Melba e Dizzy
C’era una volta un anatroccolo che un
bel giorno diventò un cigno… ehm no… c’era una volta una cigna che nuotava
insieme ai suoi amici e alle sue amiche nelle gelide acque del Fiume Velino, riposandosi
di quando in quando sui resti del ponte romano di Rieti.
Senza sapere bene perché, si sentiva un
po’ malinconica.
Le piaceva stare in compagnia e aveva tante
cose da raccontare ma una strana nostalgia le velava il sorriso pronto e allegro.
Una bella sera d’inverno, con le stelle
e i pianeti che sembravano voler illuminare il Terminillo imbiancato dalla copiosa
neve, il suo amico Dizzy le si avvicinò e le sussurrò:
“Melba, è un po’ che ti osservo: sembri sempre
allegra ma io lo so che ti manca qualcosa”
“Oh Dizzy, tu sì che sai leggermi nel
cuore ma promettimi che se ti dirò cosa vorrei non mi prenderai in giro”
“Te lo prometto”, rispose Dizzy contento
per aver saputo comprendere i sentimenti della sua amica e incuriosito dal suo
desiderio tanto nascosto
“Io vorrei tanto suonare un trombone”
“Un trombone? Beh, non è facilissimo ma
sono sicuro che hai la giusta determinazione. Vediamo cosa si può fare”
Melba lo ringraziò e quasi dimenticò di
averne parlato col suo caro amico.
Una notte di primavera, dopo una pioggia
torrenziale cui era seguita una tardiva nevicata, che avrebbe messo di pessimo
umore chiunque, Melba vide Dizzy planare sull’acqua del fiume con l’aria raggiante
di chi porta buone notizie.
“Ecco Melba, l’ho trovato!” le disse
porgendole uno splendido trombone, beh, forse si era un po’ ammaccato nell’atterraggio
ma insomma era pur sempre un gran bello strumento.
Melba era fuori di sé dalla gioia,
saltellò, fece una giravolta, una capriola e poi una piroetta con il becco all’insù.
Studiò alacremente e, se all’inizio le
uscivano delle note un po’ sghimbesce, dopo ore e ore di esercizi riuscì a suonare
talmente bene che chiunque passasse di là si fermava ad ascoltarla senza più
pensare al tempo che trascorreva.
E fu così che Melba, Dizzy e i loro
amici fondarono un’orchestra jazz con cui girarono il mondo incantando il
pubblico di tantissimi Paesi.
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