Storielle jazz la gatta Irene
La pioggia sembrava non voler finire
mai.
Dalla finestra costellata di goccioline
Irene guardava il fiume di ombrelli che si muoveva a ritmi frenetici o calmi,
stanchi o vigorosi.
Tutto sembrava un po’ ovattato, una
languida tristezza le inumidì gli occhi.
Certo oggi non sarebbe potuta uscire per
andare ad esplorare i dintorni né per incontrare Billie, una sua amica che
parlava sempre di vacanze ma… i gatti vanno in vacanza?
Non avrebbe saputo dirlo con certezza.
A volte i suoi amici umani la mettevano
nel trasportino e la portavano altrove ma a lei non piaceva molto.
Appena riusciva ad abituarsi alla nuova
posizione della lettiera, veniva rimessa nel trasportino e riportata a casa.
Billie era sicuramente tristissima.
Chissà perché la sua amica attirava a sé
i gatti più malandrini e l’ultimo di cui si era innamorata era proprio un
dongiovanni.
A Irene non era mai piaciuto.
Decise dunque di mettersi al pianoforte
a comporre una canzone per lei…..
liberamente ispirato a Irene Higgibotham
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