“L'insalata è da condire” mi avverte Koen in una velata richiesta di quell'olietto buono di casa portato con ingegnose cure fin lì. È l'olio di oliva dal primo raccolto dell'anno, spremuto a freddo per mantenerne inalterate le proprietà nutritive. Gli ulivi che danno questi frutti crescono sul terreno argilloso tipico della Provincia Nordorientale di Roma, proprio quell'argilla dalle straordinarie qualità curative note già nell'antichità, le olive della zona nomentana sono piccole e, come ho sentito ripetere centinaia di volte dai miei genitori, dai miei nonni e forse anche dai miei bisnonni che però ero troppo piccola per ricordarmelo, se raccolte “a mano nel pieno rispetto della Natura”, donano un olio piccante, dolce e poco acido, di color verde nella prima settimana e di quel giallo oro che ricorda la luminescenza che illumina i monumenti e le campagne romane.
©2009.2020
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