Canuccio Minù non riesce a dormire
C’era una volta e c’è ancora una
splendida fattoria in una valle attraversata da un fiume quasi sempre placido
flush flush e talvolta impetuoso paratapaflush splash spataplash
bololombolobolombolò. Ai piedi di un albero di olmo, dove era attaccata una
bella altalena fatta con lo pneumatico rororororororoorr di un trattore tututututututututututututut
Canuccio Minù stava schiacciando un pisolino ronf ronf ronf quando giunse Torin
Torello che percuoteva il tamburello taratata. Pecorella Bee Bee chiamò le sue
sorelle e si misero a belare a tempo di tamburo, facendo così ondulare le loro
campanelle delendelendelendelen. A quel suono celestiale si unì anche Pan, un
omaccione con la barba folta e il corpo di caprone, che si divertiva a suonare
jazz e altre musiche dai ritmi indiavolati. Tatata tum ta tiiiii ti ti tuuuuuuu
peee tiiiii tuuuuu ta tepeteeeeee tapatapatuuuuuuuuu petipeti pà patuttt
patapatà, intonò dapprima con un flauto che si chiama anche siringa e poi con
la più maneggevole tromba
A quel fracasso Canuccio Minù aprì pigramente
un occhio, si guardò intorno e, senza star troppo a questionare cominciò ad
improvvisare con la grancassa.. …..
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