lunedì 11 maggio 2020

Storielle jazz Il Dingo Renatino


Storielle jazz Il Dingo Renatino

Renatino era un dingo napoletano che aveva tanta voglia di cantare e di suonare. Il primo vagito, il primo LA naturale, era stato un modo per accordare il suo strumento a quello della madre, che lo amava in modo ruvido e sincero. Si era imbarcato in tante avventure ed era sempre riuscito a scamparla dagli accalappiacani del porto ma un bel giorno dovette salire su un bastimento carico di, beh, non importa di cosa, l’importante è che arrivò in Africa. In inverno si stava benissimo, c’era un bel calduccio, ma in estate, beh, era davvero afoso. Renatino pensò che avrebbe dovuto darsi da fare in qualche modo, sfoderò il suo sorriso più coinvolgente e wow! riuscì ad incantare tutta la gente con il suo pianoforte. Le sue zampe si muovevano agili sulla tastiera bianca e nera, aveva studiato Bach, Mozart e Beethoven, ora era il caso di mettere insieme sonorità bianche e nere per far ballare tutti quanti e far dimenticare le dure giornate sotto il sole cocente. Mentre era in Africa Renatino si innamorò e con la sua bella dingo ballerina se ne tornò in Europa ma gli accalappiacani si erano fatti più severi e lo volevano proprio portare a litigare con altri canidi. Lui preferiva suonare che litigare e in poco tempo riuscì a rimettere le mani sulla tastiera e a far divertire tutti quanti con le note dirompenti che uscivano dal suo pianoforte. Gli accalappiacani vennero accalappiati da altri accalappiacani e Renatino poté suonare, insieme ai suoi amici e sempre in compagnia della sua amata ballerina, nei locali e nei più grandi teatri del mondo.

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