Due farfalle
C’era una volta e c’è ancora un castello
nel bel mezzo della Sabina reatina da cui si ammira un meraviglioso panorama su
una misteriosa valle. In questo luogo segreto vivono due vecchine talmente
anziane che nessuno saprebbe davvero definire la loro età, forse abitano lì da
prima della costruzione dell’antico maniero, il che sarebbe alquanto insolito
per un essere umano ma non per loro. Hanno una memoria formidabile e sanno
cucinare prelibati manicaretti anche se non è sempre una buona idea mangiare ciò
che hanno preparato: potrebbero essere arcaiche pozioni, meglio non sperimentare
troppo. Un bel giorno un gatto che passava di là si addormentò su una finestra
non discosta dalle loro abitazioni e si svegliò per un grandissimo bagliore che
proveniva dalla cucina. Spaventato e incuriosito, il gatto si avvicinò e che
meraviglia quando vide ciò che stava accadendo lì dentro!
Barattoli, piatti, bicchieri, tazze
erano al loro posto.
La caffettiera era colma di caffè.
I cucchiaini e le altre posate non erano
certo in disordine ma….
Anche il lampadario e le sedie e il
tavolo, tutto com’era normale che fosse eppure il gatto non poté fare a meno di
alzarsi sulle zampe posteriori con un’espressione stupefatta tra le vibrisse.
Il pelo dritto, la schiena arcuata e la
coda, oh si muoveva freneticamente roteando per capire come fosse possibile
quello che stava vedendo.
Lo stava davvero osservando?
Stava veramente accadendo?
Oppure era soltanto il frutto della sua immaginazione?
Magari stava ancora dormendo e sognando
ma tutto sembrava così vero seppur irreale e, beh, inverosimile.
Abbassò le zampe, si fece coraggio ed
entrò anche se la tentazione di scappare fu molto forte.
“Ciao gattino” udì distintamente
“Miao”, rispose, aggiungendo, sempre in
linguaggio felino, “Ma cosa sta succedendo qui?” e poi “Sogno o son desto?”
La cucina era piena di farfalle e le due
vecchine avevano l’aspetto di bambine con le coloratissime tipiche ali dei lepidotteri:
ecco svelato il segreto della loro longevità, erano ninfe papillon, creature
magiche di cui si era persa la memoria.
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