Pegga
e Morena
Morena e Pegga stavano comodamente sorserggiando
una tazza di cioccolata quando si avvicinò un bambino vestito di tutto punto
che indossava finanche un cappello a tesa larga con una gascia tutt’intorno.
Le scrutò con attenzione e con grande
convinzione le apostrofò:
“Care signore, tra due giorni una grande
nave salperà dal porto turistico, sentirete tre fischi lunghi e uno breve. Se vorrete
seguirmi conoscerete un’isola di luce e di terra dove l’arcobaleno incontra l’aurora
boreale”
Ciò detto salutò e si dileguò.
Pegga e Morena non risero di quel bambino
ma prepararono le valigie e si recarono al porto. Quando arrivarono, un ponte
ornato di fiori e lanterne si aprì e lor salirono a bordo.
Vennero accompagnate nelle loro cabine,
tanto grandi da poterci far entrare un treno con dieci vagoni e un pullman e
una carrozza con venti cavalli.
Le ore trascorsero senza sforzo fino a
che arrivarono in un posto meraviglioso dove l’arcobaleno incontra l’aurora
boreale.
A quel punto videro di nuovo il bambino
vestito di tutto punto.
“Vi ringrazio per aver avuto fiducia in
me, per questo vi svelerò la mia identità: io sono Fotone, il folletto della
luce e posso creare spazio, tempo e colori”.
Nessun commento:
Posta un commento