La gita a Monte Catillo
Leonblè, Leontopo, Maialina Fiorellina e Biorsetto Bluetto se ne stavano comodamente spaparanzati sotto un albero di ulivo quando, sbadigliando e stiracchiandosi, decisero di darsi una mossa e andare da qualche parte. Da molto tempo volevano fare una gita nella non lontana Riserva Naturale di Monte Catillo, che si trova a pochi chilometri da Tivoli, antica città nei pressi di Roma.
“Che facciamo, ci muoviamo?” chiese pigramente Leonblè
“Dovremmo preparare qualcosa da mangiare”, rispose placidamente Biorsetto Bluetto
“Che ne dite di qualche panino imbottito?”, propose Leontopo che non aveva punto voglia di alzare neanche un dito
“E un bel thermos di tisana”, approvò Maialina Fiorellina
Preparati zainetti e borse termiche, senza fretta si incamminarono verso la Riserva Naturale, non immaginavano di certo che ci sarebbe stato tanto da scoprire e da imparare.
Camminando a passo lento si trovarono nei pressi di antichi ruderi, si inerpicarono e proseguirono sul sentiero che portava alla cima del monte dove era stata posta una croce di ferro.
Sul sentiero incontrarono una gazza, una cornacchia, un occhiocotto e un’upupa, fecero subito amicizia e chiesero loro di partecipare al picnic che avevano organizzato. Stesero il loro plaid accanto ad un asfodelo giallo, sotto l’ombra di uno splendido cerro e iniziarono a banchettare, suonare, parlare e ballare coi loro nuovi amici.
La giornata trascorse allegramente e quando tornarono a casa furono tutti felici e contenti.
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