Natura, tecnologia. La forza razionale e la grandiosità del creato. Non è un discorso religioso o mistico, semplicemente una constatazione, la tecnologia e l'essere umano vincono qualche battaglia se si mettono in contrapposizione ma in assoluto la natura, nel lungo periodo, vince immancabilmente. Un picchio può fermare uno shuttle, un vulcano riesce a mandare nel caos più assoluto il traffico aereo dei cosiddetti paesi del primo mondo per un qualcosa di simile ad un lungo e articolato starnuto, un tremito superficiale della terra o del mare possono spazzare via in un sol gesto millenni di sforzi tecnologici nelle nazioni più 'tecnologiche' un ruttino degli abissi e degli oceani può scuotere le più moderne piattaforme petrolifere e spazzar via navi, sommergibili e tutto quanto l'ingegno umano sa creare. E non c'è che dire, l'umanità è molto ingegnosa, sempre lì a cercar di costruire qualcosa, strumenti per volare con ali d'acciaio o per muoversi, spesso a passo d'uomo, con ruote e motori potenti, a volte con la capacità di capire l'importanza di unire le forze. In quei casi, ma soltanto in quei casi in cui l'essere umano ha saputo ascoltare la natura, comprenderla e rispettarla profondamente, senza contrapposizioni, bensì con la capacità di giustapporre le proprie capacità, si può dire che l'essere umano si è davvero ingegnato. Rispettare la natura, ascoltarne le reali e più profonde esigenze e agire armoniosamente per riuscire ad ottenere i risultati più avanguardistici che però abbian la possibilità di durare evitando di indispettirla e farla arrabbiare troppo.
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