venerdì 4 giugno 2021

Racconti di città. I leoni cardinali

 

I leoni cardinali

 

C’era una volta e c’è ancora un borgo antico e un po’ moderno dove Garibaldi vinse una battaglia e ora la gente passeggia e si trastulla fino a notte tarda.

In questo borgo molto carino c’è una piazza che ha fatto divertire i bambini di ogni generazione.

 Prima vi giocavano a cerchio, palla, ruzza o acchiaparella ma un bel giorno ecco arrivare quattro bei leoni di marmo bianco, maestosi e mansueti.

 Ai leoni piacque quella piazza, popolare ed elegante al contempo e si misero in cerchio. No, non a fare il girotondo ma intrecciando le code, schiena a schiena ad angolo retto di 90°, in forma di + perché ognuno di loro ha una particolare predilezione. Oriens, anche detto Oriente, ama ammirare le prime luci del giorno e tutte le mattine si sveglia presto o prestissimo a seconda della stagione – più tardi in inverno e prima in estate – per godere quel meraviglioso spettacolo naturale e quindi guarda sempre verso Est, all’opposto di Occidens, anche detto Occidente, un gran dormiglione che ha una vera passione per il tramonto per cui rivolge lo sguardo sempre verso Ovest; Meridies, anche detto Meridione, invece è molto freddoloso e non ama punto l’inverno bensì si crogiola volentieri al bel sole meridionale e si è posizionato in modo tale da poter volgere lo sguardo sempre a Sud, proprio al contrario di Septem Triones, anche detto Settentrione, che si scalda tra sette buoi e vuol ben mirare al Nord.

I quattro leoni cardinali, ben saldi nelle loro posizioni, ogni tanto fanno una chiacchierata con l’Eroe dei Due Mondi, il corsaro Giuseppe Garibaldi, che solcò mari e attraverso monti e pianure, steppe e radure in tutto il globo terrestre, cioè la Terra, che in realtà non è una sfera bensì un geode un po’ schiacciato ai poli.

Garibaldi, che si diverte a mettere tutto in discussione, ogni tanto li manda in confusione come quel giorno in cui li chiamò e disse:

“Oriens, Meridies, Occidens, Septem Triones…”

“Generale siam qui per servirla”, rispose Oriens

“Generale siamo qui per riverirla”, rispose Occidens

“Generale siam qui per ubbidirle”, rispose Meridies

“Generale, comandi”, rispose Septem Triones con tutti e sette i buoi

“Caro Oriens, è vero che ami sempre guardare verso Est?”

“Sì certo”

“Ecco ma andando verso Est si arriva a Ovest”

“Oh e come è possibile?”, domandarono in coro

“E tu, Occidens, sai che andando sempre a Ovest arriverai ad Est?”

“Che cosa ci dici mai?” lo interrogarono i due leoni Oriens e Occidens

“Eh eh e tu sai Meridiones che andando sempre verso Sud, oltrepassato l’Equatore, andrai verso il freddo e il Polo Sud, ossia l’Antartide?”

“Dove sono i pinguini?”, chiese Meridies rabbrividendo

“Eh già”

“Ohh”, esclamarono meravigliati i leoni

“E tu Septem Triones, con tutti i tuoi sette buoi, hai mai pensato che, a Sud dell’Equatore il Nord rappresenta il caldo?”

“Oh oh, ma è vero!”

Risero i leoni cardinali che da quel giorno furono un po’ meno saldi nelle loro convinzion

 

Il più delle volte, però, i leoni cardinali, invece di parlare, si fanno cavalcare dai bambini e dalle bambine del paese che fanno loro il solletico e li rendono felici con le loro risate.

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