Messer Carciofolo e Fagioletto
Messer Carciofolo stava tranquillamente
crogiolandosi al sole di primavera. Era molto fiero della sua nuova
pettinatura, piuttosto ispida, geometricamente stabile e di un bel violaceo
cangiante verso i toni del verde quando si avvide della presenza di un
estraneo. Dapprima si agitò tutto per farsi rimirare ma l’altro sembrava
proprio non volersene curare, si guardava intorno senza dar confidenza a
nessuno, dondolandosi di quando in quando e girandosi ogni qual volta si
sentiva osservato. Forse era timido, pensò Messer Carciofolo, oppure si sentiva
ridicolo col suo ciuffo dritto dritto al confronto della sua splendida
capigliatura. Tossicchiò e decise di presentarsi senza indugio.
“Buondì”
“Bonjour”
“Ah, dicevo: sei forestiero, per questo
non ti avevo mai visto”
“Straniero io? Ah no, assolutamente. Tu
invece da dove vieni?”
“Oh io, sono oriundo”
“Ah, credevo non fossi di qua, non mi
ero mai accorto di te”
“Anch’io stavo giusto pensando la stessa
cosa”
“Eppure con quella pettinatura è
difficile passare inosservati”
“Bella nevvero?
“Particolare, un po’ ridondante forse ma
ognuno ha i suoi gusti”
“Già già beh non tutti possono
permettersela”
“A me piacciono le linee semplici,
essenziali, vedi il mio bellissimo ciuffo? È così perfetto”
“Sì è molto semplice”
“E la tua pettinatura molto geometrica”
“Bene, adesso possiamo anche diventare
amici”
“Va bene, io sono Messer Carciofolo”
“Piacere io sono Fagioletto”
Ciò detto diventarono amici e giocarono
insieme per tutta la stagione.
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