Rosina
e Rosella
Un giorno di maggio, quando i roseti
sono nel loro massimo splendore ed è tutto un fiorire di rose, Rosina si specchiò
in una goccia di rugiada e si trovò perfetta. Stiracchiò i morbidi petali e si profuse
in un lentissimo movimento di danza, quasi impercettibile. Rosella la guardò dalla
sua postazione e le fece tanti complimenti
“Quanto sei bella!”, le disse
“Oh grazie e tu sei proprio carina”
“Mi chiamo Rosina e tu?”
“Io Rosella”
Chiacchierarono un po’ delle stagioni,
di profumi, suoni e colori, parlarono talmente a lungo che non si accorsero di
aver intrecciato, oltre alle parole, anche le loro chiome. Quando se ne
avvidero risero così tanto che tutto il roseto rise e chiunque si trovò a
passare di là si sentiva inebriare da una gioia infinita.
Nessun commento:
Posta un commento