La noia, quella sensazione di solitudine nella testa ovattata e piena di parole che non vogliono proprio mettersi a posto da sé, immagini e ricordi che si affastellano nella mente, senza logica e soprattutto senza neanche un filo di compassione, o di interesse per il mondo e per la vita. Cioè, quella sensazione di pienezza ottusa, inattiva voglia di agire e di vivere, sonnecchiante pigrizia della ragione. Disinteresse per i più semplici piaceri della quotidianità, per lo straordinario miracolo del vivere, qualcosa che se non lo si apprezza nel giusto modo sembra voler sfuggire dalle nostre mani per andare in qualche isola che non c'è in qualche luogo dove la fantasia è ancora viva e ci fa sentire vivi, in qualche mondo dove è possibile emozionarsi e provare quel brivido, mercuriale liquido che attraversa i nervi, che ci stimola e ci fa sentire profondamente umani, partecipi del nostro universo. Appannamento dei vetri della volontà, dell'armonia, del piacere. Assolutamente puro piacere delle emozioni, delle passioni umane, mondanità, forza che ci fa ballare, cantare e ridere, amare e sperimentare la libertà interiore ed esteriore. La noia assale chiunque, in una grigia giornata invernale o in un caldo pomeriggio estivo, sentimento di non benessere e non malessere diffuso in cui a volte ci crogioliamo. Quando si riesce a scrollarla di dosso si ritrova interesse anche per le più piccole cose e ci si chiede il motivo di tanta apatia.
© 2010.2021
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