giovedì 29 aprile 2021

Pallottina e Ballerosa

 

Pallottina e Ballerosa

 

C’era una volta e c’è ancora un fiume non troppo grande ma neanche piccolino, che sorge su un monte e defluisce nel mare, con pesci, barchette, ponti solidi e traballanti, pescatori, città e paesi che sorgono sulle sue rive e tante tantissime piante.

Non è difficile, specialmente nelle sere d’estate, ascoltare dalle rane e dai grilli la strana storia di una palla tutta arancione che sembrava un pallone da basket ma che in realtà non lo era, anzi! le dava molto fastidio se inavvertitamente qualcheduno o qualcheduna la utilizzava per quello scopo lanciandola in un canestro, e di una ballerina tutta rosa grande e morbidosa, con tanto di chignon, tutù e scarpe di raso che sembrava proprio una bambolona da abbracciare ma attenzione! Guai a chiamarla bambola, si arrabbiava moltissimo e PUM PAM PIM piroettava nell’aria con la sua gamba tesa e con la punta delle scarpette BUM BEM BOM, certe scarpettate che è meglio non starle nemmeno a raccontare.

Un giorno Pallottina, una pallina davvero carina, tutta arancione con una fila di denti dritti dritti incastonati tra labbra viola, scarpette nere, occhi a mandorla, una cascata di capelli riccioluti, due belle cuffie nelle orecchie e l’espressione birichina, decise di voler diventare una grande ballerina, di più, una étoile e già si immaginava a calcare i palcoscenici più importanti del mondo. Una formica che non la conosceva ancora provò a dirle che forse il balletto, vista la sua struttura e la sua corporatura, non era proprio adatta a lei. “Se proprio vuoi diventare una danzatrice – disse la formica – potresti provare altri tipi di ballo oppure io ti consiglierei – aggiunse incautamente – di giocare a basket, avresti un futuro assicurato”. Pallottina reagì strepitando, urlando, dimenandosi e rimbalzando di qua e di là. Il malcapitato insetto non si aspettava di certo una tale reazione ma forse avrebbe dovuto sapere che non è bene dare consigli non richiesti, tantomeno a chi non si conosce e la lasciò rimbalzare di qua e di là, come una furia scatenata.

Nel frattempo, Ballerosa si stava esercitando, come ogni giorno, davanti allo specchio. Aveva da poco finito il riscaldamento e adesso avrebbe dovuto affrontare una lunga serie di noiosissimi esercizi alla sbarra prima di poter provare alcune figure. Controllò il suo baricentro, allineò il bacino con le spalle e con i piedi e CARACUM CUM CARÀ Pallottina le caracollò in testa proprio mentre si stava rialzando da un grand pliè in quinta posizione, scompigliandole tutta la capigliatura, che orrore! Ballerosa si girò furiosa a guardare Pallottina che continuava a rimbalzare per tutta la sala piena di specchi, parquet e sbarre. Emise un acuto strepitoso, forse anche Maria Callas sarebbe rimasta impressionata da tanta potenza vocale e Pallottina si fermò. Si girò di qua e di là e si accorse di essere proprio in una sala di danza, con tanto di pece, tutù e musica. Difficile descrivere la sua contentezza, fatto sta che sorrise con tale e tanta gioia che le sue labbra viola diventarono indaco, celeste, verdi, gialle, arancioni, rosse come i colori dell’arcobaleno e infine tornarono viola.

Ballerosa, alla vista di tanta emozionata felicità si commosse e chiese, ancora un po’ incollerita: “Che ci fai qui?”.

Pallottina rispose che avrebbe voluto imparare a danzare e calcare i palcoscenici di tutto il mondo “Ma tutti quanti mi sconsigliano e mi dicono che non ho il physique du rôle, il corpo adatto alla danza”, aggiunse con un sospiro.

“Beh, in effetti – rispose pensosa Ballerosa - non si può dire che si sia mai vista una ballerina o un ballerino a forma di palla da…”

“Non dire basket bella bamb…!”, le intimò Pallottina

“No, certo, certo capisco e tu non mi chiamare bambola o non andremo d’accordo”, rispose Ballerosa.

Le due si intesero a meraviglia e, in men che non si dica, presero una decisione importante: Ballerosa avrebbe utilizzato Pallottina come pallina per una coreografia tutta speciale con nastri, cerchi e una palla pelosa.

E fu così che, per il sì e per il no, diventarono famose sulla Terra e in tutto il Sistema Solare.

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