Pallottina e Ballerosa
C’era una volta e c’è ancora un fiume
non troppo grande ma neanche piccolino, che sorge su un monte e defluisce nel
mare, con pesci, barchette, ponti solidi e traballanti, pescatori, città e
paesi che sorgono sulle sue rive e tante tantissime piante.
Non è difficile, specialmente nelle sere
d’estate, ascoltare dalle rane e dai grilli la strana storia di una palla tutta
arancione che sembrava un pallone da basket ma che in realtà non lo era, anzi!
le dava molto fastidio se inavvertitamente qualcheduno o qualcheduna la utilizzava
per quello scopo lanciandola in un canestro, e di una ballerina tutta rosa
grande e morbidosa, con tanto di chignon, tutù e scarpe di raso che sembrava
proprio una bambolona da abbracciare ma attenzione! Guai a chiamarla bambola,
si arrabbiava moltissimo e PUM PAM PIM piroettava nell’aria con la sua gamba
tesa e con la punta delle scarpette BUM BEM BOM, certe scarpettate che è meglio
non starle nemmeno a raccontare.
Un giorno Pallottina, una pallina
davvero carina, tutta arancione con una fila di denti dritti dritti incastonati
tra labbra viola, scarpette nere, occhi a mandorla, una cascata di capelli
riccioluti, due belle cuffie nelle orecchie e l’espressione birichina, decise
di voler diventare una grande ballerina, di più, una étoile e già si immaginava
a calcare i palcoscenici più importanti del mondo. Una formica che non la
conosceva ancora provò a dirle che forse il balletto, vista la sua struttura e
la sua corporatura, non era proprio adatta a lei. “Se proprio vuoi diventare
una danzatrice – disse la formica – potresti provare altri tipi di ballo oppure
io ti consiglierei – aggiunse incautamente – di giocare a basket, avresti un
futuro assicurato”. Pallottina reagì strepitando, urlando, dimenandosi e
rimbalzando di qua e di là. Il malcapitato insetto non si aspettava di certo
una tale reazione ma forse avrebbe dovuto sapere che non è bene dare consigli
non richiesti, tantomeno a chi non si conosce e la lasciò rimbalzare di qua e
di là, come una furia scatenata.
Nel frattempo, Ballerosa si stava
esercitando, come ogni giorno, davanti allo specchio. Aveva da poco finito il
riscaldamento e adesso avrebbe dovuto affrontare una lunga serie di noiosissimi
esercizi alla sbarra prima di poter provare alcune figure. Controllò il suo
baricentro, allineò il bacino con le spalle e con i piedi e CARACUM CUM CARÀ Pallottina
le caracollò in testa proprio mentre si stava rialzando da un grand pliè in
quinta posizione, scompigliandole tutta la capigliatura, che orrore! Ballerosa
si girò furiosa a guardare Pallottina che continuava a rimbalzare per tutta la
sala piena di specchi, parquet e sbarre. Emise un acuto strepitoso, forse anche
Maria Callas sarebbe rimasta impressionata da tanta potenza vocale e Pallottina
si fermò. Si girò di qua e di là e si accorse di essere proprio in una sala di
danza, con tanto di pece, tutù e musica. Difficile descrivere la sua contentezza,
fatto sta che sorrise con tale e tanta gioia che le sue labbra viola
diventarono indaco, celeste, verdi, gialle, arancioni, rosse come i colori dell’arcobaleno
e infine tornarono viola.
Ballerosa, alla vista di tanta
emozionata felicità si commosse e chiese, ancora un po’ incollerita: “Che ci
fai qui?”.
Pallottina rispose che avrebbe voluto
imparare a danzare e calcare i palcoscenici di tutto il mondo “Ma tutti quanti
mi sconsigliano e mi dicono che non ho il physique du rôle, il corpo adatto alla
danza”, aggiunse con un sospiro.
“Beh, in effetti – rispose pensosa
Ballerosa - non si può dire che si sia mai vista una ballerina o un ballerino a
forma di palla da…”
“Non dire basket bella bamb…!”, le intimò
Pallottina
“No, certo, certo capisco e tu non mi
chiamare bambola o non andremo d’accordo”, rispose Ballerosa.
Le due si intesero a meraviglia e, in
men che non si dica, presero una decisione importante: Ballerosa avrebbe utilizzato
Pallottina come pallina per una coreografia tutta speciale con nastri, cerchi e
una palla pelosa.
E fu così che, per il sì e per il no, diventarono
famose sulla Terra e in tutto il Sistema Solare.
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