sabato 3 dicembre 2016

Una ballata celtica 7 (bozza)

“Con tutto il daffare che ho da fare anche questa mi doveva capitare: Felix il Gatto sii gentile, scendi dalle fronde della Quercia che si è anche rifatta il feuillage per la festa di Bealtaine e tutti gli uccelli che prendono dimora tra le sue folte chiome non possono far ritorno se tu rimani lì appollaiato”
“Giammai”
“Oh che emozione, oh che grande, grandissima emozione, questo che parla e si rifiuta di scendere dalla Quercia è un Lettore, quale onore!”
“Macché, caro Fico, è un pelosetto che è venuto a mangiare lo stufato di Samalaliliath”
“Eppure a me sembra proprio un Lettore… d’altronde chi ha detto che i gatti non sanno leggere?”
“Et questa, ringraziamenti et ossequi, gentilissima Dama Fico, potrebbe essere una ennesima dirimente questione da verificare nelle opportune sedi et quandunque si ritenesse opportuno et doveroso nonché di rilevanza objettivamente et subjectivamente”
“Certo certo, lo dicevamo noi, che bisogna analizzare, controllare, verificare, è necessario”
“Gentilissimi presenti, non vorrei sembrare inopportuna, cosa che decisamente non si confarebbe al mio carattere amichevole e generoso, ma se Felix il Gatto è giunto fin qui leggendo le parole che venivano scritte, è lapalissiano che sappia leggere, e per quale motivo non dovremmo credere nelle sue buone intenzioni? Guardate quanti siamo, se anche avesse voglia di fare qualche sciocchezza”
“Quali dar fastidio agli scoiattoli e agli uccellini, sta’ attento a te pelosetto”
“Quali appunto dar fastidio agli scoiattoli e agli uccellini”
“Per non parlare, scusate se mi intrometto ma la vostra beltà e gentilezza è oggi più fulgida e fulgente che mai e non saprei altrimenti in che modo attirare la vostra attenzione Dama Tiglio, ma ci sarebbe anche la questione non propriamente secondaria delle unghie sulle nostre cortecce, cosa che in fondo potrebbe non essere troppo sgradevole, un peeling ogni tanto aiuta a rinnovare le cellule e riprendere quell’aspetto smagliante che tanto dona a bellezze della vostra specie, ma senza divagar troppo direi… poniamogli davanti un mio frutto, una mela, così vedremo se avrà voglia di azzannarla oppure di giocarci come fosse un gomitolo”
“Caro messer Melo, questa è cosa sensata e giusta. Buongiorno e salve a tutte e tutti, ho, dall’alto, si fa per dire, della mia saggezza secolare, ascoltato con attenzione tutte le vostre discussioni e sono andato a scartabellare precedenti ed eventuali casi analoghi con la severità di giudizio che mi contraddistingue, effettivamente pare che i gatti siano irresistibilmente attratti dai gomitoli”
“Con tutto il rispetto, Dama Ulivo, pensate davvero che il pelosetto scenderà dalla Quercia per mettersi a giocare con un finto gomitolo?”
“Oh con tutto il daffare che ho da fare anche questo mi ci voleva…. Felix, felixuccio, guarda un po’ che ha portato messer Melo per te hiuhuuu”
“Non mi interessa e non scenderò mai e poi mai dalla Quercia, ehi che cosa sono tutte quelle cose rotolanti? Una infinità di gomitoli, ma questo luogo è meraviglioso”
Così dicendo Felix il Gatto scese con balzo felino
“Volevi che scendesse con balzo canino? È un gatto!”
Per l’appunto, visto che adesso anche il Leprechaun ne è convinto, si può andare avanti e proseguire, dicendo che Felix il Gatto scese con balzo felino, essendo un gatto, dalla Quercia e cominciò a giocare con i pomi di Messer Melo, opportunamente agitati. Dal canto suo l’eterno innamorato Melo era felice come una pasqua perché in questo modo era riuscito ad attirare l’amorevole attenzione di Dama Tiglio, albero di rarissima bellezza e dal carattere tanto gentile da risultare simpatico a chiunque, l’approvazione di Dama Ulivo e la riconoscenza della Quercia che non gradiva punto di veder il suo nuovo feuillage rovinato a causa di un gatto, peraltro intruso, nonostante il suo fortissimo senso della giustizia.
“È proontooooo” si udì distintamente l’inconfondibile richiamo di Samalaliliath.

La festa di Bealtaine stava per iniziare e nulla avrebbe distolto gli abitanti del villaggio segreto dai festeggiamenti, il tribunale venne trasformato in un teatro con cinema e spazio per ballare e suonare e tutti gli animali eseguirono il concerto più divertente e spettacolare che si fosse mai svolto fino ad allora. 

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