domenica 15 marzo 2020

Storielle jazz. La cornacchia Marilù



Sui tetti di Perugia, adagiata su un comignolo, l’elegantissima cornacchia Marilù stava guardando malinconicamente la luna piena e il riverbero sulle meravigliose colline umbre. La notte era limpida, il suo sguardo poteva raggiungere agilmente le rive del Lago Trasimeno, quasi seguendo il riverbero dei raggi lunari. Con un’ala ticchettava sulla punta del comignolo, il quale d’improvviso le sorrise.
“Mi stai facendo il solletico”, le disse
Marilù indietreggiò, sorpresa.
Indugiò poi ricominciò a ticchettare.
“Hihihihi dai basta mi fai il solletico!” le disse ancora il comignolo
Marilù si spaventò, fece un gran balzo indietro e pian piano si avvicinò, protendendo il becco verso il comignolo, il quale protestò “Ahi! Perché mi pizzichi?”
Marilù si alzò in volo e girò intorno al comignolo, poi planò di nuovo dov’era.
“Chi parla?”, chiese infine la cornacchia con nonchalance, facendo finta di niente.
“Sono io, Artemio il comignolo, non lo avevi capito?”
A dire il vero, no, non lo aveva proprio capito ma rispose: “Ah certo, certo è che non mi ricordavo il tuo nome”
“E come avresti potuto? Non ci hanno mai presentati. Tu come ti chiami?”
“Marilù”
“Ah ho sentito parlare di te”
“Davvero?”
“Sì, sei mica quella cornacchia che sa suonare il pianoforte?”
“Mi piace suonarlo, sì”
“Beh, sei proprio fortunata sai?”
“Davvero? E perché?”, chiese Marilù un po’ sorpresa
“Ah perché non lontano dal camino di cui io sono il comignolo c’è un bel pianoforte. Vuoi provare a suonarlo?”
“Uhm sì mi piacerebbe”
“Bene, calati dal comignolo, tanto è estate e il camino è spento, tra l’altro sento dall’arietta che hanno lasciato aperto per arieggiare. Scendi e non farmi fare brutte figure”
“Però mi sporcherò tutta di fuliggine”
“Oh, non ti preoccupare, lo spazzacamino ha pulito ben bene la cappa, vai!”

Marlù non se lo fece ripetere due volte, si calò dal comignolo che rideva per il gran solletico delle sue piume, scese e trovò un bellissimo pianoforte.
Senza dir altro iniziò a suonarlo e le note si diffusero nell’aria come i raggi della luna in quella notte d’estate in cui tutte le finestre di Perugia e dintorni sembravano aperte.
In men che non si dica si radunò una grande folla ad ascoltare e applaudire e… quale sorpresa quando si accorsero che quel suono elegante era prodotto dalla cornacchia Marilù!

Storiella molto liberamente ispirata alla jazzista Mary Lou Williams

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