14.
LIMONELLA:
Son desta, dunque
TROMBOLOTTO:
Anche a me è sembrato di averli sognati
LIMONELLA:
Ma perché?
TROMBOLOTTO:
Non lo so
LIMONELLA:
A guardarli così
TROMBOLOTTO:
Lui pare proprio Garibaldi
LIMONELLA:
E lei?
TROMBOLOTTO:
Non ti fa pensare a quella donna tanto amica di Mazzini?
LIMONELLA:
Di Mazzini?
TROMBOLOTTO:
Sì, l’ispiratore del Risorgimento
LIMONELLA:
So chi era Mazzini ma non ricordo… oh sì, hai proprio ragione
TROMBOLOTTO:
Che stana combinazione
LIMONELLA:
E come ha detto di chiamarsi?
TROMBOLOTTO:
Giannina?
LIMONELLA:
No….
TROMBOLOTTO:
Giannella?
LIMONELLA:
No…
TROMBOLOTTO:
Giannetta
LIMONELLA:
No….
TROMBOLOTTO:
Caspita!
LIMONELLA:
Esatto
TROMBOLOTTO:
Che sia un soprannome anche il suo?
LIMONELLA:
Potrebbe essere
TROMBOLOTTO:
E poi che altro ha detto Garibaldi?
LIMONELLA:
Di averla trovata in giardino
TROMBOLOTTO:
Ma ti pare possibile?
LIMONELLA:
Sinceramente no
TROMBOLOTTO:
Che si vogliano prendere gioco di noi?
LIMONELLA:
Lo escludo
TROMBOLOTTO:
E allora?
LIMONELLA:
Dovremo scoprirlo
15.
GARIBALDI:
Ricordi qualcosa?
JANE:
Sì, sono venuta nel Giardino di Ninfa perché l’ho letto da qualche parte
GARIBALDI:
Beh, mi sembra un buon inizio
JANE:
Su qualche guida turistica, sai, o su un diario di viaggio
GARIBALDI:
Ma se non ti piacciono i giardini perché hai deciso di visitarlo?
JANE:
Si può ammirare la bellezza di un giardino anche senza essere un botanico
GARIBALDI:
Certo
JANE:
Sembri dubbioso
GARIBALDI:
È possibile immergersi dentro la bellezza ma più studi più ne comprendi l’essenza
JANE:
Un po’ come le stelle e il cielo
GARIBALDI:
Sì
JANE:
O l’arte
GARIBALDI:
Alcuni giardini sono delle vere opere d’arte
JANE:
Mi stai dicendo che sono progettati e disegnati?
GARIBALDI:
Sì e anche scolpiti
JANE:
E la materia prima?
GARIBALDI:
Le piante, l’acqua, le pietre, il legno, la terra per lo più
JANE:
Un’opera d’arte che cresce?
GARIBALDI:
Sì, che si modifica continuamente anche se alcuni giardini sono creati in modo
da rimanere quasi immobili
JANE:
Le piante comunque crescono
GARIBALDI:
Già, completamente immobili non saranno mai, giusta osservazione
JANE:
E quindi?
GARIBALDI:
Ma neanche il gusto di chi guarda, nei secoli e negli anni, un capolavoro è lo
stesso
JANE:
Beh, neanche i pigmenti di colore, a ben vedere
GARIBALDI:
E anche il marmo si modifica leggermente nel colore e nella forma con gli anni
16.
Si
guardarono, perplessi, senza troppo comprendere cosa stesse accadendo.
Avevano
appena messo un punto fermo in quel caos di esperienze, che è sempre un buon
modo per iniziare una bella amicizia anche se, a dire il vero, provavano la
stranissima sensazione di essere sempre stati amici e di conoscersi da sempre,
o comunque da un tempo di cui non avevano memoria.
L’imbarazzo
iniziale aveva lasciato il posto ad una confidenza stordita e Jane cominciava a
fidarsi di quello strano giardiniere che tanto ricordava l’eroe di cui aveva
sempre sentito parlare nella sua infanzia popolando i suoi sogni.
D’altronde
un corsaro, un eroe invincibile e scalcinato, gran nuotatore e amico leale,
sempre avvolto nel suo poncho e in mille incredibili avventure in ogni angolo
del mondo è certamente una grande fonte di ispirazione per la fantasia.
Jane
era dotata di una grande immaginazione, sin da piccolissima amava raccontare
storie favolose e le piaceva moltissimo quando i suoi genitori le leggevano
libri e fiabe.
Ascoltare
i canti delle donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci
imprese era sempre stato un gran piacere per lei e Giuseppe Garibaldi, beh,
ecco, l’aveva immaginato proprio come quello strano giardiniere che adesso le
stava parlando di piante e giardini, paragonandoli ad opere d’arte!
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