Scimmietta e Scimpanzé
1.
C’era una volta, e c’è ancora, un
meraviglioso parco dove vivono tantissimi animali e ci sono piante di tutte le
specie, fiori meravigliosi e alberi maestosi.
Tra queste bellezze naturali Scimmietta
si dondolava strillando da un albero all’altro e faceva dispetti a chi
incontrava per il gusto di farlo. Non lo faceva con cattiveria, è che proprio
non poteva farne a meno e quasi tutti ridevano con lei, tanto non erano mai
cose sgradevoli. Una volta aveva fatto il solletico ad un ghepardo che russava,
un’altra si era divertita a smuovere le foglie sotto il naso ad un babbuino che
stava starnutendo e così via.
Un bel giorno decise di fare un dispetto
a Scimpanzé ma lui non aveva il senso dell’umorismo e si arrabbiò moltissimo.
Cominciò a gridare e rincorrerla tra gli alberi, Scimmietta è piccola, veloce e
agilissima ma Scimpanzé è grande, grosso e molto forte, averlo alle calcagna
non è una buona idea. Proprio mentre stava per acciuffarla arrivarono
Pappagheno Pappagallo e Pappaghena Pappagalla che decisero di intervenire.
2.
PAPPAGHENA: Scimpanzé che stai facendo?
SCIMPANZÉ: Oh Pappaghena e Pappaghena,
buongiorno… se prendo quella dispettosa di Scimmietta le farò passare la voglia
di scherzare!
PAPPAGHENO: Scimpanzé ma insomma! Tu sei
un gigante in confronto a lei e che ti ha fatto di così terribile?
PAPPAGHENA: Già, non ti vergogni a
prendertela con chi è più piccolo di te? Dovresti difenderla piuttosto!
SCIMPANZÉ: Mi ha fatto un dispetto!
SCIMMIETTA: Non volevo farti arrabbiare
Scimpanzé, non pensavo che riempire di fiori il tuo ramo sarebbe stata una
tragedia
SCIMPANZÉ: Eh ma ti dimentichi di dire
che tra i fiori c’erano anche le vespe e per un pelo non mi hanno riempito di
pizzichi!
SCIMMIETTA: Non lo hanno fatto perché ho
gridato per avvertirti!
PAPPAGHENA: Scimmietta ti ha chiesto
scusa e per farsi perdonare ti porterà un casco di ottime banane
PAPPAGHENO: Adesso però fate pace
3.
Scimpanzé, grugnendo un po’, si lasciò
convincere da Pappagheno e Pappaghena.
In effetti non si era proprio reso conto
di quanto lui fosse più forzuto di Scimmietta e che non avrebbe dovuto, per
nessun motivo, torcerle neanche un capello ma quando si arrabbiava non capiva
più niente.
Si vergognò anche se, a dire il vero,
Scimmietta lo aveva proprio fatto arrabbiare e se ne andò mogio mogio verso il
suo ramo che era, peraltro, infestato di vespe.
Decise di spostarsi provvisoriamente su
un altro ramo, prima di tornare sul suo albero avrebbe dovuto convincere le
vespe a spostarsi da un’altra parte e non sarebbe stata impresa facile.
Per prima cosa si procurò fiori e un po’
di miele e li posizionò su un albero a creare una specie di percorso olfattivo
che, sperava, sarebbe stato irresistibile per gli alati, aculeati, ronzanti e pungenti,
insetti.
Dopodiché chiese al Gruccione, noto
predatore delle vespe, di aiutarlo a spaventarle così che potesse tornare a dormire
sul suo ramo ma non fu facile convincerlo.
SCIMPANZÉ: Caro Gruccione, come stai? Ti
stavo proprio cercando…
GRUCCIONE: Scimpanzé… l’ultima volta che
mi hai cercato ho rischiato di finire nella trappola di pirati e corsari
SCIMPANZÉ: Eh, hai ragione, scusami
tanto sai
GRUCCIONE: Che vuoi stavolta?
SCIMPANZÉ: Conosci Scimmietta?
GRUCCIONE: La dispettosissima Scimmietta
intendi?
SCIMPANZÉ: Sì lei
GRUCCIONE: Oh, mi è troppo simpatica… è
dispettosissima però mi fa tanto ridere
SCIMPANZÉ: Sai che ha combinato al mio
ramo?
GRUCCIONE: Ti ha fatto uno dispetto?
SCIMPANZÉ: E che dispetto!
GRUCCIONE: Figurati, col tuo senso dell’umorismo
l’avrai presa benissimo immagino
SCIMPANZÉ: Perché? Non ce l’ho io il
senso dell’umorismo?
GRUCCIONE: No, sei noiosissimo, ti
arrabbi anche se ti fanno un regalo
SCIMPANZÉ: Vabbè, senti…
GRUCCIONE: Insomma che ti ha combinato?
SCIMPANZÉ: Mi ha riempito il ramo di
vespe
GRUCCIONE: Di vespe?
SCIMPANZÉ: Beh, veramente di fiori ma sotto
i fiori c’era un nido di vespe e adesso loro trovano tanto comodo il mio ramo
GRUCCIONE: Ah ecco, e ti hanno punto?
SCIMPANZÉ: Niente di che ma insomma
GRUCCIONE: Hai provato a metterci l’aloe
vera?
SCIMPANZÉ: L’aloe vera?
GRUCCIONE: Sì, pare sia una specie di
panacea
SCIMPANZÉ: Di panache?
GRUCCIONE: Panacea panacea… vuol dire
che cura praticamente tutto
SCIMPANZÉ: Ah ecco… no ma il punto non è
quello
GRUCCIONE: Guarda che il punto, come lo
chiami tu, lo avevo già capito: vuoi tornare sul tuo ramo ma non sai come fare
SCIMPANZÉ: Già, ho messo un po’ di miele
e fiori sull’albero sperando di riuscire ad invogliarle a scendere ma mangiano
il miele e tornano sul mio ramo
GRUCCIONE: Già già è un bel problema
SCIMPANZÉ: Tu che ne pensi?
GRUCCIONE: Hai fatto del male a
Scimmietta?
SCIMPANZÉ: No, l’ho rincorsa ma poi sono
arrivati Pappagheno e Pappaghena e mi hanno fatto capire che ero proprio scemo
GRUCCIONE: Beh, prima di aiutarti
chiederò conferma della tua versione a loro e se hai torto anche solo un
peletto a Scimmietta puoi tranquillamente cercare un altro ramo
SCIMPANZÉ: Va bene va bene
GRUCCIONE: Ciao
4.
Mentre Gruccione andava a chiedere
delucidazioni a Pappagheno e Pappaghena, Scimmietta cercava di capire come fare
a trovare un casco di banane.
Una o due banane non sarebbero state un
grande problema ma un intero casco… beh non sarebbe certo stata un’impresa
facile.
Non poteva esimersi perché Pappagheno e
Pappaghena l’avevano difesa da Scimpanzé ma…
Pensa che ti ripensa non riuscì a
trattenersi dal pensare anche ad un qualche dispetto.
Certo che Scimpanzé non l’avrebbe presa bene
ma lei in fondo l’aveva avvertito e poi un paio di punturine di vespa non sono
poi così dolorose.
Aveva forse esagerato?
Ma quello non rideva mai e faceva sempre
tutto da solo e si sentiva tanto importante, uffa che noia.
No, non avrebbe dovuto fargli alcun
dispetto… anche se, forse, se avesse trovato un casco di banane e le avesse farcite
con un po’ di peperoncino piccante…
Assolutamente fuori discussione, sarebbe
riuscita a rimediare il casco di banane e basta.
Basta basta basta.
Però che faccia aveva fatto Scimpanzé,
le veniva ancora da ridere, buffissimo….
Quasi avesse sentito i suoi pensieri, Pappaghena
si avvicinò a Scimmietta senza che lei se ne avvedesse.
PAPPAGHENA: Scimmietta stai andando a
cercare il casco di banane per Scimpanzé?
SCIMMIETTA: Oh ciao Pappaghena, eh sì sì
PAPPAGHENA: Non avrai mica intenzione di
fargli un altro scherzo, vero?
SCIMMIETTA: Eh? Io? Veramente, ecco, no
no, certo
PAPPAGHENA: Scimmietta Scimmietta lascia
stare Scimpanzé, lo sai non ha voglia di giocare e scherzare con te
SCIMMIETTA: Non ha proprio voglia di
scherzare con nessuno mi pare
PAPPAGHENA: E infatti è così, magari un
giorno incontrerà una Scimpanzé che gli cambierà quel carattere burbero e
scontroso che ha e gli piaceranno anche gli scherzi ma adesso lascialo stare
nella sua malinconia
SCIMMIETTA: Ma perché? La vita è così divertente!
PAPPAGHENA: Scimmietta tu sei simpatica
a tutti quanti perché vedi il bello ovunque… lui no, è sempre imbronciato e
sicuramente spesso si sente solo
SCIMMIETTA: Va bene gli porterò il casco
di banane senza scherzi
PAPPAGHENA: Va bene ma, così, tanto per
farti compagnia, starò con te fino a che non gliel’avrai consegnato
SCIMMIETTA: Non ti fidi di me?
PAPPAGHENA: Di te sì è di quello spiritello
dispettoso che ogni tanto prende il sopravvento su di te che mi fido poco
SCIMMIETTA: Ah ehm va bene va bene ho
capito
5.
Gruccione, Pappagheno, Pappaghena e
Scimmietta arrivarono simultaneamente da Scimpanzé, quasi si fossero dati un
appuntamento.
Pappagheno aveva rassicurato Gruccione e
Pappaghena aveva controllato che Scimmietta non facesse qualche altro
scherzetto a Scimpanzé.
SCIMMIETTA: Ciao Scimpanzé, ecco il casco
di banane, spero che tu non ti sia offeso troppo e che un giorno, magari quando
ti innamorerai, riuscirai a giocare e scherzare insieme a noi senza arrabbiarti
sempre così tanto
SCIMPANZÉ: Grazie per il casco di banane,
tieni mangiane anche tu e spero che un giorno capirai che certi scherzi non
sono graditi. Il mio ramo è occupato da una tribù di vespe e io debbo stare su
un altro ramo per colpa tua, senza contare che mi hanno punto
PAPPAGHENO: Scimmietta, hai ragione a
dire che Scimpanzé è un po’ musone ma lo scherzo che gli hai fatto è un po’ pesante.
Vedi che non è cattivo? Vuole dividere con te anche le banane
GRUCCIONE: Dai Scimpanzé ti aiuterò a
liberare il tuo ramo ma tra qualche tempo, per il momento voglio essere sicuro che
non ti arrabbierai più con Scimmietta oppure….
SCIMPANZÉ: Va bene, va bene, ho capito,
cercherò di smussare un po’ alcuni lati del mio carattere
PAPPAGHENA: Ecco bravo, adesso dai un
bacetto a Scimmietta
SCIMMIETTA: Ehm potremmo evitare il
bacetto? Non mi piace molto essere sbaciucchiata…
Tutti scoppiarono in una sonora risata e
Scimmietta capì che non era necessario essere dispettosi per ridere insieme
agli altri.
Nessun commento:
Posta un commento