Luccio Lucciolo e Fara Farfalla
Una notte di luna piena quando il nostro
satellite illuminava a giorno il bosco incantato e si potevano vedere anche i
pesci nel lungo e placido fiume, Luccio Lucciolo incontrò Fara Farfalla che
andava di calla in calla e non riusciva a capacitarsi del perché in giro non ci
fossero le sue amiche.
“Ciao Fara Farfalla che mi dici di
bello?”
“Ciao Luccio Lucciolo, sono un po’ preoccupata”
“Qual è il motivo del tuo cruccio?”
“Sto girando da un po’ per il bosco
incantato, ho incontrato gnomi e folletti che ballavano intorno ad un grande fungo
tutto colorato ma non vedo in giro le mie amiche”
“Fara Farfalla mi pare assolutamente
normale, non ti devi preoccupare”
“Ma non mi pare proprio”
“Cosa ti sembra tanto strano?”
“Ti pare normale che gnomi e folletti si
mettano a ballare intorno ad un grande fungo?”
“Assolutamente sì”
“E che non ci siano in giro le mie
amiche?”
“Mi parrebbe strano il contrario”
“Mi stai prendendo in giro?”
“Oh no. Non ti sei accorta che è notte
fonda?”
“Ma cosa dici? C’è un sole splendente e
l’arietta è finalmente fresca, con il caldo di questi giorni non riuscivo mai
ad uscire”
“E infatti sei uscita di notte, con la
luna piena, ora sbrigati a tornare a casa o con la rugiada e l’umidità le tue
belle ali bagnerai e non riuscirai più a volare”
“O poffarbacco non me n’ero proprio
accorta. Grazie per avermelo detto, devo essere proprio un po’…stralunata”
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