domenica 6 novembre 2016

Zodiaco. Vergine (terra)

Vergine (terra)

Virginia quella mattina non aveva avuto necessità di guardare fuori dalla finestra per sapere che tempo facesse perché aveva controllato le previsioni meteorologiche la sera prima e aveva di conseguenza preparato, per recarsi in ufficio, i vestiti per l’indomani, la borsa e il thermos multiplo con 127 grammi di insalata di farro, verdure al wok e tofu, una mela renetta, il mix di frutta secca composto da 10 mandorle sgusciate ma non pelate, 3 noci di Sorrento, 1 pecan e 1 noce macadamia, 4 chicchi di uva gialla passita di Malaga, un vasetto di yogurt preparato la domenica precedente. Per non sbagliarsi, aveva lucidato con l’impermeabilizzante sia le decolleté che gli stivaletti, ambedue con un sobrio e perfettamente bilanciato alla lunghezza del suo piede tacco di 4 centimetri e mezzo. Aveva cercato il tacco 4,4 perché aveva stabilito, con complessissimi calcoli trigonometrici, che la proporzione perfetta tra la sua inclinazione posturale, la lunghezza dell’arco plantare e la lunghezza complessiva del piede era quella di cui sopra. Si era poi convinta perché aveva notato che, aumentando la trazione del polpaccio nelle sequenze di allungamento in palestra, il suo tendine poteva sopportare quel tipo di movimento senza stress. Il suo atteggiamento non era da perfezionista e lei non si rispecchiava minimamente nelle descrizioni astrologiche delle caratteristiche delle persone nate nel suo segno, il suo era soltanto senso pratico e coscienza di sé. Capiva che le altre persone si comportavano in modo differente ma non le sembrava strano prevedere ogni singolo istante della propria esistenza, anzi, era più che convinta che fosse un modo per ottimizzare il tempo e vivere più pienamente la propria vita senza perdersi in chiacchiere o in imprevisti scomodi e sgradevoli che potevano essere evitati semplicemente prendendo in considerazione tutti gli aspetti di una situazione data. La sua colazione al Fireplace era un rito preparato con dovizia di particolari, cosa che ovviamente facilitava Leonessa nel suo non facile compito di soddisfare i gusti di tutta la clientela. Con lei non aveva mai difficoltà, le comunicava per tempo la quantità di calorie e il tipo di ingredienti che avrebbero dovuto costituire la sua colazione e tutte le volte che si recava al Fireplace, sempre alla medesima ora, non doveva neanche perdere tempo ad ordinare e scegliere, il manicaretto preparato apposta per lei era lì, pronto ad aspettarla, alla temperatura perfetta. Leonessa non le aveva mai confidato, e mai l’avrebbe fatto, che aveva tappezzato la cucina con post-it per ricordarle il suo orario d’arrivo e che più di una volta aveva letteralmente improvvisato, servendole un manicaretto che soltanto per virtù del caso corrispondeva alle esigenze della più puntuale tra gli avventori del suo locale. Virginia non aveva mai capito come Leonessa potesse essere così premurosa con tutti quanti ma aveva elaborato una sua teoria che non rispondeva neanche un po’ al vero. A volte la guardava con ammirazione ed era certa che da qualche parte in cucina vi fosse una lavagna o un’agenda annuale con tutte le preferenze degli avventori, con tutte le frasi di circostanza che erano adatte o sgradite alle varie persone e invidiava, nel profondo del suo animo, la sua straordinaria capacità organizzativa. Non le era mai balenato il pensiero, anche vago, che Leonessa potesse fare tutto ciò seguendo il suo istinto e che si sarebbe letteralmente perduta tra carte, agende e taccuini.
Virginia aveva sempre tutto sotto strettissimo controllo, aveva pianificato il suo fidanzamento, il suo matrimonio, le tappe formative di figli e nipoti e di tutte le generazioni future della sua stirpe, a volte non capiva perché loro agissero di testa propria e in modo tanto irrazionale, arrivare in ritardo non era contemplabile per lei se non era previsto nella lista degli imprevisti e la sua vita era perfettamente lineare, coerente e cristallina.

Quella mattina, senza neanche doverlo chiedere, sorbì una spremuta di limone, bergamotto e mandarino preparata al momento, accompagnandola con due biscotti integrali dolcificati con la stevia, scorze di zucca candita e un gelso ricoperto di cioccolato fondente. 

Nessun commento:

Posta un commento