Lindsay Rainbow
C’era una volta e c’è ancora una bella
città di mare, tra la Scozia e l’Inghilterra, dove arrivavano navi, marinai e
storie da mondi più o meno lontani.
Un bel giorno di inizio maggio sbarcò
una nave con uno stranissimo felino a bordo.
Non sarebbe stato facile indovinare se fosse
un enorme gatto oppure una lince piuttosto grande. Sembrava una tigre eppure
poteva anche apparire come una leonessa, un ghepardo o una pantera.
Quello che contraddistingueva lo strano
felino, però, era un meraviglioso manto color arcobaleno e la capacità di
cambiare il timbro vocale, ossia ciò che rende distinguibile un suono da un
altro, ad esempio un LA emesso da un violino o da un flicorno, con facilità e
maestria.
Al porto, quando la nave sbarcò, c’era una
donna un po’ pettegola, beh, insomma, le piaceva chiacchierare di tutto e di
tutti e soprattutto esprimere le sue personali opinioni, che ovviamente
considerava delle verità assolute.
La pettegola si chiamava Linda,
abbreviato Lin o Lind, e diceva diceva diceva sempre qualcosa. Nel pub del
porto si sparse presto la voce che Linda diceva che c’era un felino color
arcobaleno, sì proprio arcobaleno.
‘Ma chi lo dice?’ chiedeva ora l’uno ora
l’altro avventore pensando ad una qualche favola da pirati burloni.
‘Linda lo dice’, rispondeva sempre un
coretto
Fu così che il curioso felino venne
chiamato Lindsay Rainbow, che vorrebbe dire Lindadice Arcobaleno, e trascorse
la sua vita ad esibirsi su prestigiosi palcoscenici o in luoghi con una reputazione
più o meno signorile incantando il pubblico col suo manto cangiante.
Molto liberamente ispirato a Lindsay Kemp
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