lunedì 30 maggio 2011

Storie di gatti

L'umore nero, nerissimo, la sensazione di impotenza di fronte all'ineluttabile epperò probabilmente evitabile. L'ennesima lacrima sul volto sodo e morbido, irrigidito dalla tensione e dall'orrore, l'orrore della banale meschinità umana e della semplicità dei sentimenti più veri e profondi. Istinti primordiali tra la necessità della sopravvivenza, la voglia di vivere e l'amore incondizionato per altri esseri viventi. Ho visto persone della mia generazione talmente stordite dai cambiamenti tecnologici, sociali e politici da isolarsi e rimanere nel buio della ragione, luogo magicamente accogliente. Ho visto frontiere sgretolarsi quale neve al sole, idee di cittadinanza cambiare ed affermarsi tanto rapidamente da non essere comprimibili in formule legislative, ho visto paesi sconvolti dalla guerra mentre nel mio mondo si parlava e si viveva la libertà, quella predicata dalle generazioni precedenti, cercata attraverso coraggiose battaglie o sconvolgimento dei sensi e delle percezioni, nel mio mondo si sperimentava la pace, la libertà, la convivenza, l'amore, la passione, l'uguaglianza. Questioni, idee, ideali per i quali vale resistere alla tentazione della banalità, foriera di certezze dogmatiche, di mancanza di dubbi, e di sanguinose vendette. A volte basta guardare la natura, perfetta nella sua assoluta imperfezione. E a volte, per farlo, possiamo guardare fuori dalla finestra, attraverso spicchi di cielo, ascoltarne il suono o farci accompagnare da animali cosiddetti domestici.
I gatti sono gli animali in assoluto più perfetti, chi la pensa diversamente non ha capito granché nella vita. Sì, c'è chi sostiene che i cani sono i migliori amici dell'uomo, appunto, mi viene da rispondere, i gatti sanno essere accanto alle donne, non so se mi spiego. Se chi legge è un uomo, basti pensare a quando una donna è in fase premestruale, soltanto un felino sa placarne i repentini sbalzi d'umore con un semplicissimo purr purr, se chi legge è una donna, non c'è molto da spiegare, riescono persino a farsi capire dagli uomini, senza dover scodinzolare e abbaiare, non che i cani non siano perfetti, anche loro, sanno comunicare e quando si va a fare una gita in montagna sono certamente di gran compagnia, ma i gatti sono semplicemente in assoluto gli animali più perfetti. Sanno curarsi, sanno gioire, dormire, poltrire, svegliarsi all'improvviso ed essere sempre attenti, giocare e chiacchierare tra loro. Sì, i cani sono meravigliosi, ma stiamo parlando dei gatti ora. Se nel corso dei secoli avessimo davvero compreso la perfezione della natura, avremmo evitato la tentazione della banalità, la avremmo aggirata con la delicata eleganza di un gatto tra flute di cristallo, l'ennesima lacrima si sarebbe trasformata in un sorriso luminoso sul volto sodo e morbido, ingentilito dalla meraviglia e dalla felicità, l'umore nero sarebbe diventato un arcobaleno luminescente messaggero di nuove opportunità da vivere gioiosamente, con l'amore più puro, quello che fa girare il mondo per il verso giusto.

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