domenica 17 novembre 2019

Le avventure del Giardiniere Garibaldi e Jane Tempesta da 14 a 16


14.

LIMONELLA: Son desta, dunque
TROMBOLOTTO: Anche a me è sembrato di averli sognati
LIMONELLA: Ma perché?
TROMBOLOTTO: Non lo so
LIMONELLA: A guardarli così
TROMBOLOTTO: Lui pare proprio Garibaldi
LIMONELLA: E lei?
TROMBOLOTTO: Non ti fa pensare a quella donna tanto amica di Mazzini?
LIMONELLA: Di Mazzini?
TROMBOLOTTO: Sì, l’ispiratore del Risorgimento
LIMONELLA: So chi era Mazzini ma non ricordo… oh sì, hai proprio ragione
TROMBOLOTTO: Che stana combinazione
LIMONELLA: E come ha detto di chiamarsi?
TROMBOLOTTO: Giannina?
LIMONELLA: No….
TROMBOLOTTO: Giannella?
LIMONELLA: No…
TROMBOLOTTO: Giannetta
LIMONELLA: No….
TROMBOLOTTO: Caspita!
LIMONELLA: Esatto
TROMBOLOTTO: Che sia un soprannome anche il suo?
LIMONELLA: Potrebbe essere
TROMBOLOTTO: E poi che altro ha detto Garibaldi?
LIMONELLA: Di averla trovata in giardino
TROMBOLOTTO: Ma ti pare possibile?
LIMONELLA: Sinceramente no
TROMBOLOTTO: Che si vogliano prendere gioco di noi?
LIMONELLA: Lo escludo
TROMBOLOTTO: E allora?
LIMONELLA: Dovremo scoprirlo



15.

GARIBALDI: Ricordi qualcosa?
JANE: Sì, sono venuta nel Giardino di Ninfa perché l’ho letto da qualche parte
GARIBALDI: Beh, mi sembra un buon inizio
JANE: Su qualche guida turistica, sai, o su un diario di viaggio
GARIBALDI: Ma se non ti piacciono i giardini perché hai deciso di visitarlo?
JANE: Si può ammirare la bellezza di un giardino anche senza essere un botanico
GARIBALDI: Certo
JANE: Sembri dubbioso
GARIBALDI: È possibile immergersi dentro la bellezza ma più studi più ne comprendi l’essenza
JANE: Un po’ come le stelle e il cielo
GARIBALDI: Sì
JANE: O l’arte
GARIBALDI: Alcuni giardini sono delle vere opere d’arte
JANE: Mi stai dicendo che sono progettati e disegnati?
GARIBALDI: Sì e anche scolpiti
JANE: E la materia prima?
GARIBALDI: Le piante, l’acqua, le pietre, il legno, la terra per lo più
JANE: Un’opera d’arte che cresce?
GARIBALDI: Sì, che si modifica continuamente anche se alcuni giardini sono creati in modo da rimanere quasi immobili
JANE: Le piante comunque crescono
GARIBALDI: Già, completamente immobili non saranno mai, giusta osservazione
JANE: E quindi?
GARIBALDI: Ma neanche il gusto di chi guarda, nei secoli e negli anni, un capolavoro è lo stesso
JANE: Beh, neanche i pigmenti di colore, a ben vedere

GARIBALDI: E anche il marmo si modifica leggermente nel colore e nella forma con gli anni

16.

Si guardarono, perplessi, senza troppo comprendere cosa stesse accadendo.
Avevano appena messo un punto fermo in quel caos di esperienze, che è sempre un buon modo per iniziare una bella amicizia anche se, a dire il vero, provavano la stranissima sensazione di essere sempre stati amici e di conoscersi da sempre, o comunque da un tempo di cui non avevano memoria.
L’imbarazzo iniziale aveva lasciato il posto ad una confidenza stordita e Jane cominciava a fidarsi di quello strano giardiniere che tanto ricordava l’eroe di cui aveva sempre sentito parlare nella sua infanzia popolando i suoi sogni.
D’altronde un corsaro, un eroe invincibile e scalcinato, gran nuotatore e amico leale, sempre avvolto nel suo poncho e in mille incredibili avventure in ogni angolo del mondo è certamente una grande fonte di ispirazione per la fantasia.
Jane era dotata di una grande immaginazione, sin da piccolissima amava raccontare storie favolose e le piaceva moltissimo quando i suoi genitori le leggevano libri e fiabe.
Ascoltare i canti delle donne, i cavallier, l’arme, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese era sempre stato un gran piacere per lei e Giuseppe Garibaldi, beh, ecco, l’aveva immaginato proprio come quello strano giardiniere che adesso le stava parlando di piante e giardini, paragonandoli ad opere d’arte! 


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