sabato 13 aprile 2019

Il vaso fiorito


Il vaso fiorito

C’era una volta e c’è ancora un paesino tra le montagne abruzzesi dove abili artigiani decorano e preparano ceramiche, vasellami, piatti e sculture. All’apparenza sembrerebbe un borgo come un altro, con le stradine, la piazzetta, il panorama ma, se ci si capita in una limpida notte d’inverno con il plenilunio ecco che si potrebbe cambiare idea su quell’ameno luogo.
Un bel giorno arrivò in una bottega una forestiera che commissionò una decorazione con un mazzolin di fiori ad un artigiano che, dopo qualche titubanza, l’accontentò.
Molti erano gli oggetti in quella bottega che avrebbero potuto attirare l’attenzione della donna ma lei chiese un particolare disegno, le piaceva così tanto che volle acquistare subito anche un vaso, che portò in cucina. Lì per lì lei non si accorse che quello non era un vaso come tutti gli altri, e come avrebbe potuto? Era stato preparato e disegnato nel borgo fatato!
Di sera, quando in cucina non c’era più nessuno e tutti quanti andavano a dormire, il vaso si stiracchiava, sbadigliando, e andava a rovistare in dispensa alla ricerca di dolciumi e ghiottonerie varie.
Che sorpresa la mattina non trovare più neanche una mollichina di cioccolata o di crostata!


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