domenica 1 settembre 2019

Berta Bertuccia


Berta Bertuccia

C’era una volta e c’è ancora, un grandissimo parco naturale in Africa dove molti animali selvatici delle più diverse forme e colori convivono abbastanza pacificamente anche se a volte tendono a litigare per questioni apparentemente insulse quali, ad esempio, il colore della carbonella per un barbecue.
C’è da dire che vi sono taluni, tra cui Baldo il Bradipo e Bernardino Babbuino, che poco amano discutere in generale.
A dire il vero, a loro non interessa proprio per niente e ogni qual volta sentono bisticciare si rifugiano vicino a qualche bel baobab che, come è noto e arcinoto, sono particolarmente saggi e poco inclini a litigare.
Neanche Berta la Bertuccia osa litigare vicino ad un baobab e questo la dice lunga perché è più che risaputo che Berta la Bertuccia non perderebbe mai e poi mai l’occasione per un gustoso battibecco.
Un giorno nel parco si udì un tam tam di bonghi e tamburi, nessuno capiva cosa stesse accadendo e Berta la Bertuccia, curiosa per definizione e dispettosa per vocazione, partì in ricognizione. Attraversò boschi, savana e deserti, guadò fiumi e si lanciò su liane fino a che…. Beh c’è anche chi contesta questa versione dei fatti e afferma, malignamente, che effettuò semplicemente una telefonata da un rifugio dei guardiaparco ma, comunque sia, riuscì a sapere in men che non si dica che un gruppo di giovani esploratori stava arrivando per un safari fotografico.
In un baleno tutti gli animali del parco si misero in posa e, zitti zitti, cercarono di comportarsi come i giovani esploratori si aspettavano che facessero, tutti tranne, ovviamente, Berta la Bertuccia che saltellando da una liana all’altra non perse occasione di fare qualche dispettuccio rovistando tra gli zaini e le provviste ma venne presto scoperta perché non seppe resistere ad un casco di banane: ne mangiò talmente tante da fare indigestione e si addormentò, senza accorgersene, proprio accanto ad un baobab.

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