Attraverso Voegel Markt, la piazza del mercato, una fiera che nei fine settimana attira turisti gastronomici da quello che una volta si chiamava Benelux, e in pochi passi sono sulla via principale diretta alla stazione centrale, cattedrale ferroviaria del secolo scorso. I giornalai non hanno ancora i quotidiani stranieri, ho giusto il tempo per acquistare un caffè bibitone da sorseggiare con calma sul treno delle 6:10. mi addormento sui sedili bordeaux e arancio immediatamente dopo il passaggio del controllore che con certa soddisfazione scruta il mio costosissimo abbonamento mensile, tesserina cartacea gialla con scritte in tre lingue più la traduzione inglese sul retro. Sui vagoni salgono uomini in giacca, cravatta e laptop, donne troppo assonnate per lasciarsi guardare in volto, cicloturisti.
©2009.2020
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