Storielle jazz Il Dingo Renatino
Renatino era un dingo napoletano che
aveva tanta voglia di cantare e di suonare. Il primo vagito, il primo LA
naturale, era stato un modo per accordare il suo strumento a quello della madre,
che lo amava in modo ruvido e sincero. Si era imbarcato in tante avventure ed era
sempre riuscito a scamparla dagli accalappiacani del porto ma un bel giorno dovette
salire su un bastimento carico di, beh, non importa di cosa, l’importante è che
arrivò in Africa. In inverno si stava benissimo, c’era un bel calduccio, ma in estate,
beh, era davvero afoso. Renatino pensò che avrebbe dovuto darsi da fare in
qualche modo, sfoderò il suo sorriso più coinvolgente e wow! riuscì ad
incantare tutta la gente con il suo pianoforte. Le sue zampe si muovevano agili
sulla tastiera bianca e nera, aveva studiato Bach, Mozart e Beethoven, ora era
il caso di mettere insieme sonorità bianche e nere per far ballare tutti quanti
e far dimenticare le dure giornate sotto il sole cocente. Mentre era in Africa Renatino
si innamorò e con la sua bella dingo ballerina se ne tornò in Europa ma gli
accalappiacani si erano fatti più severi e lo volevano proprio portare a litigare
con altri canidi. Lui preferiva suonare che litigare e in poco tempo riuscì a rimettere
le mani sulla tastiera e a far divertire tutti quanti con le note dirompenti
che uscivano dal suo pianoforte. Gli accalappiacani vennero accalappiati da
altri accalappiacani e Renatino poté suonare, insieme ai suoi amici e sempre in
compagnia della sua amata ballerina, nei locali e nei più grandi teatri del
mondo.
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