Apetta,
Farfalletta e Libellula
Apetta svolazzava lenta sui fiori
primaverili. Aveva così tanto da fare che non poteva proprio soffermarsi ad
ascoltare le chiacchiere di Libellula, la quale, dal canto suo non vedeva l’ora
di tornare sotto la sua betulla preferita a dondolarsi sulle liane create dai
rami morbidi e melliflui. Farfalletta non poté esimersi dal dire la sua.
“Apetta, c’è qualcuno che ti aspetta?”
“Ciao Farfalletta, ho tanto da fare io
sai?”
“Lo vedo, sei sempre di fretta”
“Infatti infatti, devo esser lesta”
“Ma per far cosa, cara Apetta, che non
trovi neanche il tempo di dondolarti sulla liana di betulla insieme a
Libellula?”
“Oh, figurati che me ne importa, io sto
tanto bene così, non ho mica bisogno di compagnia sai? E non voglio certo
disturbare chi ha tanto da fare”
“Libellula non ti piccare, andiamo tutte
e tre a prendere un bel tè così ci potremo rinfrancare!”
“Mi sembra una buona idea” sorrise
Farfalletta
“Va bene anche se non è per niente
facile staccarmi dalla mia betulla, mi piace talmente tanto stare qui a
dondolarmi”, disse Libellula felice perché stare da sola non è che le piacesse
poi tanto ma non voleva farlo vedere.
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