Lappo
e i suoi amici. La missione segreta di Romy e Magik.
Romy la Renna, preoccupato per il suo
amico Timmy il Panda che si era innamorato di Samira la Giraffa e continuava a
fare la spola tra la sua bottega e il chioschetto di gelati, si era recato da
Magik con l’intento di convincerlo a partecipare alla gita al mökki, sapendo
che la Lepre Bianca era piuttosto incline alla malinconia durante i giorni in
cui tutti quanti gli altri erano allegri.
In estate il sole non cala mai in alcune
aree della Lapponia, mentre in altre tramonta ma per pochissime ore e la voglia
di festeggiare aleggia nell’aria. Si organizzano grandi falò, grigliate e gite
e Magik si sentiva sempre inspiegabilmente triste. Romy, dopo aver ampiamente
ponderato la questione, era giunto alla conclusione che Magik si immalinconiva
perché aveva la sensazione di non poter fare niente per stupire gli altri con
luci e altri marchingegni di sua invenzione.
Fatto sta che trascorsero molte ore a
confabulare nel laboratorio della Lepre bianca e quando uscirono sembravano piuttosto
contenti.
Appena la Renna se ne andò, la Lepre
Bianca si mise all’opera per escogitare qualcosa che avrebbe meravigliato
chiunque. Era importante progettare nei minimi dettagli, o quasi…
“Ciao Magik! Posso entrare?”
“Lappo! Che piacere vederti, entra entra
e non badare alla confusione, sto cercando di escogitare qualcosa di
sensazionale per la gita al mökki”
“E io che ero venuto qui per convincerti
a venire, dopo che mi avevi detto di no l’altro giorno ma che è successo?”
“Ti ho detto che non sarei venuto? E perché
mai?” chiese Magik con un sorriso radioso e sincero
“Mah, sai a volte la stagione luminosa..”
“È bellissima nevvero? Guarda quante
gradazioni di colore si possono scorgere nella natura, basta non guardare
soltanto verso il cielo a cercare qualcosa che si vede soltanto in inverno. Non
bisogna immalinconirsi per ciò che potrebbe esserci e non c’è, bensì vivere il
momento presente e godere della bellezza e delle gioie che sa suscitare in noi”
“Che parole sagge. Hai per caso visto
Romy, volevo chiedergli un consiglio?”
“Ma come hai fatto ad indovinare? Era qui
proprio qualche istante fa… che ne pensi, è meglio il color malva o erica? Abbinato
al blu pervinca intendo?”
“Non saprei neanche dire bene le
differenze…. non saprei ma non c’è problema, ci vediamo al mökki eh?”
“Eh, ah sì sì, ma non vuoi neanche un
bicchiere di Betullica fresco?”
“Quello non si rifiuta mai”
Tra un bicchiere di Betullica e un’indecisione
sulle sfumature, trascorsero la notte intera, stando a quello che dicevano gli
orologi perché non si sarebbe potuto parlare di ‘notte’ vera e propria, a ridere,
chiacchierare e programmare quello che avrebbero fatto durante la gita e chissà
quante balene avrebbero visto e chissà che bei falò e chissà quanto sarebbe stata
fresca l’acqua.
Quando Lappo se ne andò non aveva saputo
niente della missione segreta ma era certo che Romy fosse un po’ speciale e che
qualunque cosa avesse detto a Magik, be’, tuoni d’Amburgo, aveva funzionato.
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