giovedì 21 novembre 2019

Le avventure del giardiniere Garibaldi e di Jane Tempesta da 17 a 19


17.

LIMONELLA: Guardali là
TROMBOLOTTO: Sembra che si conoscano da sempre
LIMONELLA: Ma io non l’ho mai vista
TROMBOLOTTO: Forse sono amici d’infanzia
LIMONELLA: Ce l’avrebbe detto
TROMBOLOTTO: Di certo non può averla trovata in giardino
LIMONELLA: Ma non ci ha mai detto bugie
TROMBOLOTTO: Questo è vero
LIMONELLA: E allora?
TROMBOLOTTO: Ahhhh non so proprio che pensare
LIMONELLA: Certo sembra molto affamata
TROMBOLOTTO: Ha mangiato ai quattro palmenti
LIMONELLA: Ed è piuttosto mingherlina
TROMBOLOTTO: Questo non vuol dire
LIMONELLA: Sì, beh, guarda me
TROMBOLOTTO: Il contrario di me…
LIMONELLA: Una questione di metabolismo
TROMBOLOTTO: Comunque sta mangiando davvero tantissimo
LIMONELLA: Già
TROMBOLOTTO: Va bene va bene, cercheremo di capire che è successo


18.

JANE: Chissà che penseranno di me
GARIBALDI: Chi?
JANE: I tuoi amici
GARIBALDI: Trombolotto e Limonella?
JANE: Sì e anche tu
GARIBALDI: Io non penso
JANE: Ah no?
GARIBALDI: Cerco di evitare di pensare qualcosa delle persone
JANE: Che vuol dire?
GARIBALDI: Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che gli altri non possono comprendere
JANE: E quindi?
GARIBALDI: E quini ho imparato a non giudicare dalle apparenze
JANE: Meno male
GARIBALDI: Vuoi raccontarmi cosa ti è successo?
JANE: Sì ma devi promettermi di non ridere di me e di non pensare che io sia completamente folle
GARIBALDI: Non riderò di te, ma potremo ridere insieme?
JANE: Sì, certo
GARIBALDI: La follia è la precondizione per la saggezza, tutti quanti gli esseri umani sono un po’ folli
JANE: Questo è vero
GARIBALDI: Racconta
JANE: Ecco io…
GARIBALDI: Facciamo una bella cosa: usciamo da qui, a pochi passi c’è un parco con delle comode panchine e grandi alberi, altalene e scivoli, lì staremo più comodi
JANE: Va bene


19.

Jane e Garibaldi salutarono i loro amici, mossero pochi passi nel grazioso paesino arroccato su uno sperone di terra e si sedettero, a chiacchierare come gatti al sole.

JANE: Questo mi sembra un posto adatto
GARIBALDI: Già, ci sono moltissimi alberi
JANE: Sono agrumi?
GARIBALDI: Sì e ve ne sono anche di molto rari
JANE: Ad esempio?
GARIBALDI: Questo è il Citrus Limon Cajetani, è una pianta antica, originaria di queste terre; vedi come è insolito?
JANE: Ha un buon profumo
GARIBALDI: E la tua storia?
JANE: Ecco, sono venuta a visitare il Giardino di Ninfa perché
GARIBALDI: Non ti fidi ancora di me
JANE: Uff
GARIBALDI: Talvolta le piante e i giardini sanno cose che noi non riusciamo neanche a raccontare
JANE: Pensi davvero?
GARIBALDI: Sì ma non devi preoccuparti, sai?
JANE: Quindi se ti dicessi che, poco prima del sorgere del sole ho avuto bisogno di alzarmi e guardare fuori e poi che ho sentito la necessità impellente di andare a sfogliare una rivista dove c’era il nome del giardino di Ninfa mi crederesti?
GARIBALDI: Non ci vedrei niente di strano
JANE: Ah
GARIBALDI: Cosa ti è successo nel giardino?
JANE: Ecco, quello è un po’ più difficile da raccontare
GARIBALDI: Perché?
JANE: Ecco, sono entrata, meravigliata e, se debbo essere sincera, sono rimasta un po’ delusa. Pensavo ci fossero chissà che statue e mosaici e invece erano prevalentemente piante
GARIBALDI: Beh, non è raro che in un giardino vi siano delle piante
JANE: Sì lo so ma io, chissà perché, pensavo di trovare qualche tesoro di arte antica o moderna e invece, verde e piante e fiori, acqua e terra finché ad un certo punto uno scoiattolo
GARIBALDI: Ah quella peste! Pensavo di averlo dissuaso dal mangiare tutte le nocchie
JANE: Lo conosci?
GARIBALDI: Certo che sì
JANE: Beh e ti sembra normale che uno scoiattolo parli?
GARIBALDI: Con me squittisce
JANE: Il che sarebbe ovvio
GARIBALDI: E con te ha parlato?
JANE: Fosse stata quella la cosa più strana!
GARIBALDI: Io ora devo tornare al giardino, ti spiace finire di raccontarmi la storia mentre camminiamo?

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