Il boscaiolo e il liutaio
C’era una volta e c’è ancora una foresta
un po’ speciale, con tanti abeti rossi il cui legno viene utilizzato per
produrre violini e strumenti musicali di altissima qualità. I più abili maestri
liutai da secoli e secoli camminano tra le abetaie alla ricerca del legno perfetto
che possa raggiungere, una volta lavorato con sapienza e suonato con maestria, le
note dell’armonia universale.
Un bel giorno un liutaio rimase
particolarmente colpito da un abete rosso che aveva, a suo dire, delle venature
davvero particolari. Chiese al boscaiolo di fargli avere il legno di quell’albero
ma il boscaiolo si rifiutò categoricamente di tagliarlo. “Perché? – chiese il
famoso liutaio – ti pagherò profumatamente”. Il boscaiolo aveva certo bisogno
di denari ma rispose “Il profumo del denaro non potrà mai riportarmi – rispose il
boscaiolo – l’inconfondibile odore di questo albero che, sin da quando eravamo
bambini, ha sempre diffuso nel bosco il fruscio dei suoi rami e l’essenza della
sua resina”. Il liutaio capì che il boscaiolo sapeva parlare col bosco e non
insistette più di tanto. Fu così che, camminando a passo lento, trovarono un albero
abbattuto da un fulmine che aveva venature ancor più pregiate. Il boscaiolo fu
felice di portarlo nel laboratorio del liutaio che lo lavorò con amore e dedizione
fino a creare il violino più prezioso costruito fino a quel giorno. Quando la
più brava violinista del suo tempo ne sfiorò le corde con l’archetto emise
suoni rari e perfetti che risuonarono fin nella foresta degli abeti rossi.
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