lunedì 16 settembre 2019

Nora la Nottola


Nora la Nottola

C’era una volta e c’è ancora uno splendido parco con tantissime grotte, gole e cavità in cui arrivavano speleologi, cronobiologi e geologi da tutto il mondo per studiare stalattiti, stalagmiti, cavità carsiche, laghetti, stillicidi e tantissimi altri fenomeni che si possono osservare soltanto lì.
In questo luogo abitano molte specie di animali dette ipogee, dunque che vivono in ambienti sotterranei, tra cui la salamandrina dagli occhiali, il geotritone italiano e moltissimi pipistrelli che si trovano a proprio agio e felicemente.
“Io qui non ci voglio più stare!”
Beh, quasi tutti.
Questa era infatti la voce di Nora, la Nottola, che detesta vivere nell’ambiente chiuso e ristretto delle grotte. A ben guardare sarebbe ideale per lei ma, chissà perché, si sente oppressa ed incompresa tra quegli splendori.
“Io tra queste quattro mura sono infelice, voglio andare ad esplorare il mondo”
“Ma Nora, Noruccia, e dove?”, le chiedeva ora questi ora quell’altro.
“Non lo so, altrove”, rispondeva sempre piccata.
Un giorno decise di appostarsi vicino a dove aveva notato un andirivieni di turisti e, quando la porta si aprì, scappò via lontano verso il mondo infinito.
Dopo qualche tempo e molto vagabondare, tante avventure e molte storie da raccontare, si stufò di far vita girovaga e decise di tornare nella sua grotta, che era, a dire il vero, piuttosto ampia… beh, quasi quanto un’intera città, non troppo grande ma neanche troppo piccola. Non sapeva, però, come fare per ritrovar l’entrata. Pensa che ti ripensa, decise di seguire un gruppo di turisti e, quando la porta si aprì… ecco che Nora riuscì a tornare. I suoi amici e parenti lì per lì la accolsero tiepidamente: erano offesi e feriti, era andata via senza dire niente, lasciare un bigliettino, organizzare una festa, senza contare che non aveva neanche spedito una cartolina o un messaggio, insomma era sparita e ora sperava di tornare, dopo tutte le preoccupazioni che avevano patito, come se nulla fosse accaduto. Nora la Nottola sulle prime si sentì confusa, poi indispettita ma infine riconquistò l’amore, l’amicizia e la simpatia degli altri senza rinunciare ad esplorare il mondo fuori dalla grotta in cui rientrava e riusciva sempre utilizzando lo stesso metodo.


Nessun commento:

Posta un commento