mercoledì 30 novembre 2016

Una ballata celtica 4 (bozza)

Una ballata celtica 4 (bozza)

Il Lettore non si faccia trarre in inganno dalla pomposità della denominazione di tale agone, in realtà non è un vero e proprio ‘processo’
“Sì che lo è”
“Zitto tu!”
bensì di qualcosa di molto più simile ad un tribunale d’amore cortese medievale che, come ognun sa, veniva celebrato insieme ad un palio, giochi bellissimi, canti e balli, che ben si sarebbero intonati alle festività di Bealtaine. Raramente accadeva che durante i festeggiamenti per una ricorrenza così importante vi fosse anche un processo, e il divertimento quando c’era un processo alle intenzioni era scontato, ma un processo alle intenzioni presenti, passate e future doveva essere un vero spasso. Beh, almeno per chi era negli spalti, certamente non per quel malcapitato che doveva fare la parte dell’imputato a meno che non fosse furbo come una volpe o come un…
“…Gatto”
“Eh, non ci avevo pensato….”
“Ma io sono un gatto!”
“Un pelosetto vorrai dire”
“Oh oh oh oh apparentemente et ot certamente sembrerebbe un esemplare di ‘felis catus’ secondo la classificazione umana di Linnaeus del 1758 ot anche ‘felis silvestris catus’ se intendessimo, volessimo, cercassimo di seguire la classificazione di Schreberer risalente al 1775. Sarà dunque da valutare se possa effettivamente venir considerato un Felis della sottofamiglia Felinae della famiglia Felidae del sottordine Feliformia dell’ordine Carnivora del superordine Laurasiatheria dell’infraclasse Eutheria della sottoclasse Theria della classe Mammalia della superclasse Tetrapoda dell’infraphylum Gnathostomata del subphylum Vertebrata del phylum Chordata del superphylum Deuterostomia del sottoregno Eumetazoa del regno Animalia del dominio Eukaryota, questo sempre seguendo la classificazione umana, che come è ben noto non prende in considerazione tutto ciò che è ignoto et ot misterioso et ot segreto per essi. Indi vi sarà ben donde di comprendere se effettivamente et indubbiamente Ser Felix il Gatto sia da annoverare infra color che rispondono alla classificazione umana et ot fantastica et ot sia come all’apparenza parrebbe ma l’apparenza sovente inganna un gatto. Nel qual caso”
“Nel qual caso?”
“Ma che ha detto finora?”
“Dice che bisogna stabilire se Felix il Gatto sia un gatto, e se lo sia nella classificazione umana oppure in quella fantastica”
“Ma con tutto il daffare che ho da fare ti pare che debbo star qui a sentire una discussione sulla effettiva gattità di Felix il Gatto? È evidente, è un fatto, non mica bisogno di un patto o di un ratto per capire che Felix il Gatto è un gatto. E con tutto il daffare che ho daffare questo è proprio qualcosa che mi distoglie dal mio daffare e non è proprio un bell’affare, chissà per quanto tempo di distoglierà dal mio daffare”
“Oh oh oh orbene nel qual caso mi pare più che ovvio et più che evidente che se fosse stabilito al di là di ogni ragionevole dubbio che è un esemplare di ‘felis catus’ secondo la classificazione umana di Linnaeus del 1758 ot anche ‘felis silvestris catus’ se intendessimo, volessimo, cercassimo di seguire la classificazione di Schreberer risalente al 1775”
“Sì sì va bene per carità. Ma nel caso fosse stabilito che è un gatto in base alla classificazione umana o alla classificazione fantastica?”
“Oh oh oh certo questo è ben complicato, molto difficile capire et sapere, ordunque et adunque, se ciò fosse stabilito con certezza et aldilà di ogni ragionevole dubbio bisognerebbe accertare, appurare, decifrare, capire se abbia, abbia avuto o avrà intenzione di arrampicarsi su qualche esemplare delle nostre famiglie e dar fastidio agli scoiattoli che custodiamo. Mi par logico e per far ciò mi sembra evidente il bisogno, la necessità di un processo alle intenzioni presenti, passate et ot future”
“Ma ma ma ma ma Messer e Donna Olmo, con tutto il rispetto io so certamente chi sono. O vi par forse che uno arrivi, si guardi allo specchio, si svegli ogni mattina senza saper chi è? Sarebbe questa una abitudine un po’ bislacca, non vi pare? Se io non fossi un gatto, come effettivamente io sono, perché direi di essere un gatto in un villaggio popolato da alberi semoventi e parlanti, da personaggi inusuali nel mondo da cui provengo sapendo che effetto produca su taluni alberi il semplice nominare un animale della mia specie? E vi sembra normale ch’io non sappia chi sono? Certo che lo so, sono Felix il Gatto e dunque sono un Gatto, chiamatelo un felis silvestris catus o un felis catus ma sempre un gatto sono e rimango. O che voi non sapete chi siete?”
“Oh oh oh certo che lo so chi sono”

“E ordunque vedete? Se voi sapete chi siete, perché, nella vostra logica io non lo saprei?”

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