martedì 23 aprile 2019

Giulietta incontra Zumzum Zumullu


Giulietta incontra Zumzum Zumullu

Giulietta sta guardando degli operai al lavoro quando incontra Zumzum Zumullu.

“Ciao”
“Ciao”
“Che fai di bello?”
“Sto osservando il lavoro di codesti lavoratori”
“Ah che bello e sai cosa stanno facendo?”
“Sembrerebbe che stiano costruendo un ponte”
“Un ponte?”
“Non lo so, lo immagino”
“Per collegare cosa?”
“Oh beh, immagino quello specchio d’acqua con quella nuvola lì, la vedi?”
“Certo è molto bella”
“Eh sì”
“Pensi davvero che una ruspa o un’asfaltatrice possa arrivare fin lassù?”
“Forse utilizzeranno un arcobaleno speciale”
“Spaziale vorrai dire… però ho la sensazione che stiano soltanto riparando una buca”
“Beh, questo è evidente ma non è così divertente perché nella buca io avrei potuto sguazzare con gli stivali di gomma”
“Non penso, è proprio in mezzo alla via”
“Beh, comunque mi sembra più divertente ipotizzare un ponte da una pozzanghera ad una nube, no?”
“Sei proprio una persona fantasiosa tu eh?”
“Tu no”
“Oh no, io preferisco le cose concrete, essere sempre coi piedi per terra e vedere le cose per quello che sono, senza star troppo a fantasticare o a farsi illusioni vane”
“Beh, se non avessimo avuto la fantasia non saremmo mai riusciti ad arrivare sulla luna sai?”
“Ah sì, davvero?”
“Sì, gli astronauti e gli scienziati non riuscivano a trovare una soluzione e alla fine hanno dovuto leggere un libro fantastico scritto decenni prima da un uomo capace di fantasticare, si chiamava Jules Verne”
“Ah sì e gli elicotteri allora?”
“Oh quello è ancor più semplice, caro il mio Zumzum Zumullu, li ha immaginati uno scienziato fantasiosissimo: Leonardo da Vinci”
“Ma che cosa mi dici mai? Ma sai che ora che ci penso è proprio vero”
“Già, prima di inventarle, o di scoprirle o di capirle, le cose bisogna immaginarle”

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