Sette filastrocche in lockdown
1.
Nella notte silenziosa
Si dorme e si riposa
Non c’è una serenata
O la movida ad agitare
La gente che per le strade
Non pensa a niente
Si sentono le voci
Uccelli, grilli e gatti
In amorosi amplessi
2.
Guardando all’insù
Nella notte antica
Il cielo è limpido
L’aria pulita
Con un sestante
Una bussola
Un atlante
Si può ammirare
Ogni costellazione
3.
Il frigo strilla
Aprimi aprimi
Sono uno scrigno
La dispensa grida
Riempimi riempimi
Il forno urla
Impasta impasta
La bilancia ride
Beffardamente
4.
Le finestre cantano
I balconi suonano
I terrazzi ballano
I giardini fioriscono
I parchi si svuotano
Le ambulanze corrono
I camion militari
Trasportano cadaveri
I cuori tremano
5.
Caro lievito di birra
Compagno effervescente
Di giornate impiegate
In qualcosa di interessante
In attesa trepidante
Del decreto della sera
Sulla Gazzetta Ufficiale
C’è il modello fiammante
Dell’autocertificazione
6.
Le serrande si abbassano
Si rialzeranno?
Chissà!
I teatri chiudono
Riapriranno?
Chissà!
Le scuole?
Chissà!
Le menti? Mah!
7.
Le grida disumane
Non c’è la connessione
Mamma come faccio?
Mi devo collegare
Le urla barbariche
Amore come posso?
Ho una zoommata in corso
Le lacrime non sono amare
Se le riesco ad ingoiare.
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