovare un casco di banane.
Una o due banane non sarebbero state un grande problema ma un intero casco… beh non sarebbe certo stata un’impresa facile.
Non poteva esimersi perché Pappagheno e Pappaghena l’avevano difesa da Scimpanzé ma…
Pensa che ti ripensa non riuscì a trattenersi dal pensare anche ad un qualche dispetto.
Certo che Scimpanzé non l’avrebbe presa bene ma lei in fondo l’aveva avvertito e poi un paio di punturine di vespa non sono poi così dolorose.
Aveva forse esagerato?
Ma quello non rideva mai e faceva sempre tutto da solo e si sentiva tanto importante, uffa che noia.
No, non avrebbe dovuto fargli alcun dispetto… anche se, forse, se avesse trovato un casco di banane e le avesse farcite con un po’ di peperoncino piccante…
Assolutamente fuori discussione, sarebbe riuscita a rimediare il casco di banane e basta.
Basta basta basta.
Però che faccia aveva fatto Scimpanzé, le veniva ancora da ridere, buffissimo….
Quasi avesse sentito i suoi pensieri, Pappaghena si avvicinò a Scimmietta senza che lei se ne avvedesse.

PAPPAGHENA: Scimmietta stai andando a cercare il casco di banane per Scimpanzé?
SCIMMIETTA: Oh ciao Pappaghena, eh sì sì
PAPPAGHENA: Non avrai mica intenzione di fargli un altro scherzo, vero?
SCIMMIETTA: Eh? Io? Veramente, ecco, no no, certo
PAPPAGHENA: Scimmietta Scimmietta lascia stare Scimpanzé, lo sai non ha voglia di giocare e scherzare con te
SCIMMIETTA: Non ha proprio voglia di scherzare con nessuno mi pare
PAPPAGHENA: E infatti è così, magari un giorno incontrerà una Scimpanzé che gli cambierà quel carattere burbero e scontroso che ha e gli piaceranno anche gli scherzi ma adesso lascialo stare nella sua malinconia
SCIMMIETTA: Ma perché? La vita è così divertente!
PAPPAGHENA: Scimmietta tu sei simpatica a tutti quanti perché vedi il bello ovunque… lui no, è sempre imbronciato e sicuramente spesso si sente solo
SCIMMIETTA: Va bene gli porterò il casco di banane senza scherzi
PAPPAGHENA: Va bene ma, così, tanto per farti compagnia, starò con te fino a che non gliel’avrai consegnato
SCIMMIETTA: Non ti fidi di me?
PAPPAGHENA: Di te sì è di quello spiritello dispettoso che ogni tanto prende il sopravvento su di te che mi fido poco
SCIMMIETTA: Ah ehm va bene va bene ho capito



5.

Gruccione, Pappagheno, Pappaghena e Scimmietta arrivarono simultaneamente da Scimpanzé, quasi si fossero dati un appuntamento.
Pappagheno aveva rassicurato Gruccione e Pappaghena aveva controllato che Scimmietta non facesse qualche altro scherzetto a Scimpanzé.

SCIMMIETTA: Ciao Scimpanzé, ecco il casco di banane, spero che tu non ti sia offeso troppo e che un giorno, magari quando ti innamorerai, riuscirai a giocare e scherzare insieme a noi senza arrabbiarti sempre così tanto
SCIMPANZÉ: Grazie per il casco di banane, tieni mangiane anche tu e spero che un giorno capirai che certi scherzi non sono graditi. Il mio ramo è occupato da una tribù di vespe e io debbo stare su un altro ramo per colpa tua, senza contare che mi hanno punto
PAPPAGHENO: Scimmietta, hai ragione a dire che Scimpanzé è un po’ musone ma lo scherzo che gli hai fatto è un po’ pesante. Vedi che non è cattivo? Vuole dividere con te anche le banane
GRUCCIONE: Dai Scimpanzé ti aiuterò a liberare il tuo ramo ma tra qualche tempo, per il momento voglio essere sicuro che non ti arrabbierai più con Scimmietta oppure….
SCIMPANZÉ: Va bene, va bene, ho capito, cercherò di smussare un po’ alcuni lati del mio carattere
PAPPAGHENA: Ecco bravo, adesso dai un bacetto a Scimmietta
SCIMMIETTA: Ehm potremmo evitare il bacetto? Non mi piace molto essere sbaciucchiata…

Tutti scoppiarono in una sonora risata e Scimmietta capì che non era necessario essere dispettosi per ridere insieme agli altri.









martedì 19 febbraio 2019

Giulietta incontra Dingo Dinghetto


Giulietta incontra Dingo Dinghetto

Giulietta sta ascoltando musica quando incontra Dingo Dinghetto.

“Ciao”
“Ciao”
“Che fai di bello?”
“Sto ascoltando musica”
“Ah e che musica ascolti?”
“Musica classica”
“Ah e sai quali sono gli elementi fondamentali?”
“No, quali sono?”
“Armonia, ritmo e melodia”
“Davvero?”
“Sì, c’è anche il timbro, ad essere precisi”
“Wow”