domenica 7 giugno 2020

Storielle jazz Micetta Fiocchetta


 Micetta Fiocchetta

Micetta Fiocchetta stava suonando il flauto traverso sul tetto ricoperto di coppi in terracotta quando sorse la luna che le fece l’occhiolino.
Micetta Fiocchetta rise e le sue risate richiamarono l’attenzione di Cavalluccia Lavanderina che si mise a pizzicare le corde del suo mandolino, pizzica pizzica, le due si guardarono e si sorrisero.
La luna, a quel punto, iniziò a cantare, un canto soave, che soltanto loro potevano udire.
O almeno così pensavano, ma non avevano preso in considerazione Leone il pianista birbone, che da sotto al balcone mosse velocemente le dita sui tasti bianchi e neri di un pianoforte che, pensa un po’, si trovava proprio là e non voleva far altro che suonare più spesso.
In un battibaleno ecco arrivare senza neanche starci su a pensare, un gruppetto di danzatori e di ascoltatori che aprirono le finestre e cominciarono ad applaudire felicemente.


Nessun commento:

Posta un commento