sabato 27 giugno 2020

Lindsay Rainbow


Lindsay Rainbow


C’era una volta e c’è ancora una bella città di mare, tra la Scozia e l’Inghilterra, dove arrivavano navi, marinai e storie da mondi più o meno lontani.
Un bel giorno di inizio maggio sbarcò una nave con uno stranissimo felino a bordo.
Non sarebbe stato facile indovinare se fosse un enorme gatto oppure una lince piuttosto grande. Sembrava una tigre eppure poteva anche apparire come una leonessa, un ghepardo o una pantera.
Quello che contraddistingueva lo strano felino, però, era un meraviglioso manto color arcobaleno e la capacità di cambiare il timbro vocale, ossia ciò che rende distinguibile un suono da un altro, ad esempio un LA emesso da un violino o da un flicorno, con facilità e maestria.
Al porto, quando la nave sbarcò, c’era una donna un po’ pettegola, beh, insomma, le piaceva chiacchierare di tutto e di tutti e soprattutto esprimere le sue personali opinioni, che ovviamente considerava delle verità assolute.
La pettegola si chiamava Linda, abbreviato Lin o Lind, e diceva diceva diceva sempre qualcosa. Nel pub del porto si sparse presto la voce che Linda diceva che c’era un felino color arcobaleno, sì proprio arcobaleno.
‘Ma chi lo dice?’ chiedeva ora l’uno ora l’altro avventore pensando ad una qualche favola da pirati burloni.
‘Linda lo dice’, rispondeva sempre un coretto
Fu così che il curioso felino venne chiamato Lindsay Rainbow, che vorrebbe dire Lindadice Arcobaleno, e trascorse la sua vita ad esibirsi su prestigiosi palcoscenici o in luoghi con una reputazione più o meno signorile incantando il pubblico col suo manto cangiante.

Molto liberamente ispirato a Lindsay Kemp


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