domenica 11 luglio 2021

La fatina dei capelli

C'era una volta e c'è ancora un paesino molto carino abbarbicato su una collina proprio davanti al mare. In questo luogo un po' originale vi erano tanti artigiani e pescatori, poi un giorno arrivarono i villeggianti e i pescatori lasciarono reti e barche per accogliere i turisti. Poi giunsero delle famiglie sperdute di apolidi e i pescatori, ormai ristoratori, li accolsero con compassione o con diffidenza, brontolando imprecazioni e condividendo pasta e fagioli perché non si possono lasciare morire i naufraghi in mare e poi da qualche parte devono pure andare. Un giorno arrivò un pastore, aveva l'aspetto umile e fiero di chi sa che la vita è complicata e la natura meravigliosa. Il pastore emanava odore di erbe di campo e latte, parlava poco, evitava di sprecare il fiato. Il pastore entrò con tutto il suo gregge dentro al negozio di un parrucchiere, e disse con voce solenne: "Madame e Messeri io sono un pastore di poche parole. Dalle mie pecore prendete la lana per creare capelli lunghi e fluenti". Sulle prime il parrucchiere, che in un tempo remoto era stato un pescatore, la prese male ma ormai si era abituato a richieste un po' strane, masticò qualche imprecazione, poi chiuse il negozio con tutte le pecore e cominciò a sforbiciare ZIC ZAC ZAC ZIC quando ebbe finito cercò il pastore ma al suo posto vi era una bimba con gli occhi blu scuro e una voce soave, sotto il mantello due splendide ali, era la fatina dei capelli che li fa ricrescere a chi, per qualche caso sfortunato, si trovi senza per qualche momento. 

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