Lappo e i suoi amici. La ricetta magica
di Lilla.
Un fragore di felici e allegre stonature
invase l’aria frizzante e luminosa della prima mattina. Il sole era alto da
parecchie ore e Lilla il Cavallo Bianco stava beatamente cantando per croce e delizia
di amici e vicini.
Croce perché era evidentemente stonata
ma non le importava punto per cui cantava a squarciagola qualunque cosa le
venisse in mente, delizia in quanto quando le veniva l’ispirazione era, come
dire, onnicomprensiva e spesso si accompagnava alla creazione di deliziosi e
gustosissimi piatti.
“A giudicare dal profumino che si sente
stai preparando qualcosa di speciale per la gita al mökki”
“Lince! Che piacere vederti, qual buon vento
ti porta?”
“Ciao Lilla, passavo di qua sarebbe la risposta
più diplomatica ma non è così”
“Vieni, entra, hai proprio l’aria di chi
ha bisogno di confidarsi con un’amica… hai portato anche i canditi di violette,
che carino, sono i miei preferiti”
“Oh Lilla per lo meno tu ti accorgi di
quello che faccio, a volte ho l’impressione di essere trasparente”
“Trasparente tu? Ma se sei pieno di
ammiratori e ammiratrici… aspetta aspetta… forse ho capito. Intanto assaggia
questo”
“Gnam gnam, grazie, Lilla sei fenomenale”
“Meglio con sciroppo d’acero tipo A o
tipo B?”
“Direi quello più amarognolo”
“Sì, sembra anche a me, insomma, pensi
di essere trasparente per qualcuno che ti piace molto, è vero?”
“Già”
“E per caso questo qualcuno ha una
splendida coda?”
“Come hai fatto a capirlo?”
“E vorresti che io preparassi qualcosa
di speciale proprio per questa volp… ehm questo qualcuno con la coda?”
Lince arrossì fino alla punta delle
ciglia, annuì appena appena.
“Va beeeene, farò quel che potrò. Ora però
ti devo salutare perché devo trovare una ricetta magica e segretissima, vai!”
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