Verdiana la Volpe Venusiana
C’era una volta e c’è ancora una bella
riserva naturale dove convivono più o meno pacificamente orsi, poiane, falchi,
aquile, cinghiali, gatti selvatici e tantissimi altri animali.
Nella riserva la vita scorre con ritmi
più o meno lenti a seconda delle stagioni, in estate spesso arrivano i turisti
per cui c’è sempre molto da fare, in primavera fioriscono le piante ed è tutto
un buzz bzzz di api, vespe, bombi e compagnia pungigliante che si affaccendano
per impollinare e raccogliere il nettare per l’ottimo miele, in autunno c’è un
gran viavai per raccogliere funghi, ginepro e castagne e infine, in inverno, la
neve ricopre con una lieve o spessa coltre le cime degli alberi ed è divertentissimo
scivolare giù per i pendii.
Un bel giorno arrivarono nel parco
astronomi da tutto il mondo, a quanto pareva, un’alta e poco boscosa cima era stata
individuata quale punto migliore per osservare un’eclissi di Venere e Mercurio,
evento alquanto raro, a quel che si diceva in giro.
Un trambusto insopportabile per molti
animali solitari si scatenò ma alcuni, tra qui Verdiana la Volpe, ne approfittarono
per curiosare e per ottenere cibo prelibato senza doversene procurare anche se
talvolta vi erano degli inconvenienti e terribili indigestioni.
Verdiana aveva imparato che è meglio non
accettare cibo dagli sconosciuti e così si limitava, si fa per dire, ad
osservare il cielo chiedendo ai convenuti di poter guardare ora questa ora
quella strumentazione particolare. Ad un certo punto, anticipando alquanto i
calcoli scientifici, si mise a guaiolare svegliando così tutti quelli che erano
andati a riposare un po’ e… che sorpresa quando guardarono nei loro telescopi: lo
spettacolo dell’eclissi stava proprio per iniziare!
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