Delia Daina
C’era una volta e c’è ancora una meravigliosa
montagna con un grande parco nel cuore dell’Abruzzo in cui vivevano orsi, lupi,
caprioli, farfalle, api, cervi, elfi, folletti e tanti altri.
Un bel giorno, mentre stava
tranquillamente camminando nel bosco, Delia la Daina strillò talmente forte che
per poco non le cadde in testa un albero intero.
Tutta la popolazione del parco si radunò
a quelle grida e accorse proprio nel punto in cui Delia aveva emesso quel suono
raccapricciante, chi portando dell’acqua tante volte ci fosse stato bisogno di
spegnere un fuoco, chi un badile tante volte ci fosse stata necessità di spalare,
chi pentole sia mai ci fosse stato necessario cucinare, chi mestoli se per caso
ci fosse stato qualcosa da assaggiare, bacchette magiche che sono sempre utili,
chi miele caso mai ci fosse stato bisogno di riempire le ferratelle, chi nastri
perché c’è sempre una buona ragione per ballare con un nastro colorato, chi
gocce di rugiada che possono sempre servire per preparare qualche pozione magica
o costruire velieri con le uova, chi asciugamani che sono molto importanti per
fare autostop nelle galassie insomma tutto quello che si pensava potesse essere
utile in un’emergenza.
Il trambusto fu enorme e, quando tutti
quanti furono le furono intorno, Delia la Daina si accorse di non essere sola. Gli
occhi interrogativi le fecero capire che forse sarebbe stato opportuno spiegare
cosa stesse facendo:
“Ciao”, esclamò sommessamente guardandosi
intorno un po’ smarrita
“Ciao”, le risposero in coro
“Mi hanno detto che forse esistono altri
daini su Marte e ho provato a farmi sentire….”
A quell’esternazione, tutta la
popolazione del parco iniziò un’erudita discussione su tale eventualità e ancora
stanno discutendo sui modi più efficaci per contattarli.
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