Lappo
e i suoi amici. Bally la foca. (Bozza)
Il giorno del compleanno del suo
carissimo amico Yakkil, che viveva nella vicina a Yakkia, la terra abitata dagli
yak, Lappo si incamminò verso il porticciolo per inviargli un messaggio di
auguri.
Aveva raccolto delle splendide bacche
colorate e le aveva unite in una specie di collanina utile a portare vari
oggetti, ad esempio una borraccia con dell’ottima Betullica. Sapendo di fargli
cosa gradita gli aveva preparato anche un paio di litri della bevanda prodotta
da Lilla il Cavallo bianco e aveva impacchettato il tutto in decorative foglie
di puolukka. Il bigliettino era pronto non gli restava che inviare il tutto con
il battello giornaliero.
Mentre era sulla banchina del molo non
resistette alla tentazione di assaporare una fumante tazza di tisana nella kota
di Bally la Foca.
Bally detestava cordialmente qualunque
cosa fosse un dispendio inutile di energie, pensava che le case di mattoni
fossero anti-ecologiche e piuttosto ridondanti. C’erano troppe cose non
necessarie, meglio, molto meglio una bella e comoda kota, la tipica tenda
lappone.
“Ciao Lappo, che si dice in giro?”
“Ciao Bally, fa un freddo….”
“Oh, beh mi sarei stupita se non l’avessi
notato, mi è arrivata la tisana invernale, vuoi provarne una tazza?”
“Sì grazie”
“Dove vai con quel pacco?”
“Sai, è il compleanno del mio amico
Yakkil e voglio inviargli un messaggio di auguri”
“Uhm sembra un nome da yak”
“Infatti vive a Yakkia, sto aspettando
il battello”
“Sta per arrivare e se vuoi posso
portare io il regalo al tuo amico, sto andando a Yakkia per il raduno annuale
di belly-ski”
Bally la Foca era una gran golosona ma
non c’era niente che la interessasse di più del belly-skiing, lo sci di pancia
e voleva proprio andare al raduno, non sapeva se fosse il caso ma l’arrivo di
Lappo la convinse ad andare.
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