L’onda
C’era una volta un’onda che non si
sapeva da dove venisse, era molto longeva e non voleva mai frangersi da qualche
parte. C’era chi ipotizzava che arrivasse dall’Atlantico, in un punto
imprecisato dalle parti della mitica città di Atlantide, fatto sta le piaceva molto
girare per i mari e gli oceani di tutto il mondo, a volte diventava enorme,
talmente gigantesca da far paura a chi fosse capitato in mezzo a quella
tempesta, altre era mite e spumeggiante ma ben si guardava dall’arrivare fino a
riva. Conosceva tutti i pesci e gli abitanti del mare per nome e soprannome ma
un bel giorno si arrabbiò: nel mare c’erano detriti di plastica e altra
spazzatura lasciata là da quegli inquinanti degli umani, bisognava certamente
prendere qualche contromisura. Pensa che ti ripensa, si consultò coi suoi amici
degli abissi e delle superfici, di vulcani e montagne e giunse alla conclusione
che il modo migliore per far sì che gli umani la smettessero di inquinare il
mare sarebbe stato farli innamorare perdutamente della sua bellezza. E fu così
che tutti gli animali, le piante, le nuvole e le onde del Pianeta unirono le
loro forze per far sì che gli esseri umani si innamorassero della Terra e
riuscirono a convincerli a non inquinare più, anzi a pulire quello che avevano
sporcato.
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