venerdì 14 febbraio 2020

Storielle jazz. Il topastro e il gatto grassoccio


Il topastro e il gatto grassoccio

Un topastro impiastricciato di cioccolato stava cercando di rosicchiare CICHICICHICÌ un bel biscotto con le mele, i canditi e l’uvetta quando udì distintamente il miagolare di un gatto grassoccio e un po’ birbante MIIAAOOOO MIIIIIIIIAOOO. Preso di soppiatto pensò bene di lasciare il biscotto sul piatto e di arrampicarsi fino sopra ad un bel disco. Ma che discolo il topastro! Era un ride, ossia il piatto di una batteria… CIN CLASH. Il topastro fece finta di niente, cercò di darsi un tono, forse un LA, chi lo sa?, si arrampicò fino in cima all'asta e prese in mano due belle spazzole con le setole a triangolo e BUM CICHICICHIBUM CICHICICHICICHIBUM. Il gatto grasso poteva anche lasciar scorrazzare il topastro ma guai a toccare la batteria senza il suo permesso. In men che non si dica prese due belle bacchette e cercò di colpire il topastro BING PING ma, come per magia, appena si sedette sullo sgabello della grande batteria, dimenticò il topastro, gli vennero in mente nuove note e ritmi da suonare, cominciò col comping CINCINCINCINCIN, ostinato proseguì con un buzz roll ma poi le sue braccia si mossero verso un blast beat. Stanco e felice, il gatto grassoccio dimenticò il topastro, il quale ne approfittò per andare a farsi un panino col pecorino.

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