martedì 24 marzo 2020

Storielle jazz Elly la volpe


Storielle jazz Elly la volpe

C’era una volta e c’è ancora una grande foresta decidua, anche detta giungla, dove vivono più o meno indisturbati moltissimi animali e vi è una grandissima varietà di piante ed altri esseri viventi, dunque biodiversità. Nella giungla piove spesso e il clima è decisamente umido, per questo la vegetazione è fittissima e non è difficile incontrare veri e propri ‘grattacieli’ verdi, alberi che raggiungono anche gli ottanta metri di altezza. Le gocce creano un ritmo costante e molto variegato PLIN PLIN PLAPLIN PARAPLIN PLINPLINPLIN e gli uccelli intonano canti che sembrano l’espressione di tante lingue diverse, con innumerevoli sonorità.
Un bel giorno, Elly Volpe del bengala stava schiacciando un pisolino RONF RONF per combattere la noia che da qualche tempo lo attanagliava quando venne svegliato all’improvviso da un frutto di kapok che cadde BOM CRASH a qualche centimetro, o forse millimetro, dalla sua folta coda facendogli fare un bel balzo. YIIIKES urlò alzandosi di scatto sulle quattro zampe. Protese il muso in alto e si ricordò le sagge parole di sua nonna: mai addormentarsi sotto un albero di kapok, soprattutto, aggiungeva sempre sua madre, quando è carico di frutti.
Passato lo spavento, Elly si avvicinò al frutto e notò che poteva emettere interessanti suoni, DADADUM DUM DUM. Si spostò e provò a suonare altro, una canna di bambù FUFUFUFU, una corteccia TATATA, e prova che ti riprova si addentrò talmente nel fitto della vegetazione che si ritrovò senza neanche sapere come in un luogo dove non era mai stato e in cui, tanti anni prima, era precipitato un aereo, ormai quasi del tutto coperto di foglie. Bussò TOC TOC e si meravigliò per le sonorità metalliche, si fece coraggio ed entrò. Che meraviglia quando trovò un intero set di strumenti: c’era un pianoforte TITIITITITI, trombe PEREPEREPE, batteria TUM TA TUM TA e tutto quello che si possa desiderare. Certo bisognava riaccordarli ma insomma era una bella scoperta!
Senza indugio chiamò i suoi amici Otto, Roland, Arthur e Bubber, erano lontani ma la giungla offriva ottime possibilità di comunicazione interna e loro, in men che non si dica, lo raggiunsero. Quale sorpresa quando videro quel tesoro! Felicissimi, iniziarono ad accordarli e si misero ad improvvisare ritmi jazz talmente gradevoli che subito si sparse la voce per tutta la giungla. In poco tempo si radunò un gran pubblico e poi Elly, che aveva un carattere molto socievole e sapeva sempre trovare il modo di prendere per il verso giusto chiunque, costituì una numerosa orchestra portando il suono della giungla in tutto il mondo.



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