sabato 6 aprile 2019

Noima


Noima

C’era una volta e c’è ancora una splendida valle ricca di fiumi, ruscelli, laghi e circondata da montagne tutt’intorno. D’inverno i monti diventano tutti bianchi e spesso la neve arriva fino alle pendici, imbiancando i tetti delle case valligiane.
Un bel giorno di primavera, quando i torrenti gorgogliano di felicità per la piena della neve che si scioglie dalle cime, arrivò nella valle Noima, una lince assai irriverente che non aveva paura di stare tra la gente.
Le linci, oltre ad essere molto intelligenti e ad avere una vista portentosa, sono anche piuttosto grandi e possono competere e lottare addirittura con i lupi, anche se non è usuale che lo facciano e non sempre hanno la meglio, anzi, spesso debbono scappare a zampe levate.
Noima si divertiva molto a tuffarsi nei torrenti, a camminare tra i sentieri e giocare coi bambini che pensavano fosse un grande gatto. Gli adulti erano affascinati da lei ma mettevano in guardia i bimbi: gli animali possono reagire in modi spesso incomprensibili e talvolta pericolosi per gli esseri umani. La lince fece amicizia, comunque, con tutti i bimbi e anche con qualche adulto perché era davvero uno spasso, i turisti arrivarono numerosi dalle valli vicine e anche dalle montagne per vederla mentre si tuffava nell’acqua gelida o si rotolava tra i fiori di calendula.
Se ne andò dalla valle senza dir niente, quando ormai la gente si era abituata a lei, tornò dalla sua famiglia ma qualche volta è ancora possibile vederla aggirarsi tra i vicoli e tuffarsi nei torrenti con una nidiata di cuccioli e un bel lince al suo fianco.

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